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Cronache

La morte di Angelo Guglielmi: da Telefono Giallo ad Avanzi, i cult della tv verità

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Innovatore, rivoluzionario, anticipatore: l’intellettuale Angelo Guglielmi, morto oggi a 93 anni, temutissimo critico letterario, fondatore del Gruppo 63, e’ una delle figure chiave della televisione italiana, teorizzatore della cosiddetta tv verita’ che si smarcava dalla tv pedagogica dell’era Bernabei. Direttore della terza rete Rai dal 1987 al 1994, in soli otto anni ha rivoluzionato la televisione con programmi ancora oggi di culto tra informazione e intrattenimento. Anni formidabili di idee e di talenti, da Piero Chiambretti a Michele Santoro, a segnare una stagione irripetibile e di ascolti record. Come Telefono giallo, Samarcanda, Linea rovente, Un giorno in pretura, La tv delle ragazze, Blob, Chi l’ha visto?, Mi manda Lubrano, Avanzi, Quelli che il calcio (passato nel 1998 su Rai 2), Storie maledette, per citarne alcuni. TELEFONO GIALLO – Il caso di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, quello del ‘mostro’ di Firenze, il delitto della contessa Filo della Torre: il programma ideato da Lio Beghin, condotto da Corrado Augias e nella prima edizione anche da Donatella Raffai, dal 1987 al 1992, affrontava casi di cronaca nera irrisolti, misteri italiani. Prima la ricostruzione del caso con mini-fiction con attori, poi interviste reali a testimoni e nella seconda parte il dibattito con gli ospiti in studio e la possibilita’ delle telefonate da casa. E’ stato l’antesignano dei programmi di cronaca. CHI L’HA VISTO? – Nella stessa linea di Telefono Giallo, quasi uno spin off, dal 1989, il programma sulla ricerca delle persone scomparse e’ dopo 34 stagioni ancora in onda ampliato anche ai casi di cronaca. Condotto per anni da Donatella Raffai (nella prima edizione con Paolo Guzzanti e poi con Luigi Di Majo) fino all’attuale guida di Federica Sciarelli. SAMARCANDA – Gli ‘umori’ della piazza, i temi scottanti nell’era della politica tumultuosa di Mani Pulite, ma anche della cronaca: in onda dal 1987 al 1992 con Michele Santoro e’ un talk show storico con puntate record come il ponte a reti unificate con il Maurizio Costanzo show per parlare di mafia e dell’esempio di Libero Grassi con ospite tra gli altri Giovanni Falcone. Tra autori, redazione e conduzione nomi come Sandro Ruotolo, Riccardo Iacona, Giovanni Mantovani. UN GIORNO IN PRETURA – Ancora cronaca, quella dei processi dalla strage di Bologna a Marta Russo, per il programma che ha esordito nel 1988 ed e’ ancora in onda dopo 33 edizioni. Ideata da Gugliemi con Roberta Petrelluzzi, che ne e’ stata anche conduttrice e regista, insieme a Nini Perno (nelle prime stagioni). LA TV DELLE RAGAZZE – Correva l’anno 1988 per il primo programma di intrattenimento al femminile, ideato da Serena Dandini, Valentina Amurri e Linda Brunetta, sketch comici realizzati esclusivamente da attrici come Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Sabina Guzzanti. Fu un grande successo durato tre stagioni ma che poi genero’ altri programmi cult come Avanzi (dal ’91 al ’93 con aperture maschili come Corrado Guzzanti, Pier Francesco Loche, Antonello Fassari, Stefano Masciarelli) e Tunnel. BLOB – Il piu’ anarchico dei programmi tv debutto’ nel 1989 ed e’ ancora in onda. Ideato da Angelo Guglielmi e dai critici cinematografici Enrico Ghezzi e Marco Giusti, e’ un montaggio satirico e d’autore delle trasmissioni tv non solo Rai, rilettura dei tempi. MI MANDA LUBRANO – Ora in onda con il titolo di Mi manda Raitre, all’epoca con quello del conduttore Antonio Lubrano, e’ stato il primo programma tv dalla parte dei consumatori, vere e proprie inchieste, con ospiti in studio la dott.ssa Anna Bartolini e il prof. Ugo Ruffolo. I test sui prodotti con relative classifiche un must ancora oggi.

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Anziana investita e uccisa a Napoli, caccia a pirata strada

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Una donna anziana e’ morta a Napoli, vittima di un pirata della strada. Alle 18.15 circa di ieri, in via Labriola, sulla carreggiata in direzione via E. Ciccotti, R.R., 80 anni, e’ stata investita mentre attraversava la strada. Secondo prime ricostruzioni, un’auto si era fermata per consentire il passaggio alla signora, ma una Citroen di colore blu scuro, nel tentativo di sorpassare questa vettura, ha investito la donna e poi e’ fuggita. La Polizia Locale e’ impegnata nelle indagini per identificare il conducente e il veicolo coinvolto. La vittima era stata trasportata all’ospedale Cardarelli in stato di incoscienza e dopo poche ore e’ deceduta.

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Omicidio Giulia Cecchettin, Turetta premeditò il delitto: rischia ergastolo

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E’ un carico accusatorio molto pesante quello che la procura di Venezia contesta nell’avviso di chiusura delle indagini a Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Mentre il ‘rumore’ esploso nelle piazze e nelle coscienze in nome di Giulia non si e’ mai spento, a sei mesi dalla notte dell’11 novembre quando venne ammazzata tra le fabbriche e le strade vuote di Fosso’, pochi chilometri lontano dalla sua casa di Vigonovo, gli inquirenti tirano una linea e sciolgono alcuni nodi giuridici. E decidono che si’, Turetta aveva premeditato di ucciderla come dimostrerebbero, spiega il procuratore Bruno Cherchi, “la ricerca dei luoghi tramite internet, l’acquisto del materiale necessario per immobilizzare la vittima, la cartina geografica, l’atto di silenziare la persona offesa mettendole del nastro adesivo per non farla urlare, serrare i polsi e le gambe della ragazza”.

Aggiungono l’aggravante della crudelta’, da intendersi come la giurisprudenza la intende: aver inflitto “sofferenze gratuite e non collegabili al normale processo di causazione della morte”. In questo caso con venti coltellate, le prime nel parcheggio davanti alla villetta dove viveva quando Turetta l’aggredi’ a bordo della sua Fiat Punto nera. Qui per diverse ore sono rimaste sull’asfalto le tracce di sangue della ragazza ed e’ stato trovato un coltello da cucina. Poi, dopo averla immobilizzata con lo scotch, questa e’ la ricostruzione della Procura, l’ha spinta in auto, superando la sua resistenza, ha raggiunto in pochi minuti Fosso’ e l’ha assalita di nuovo, finendola. Da li’ e’ iniziata la fuga che ha tenuto l’Italia col fiato sospeso per una settimana. Dopo il delitto Turetta era scappato verso il Friuli e, abbandonato il corpo in un dirupo vicino al lago di Barcis, era fuggito verso l’Austria e poi in direzione Germania, dov’e’ stato fermato dalla polizia tedesca, vicino a Lipsia, nella mattinata del 19 novembre. “L’ho uccisa io” ha detto subito Filippo a chi l’ha fermato, una confessione non utilizzabile nel processo mentre lo e’ quella messa a verbale nel carcere Montorio di Verona, dov’e’ detenuto.

Il contesto in cui il delitto e’ maturato sarebbe stato quello dello stalking, come suggerito alla Procura da chat e testimonianze che riferiscono delle insistenze morbose del giovane nei confronti dell’ex compagna dopo che la loro storia era finita. Omicidio aggravato da premeditazione, crudelta’, efferatezza, sequestro di persona, porto d’armi e occultamento di cadavere, e’ il robusto capo d’imputazione da cui dovra’ difendersi davanti alla Corte d’Assise. Non c’e’ spazio per il rito abbreviato, che avrebbe comportato uno sconto di un terzo della pena, perche’ i reati sono cosi’ gravi da ipotizzare l’ergastolo. Si chiude cosi’ la prima parte ‘giudiziaria’ di quella che nel frattempo e’ diventata la storia di Giulia e non, come spesso accade nella narrazione mediatica, quella del suo presunto omicida, sul quale si sono spente le luci. La storia di Giulia, di suo padre Gino e della sorella Elena che mai come prima hanno portato l’attenzione sul tema dei femminicidi con i loro appelli a un cambiamento culturale profondo.

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Adr lancia ‘Airport in the City’: a Termini check-in di Ita

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All’inaugurazione di “Airport in the City” sono intervenuti, tra gli altri , la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il presidente di Ita, Antonino Turicchi, il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, il Presidente di Unindustria, Angelo Camilli. “È con grande soddisfazione che oggi ci uniamo ad Aeroporti di Roma per celebrare l’inaugurazione di Airport in the City, un servizio che rende l’esperienza di viaggio sempre più agile e confortevole – ha detto Turicchi – Questo progetto riflette la stretta collaborazione tra ITA Airways e Aeroporti di Roma, evidenziando il comune impegno per l’innovazione e la sostenibilità nel settore dei trasporti”.

“Il progetto di Adr si inscrive appieno nel processo di innovazione e interconnessione del trasporto aereo che l’Enac persegue da tempo” – ha aggiunto il presidente Enac Pierluigi Di Palma. “L’hub di Fiumicino, prima porta d’accesso all’Italia più volte premiato come migliore scalo d’Europa, sviluppa l’integrazione con la stazione Termini, primo snodo ferroviario nazionale, rafforzando l’intermodalità aria-ferro. Con il check-in off-airport Termini Fiumicino, il comparto aereo italiano si riconferma una realtà innovativa, sostenibile e, soprattutto, attenta ai diritti dei passeggeri con l’offerta di servizi di qualità che, oggi, rappresentano l’elemento più importante per le scelte dei consumatori”.

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