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La Juve di Motta a picco, l’Inter va a +3 sul Napoli

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La Juve sprofonda, il Napoli segna il passo a Venezia, l’Inter allunga in testa alla classifica. La giornata numero 29 puo’ esser quella della svolta per il campionato. Mentre la squadra di Thiago Motta subisce la seconda pesante sconfitta a Firenze, dopo quella in casa con l’Atalanta, e aumenta la sua crisi, e quella di Conte conferma i segnali di stanchezza che cominciano a preoccupare, l’Inter fa il colpo in casa dell’Atalanta e si invola da sola in testa. Si infiamma invece la lunga volata per il quarto posto. I due match clou si trasformano in un trionfo per Bologna e Fiorentina e in una disfatta per Lazio e Juventus. Il Bologna scavalca in un colpo solo Juve e Lazio, che tramortisce con un mortificante 5-0, e si istalla alle spalle delle tre fuggitive. Balzo in avanti per la Fiorentina che strapazza 3-0 una Juve in declino, con Thiago Motta sempre più in bilico.

La Roma con fatica supera il Cagliari grazie alle parate di super Svilar e a un gol del rinfrancato Dovbyk, ma vede uscire in lacrime Dybala per l’ennesimo infortunio muscolare. Ora ci sono sei squadre in sei punti e tutto ritorno in gioco per il sogno Champions. A Bergamo, scontro diretto rovente tra l’Inter che nel pomeriggio era stata agganciata a quota 61 dal Napoli e l’Atalanta che sogna l’aggancio in vetta. Stavolta la squadra di Inzaghi non sbaglia l’approccio allo scontro diretto, impaurisce la squadra di Gasperini e colpisce a inizio secondo tempo, con Carlos Augusto, su un angolo battuto dopo 6′ di stop per soccerere un tifosi interista colto da malore. Il raddoppio e’ di Lautaro, in mezzo l’espulsione di Ederson per doppia ammonizione, alla quale fa seguito quella di Gasperini nel finale. Rosso anche per Bastoni. Resta l’allungo dell’Inter, che mette il sigillo sul finale di campionato. Il pari di Venezia conferma l’andamento lento del Napoli dopo il boom dell’andata.

E’ il quarto in sei gare in cui racimola una sola vittoria, poco per le ambizioni di scudetto. Un’occasione sprecata, ma con danni limitati, e che certifica anche il buon momento del Venezia che ha seri problemi in zona gol ma, a differenza del Monza, puo’ sperare ancora nella salvezza. Dopo l’Atalanta anche il Napoli non riesce a spuntarla con i veneti, al loro quarto pareggio di fila. Il Napoli fa la voce grossa all’inizio, con un palo di Raspadori e vari occasioni sfumate. Ma anche il Venezia ha le sue chance, alla fine ci sono due grosse occasioni nel recupero: Simeone spreca la sua, Nicolussi Caviglia, il migliore in campo, costringe Meret a un volo che evita il ko. Un pari giusto, pesante per le ambizioni Napoli. Il Bologna annienta la Lazio infliggendole la seconda goleada della stagione, dopo lo 0-6 con l’Inter. La sfida per un posto in Champions dura 15′, col vantaggio di Odgaard, gli ospiti provano a reagire ma i rossoblù li tramortiscono a inizio ripresa con due gol in 1′.

La botta è tremenda e la Lazio, salvo un palo di Zaccagni, non riesce a reagire subendo ancora. Protagonisti superbi Orsolini (al decimo centro), Ndoye (un gol e un assist). Chiudono i giochi Castro e Fabbian. La Lazio si lecca le ferite, il Bologna mostra il petto orgoglioso, Italiano sta facendo bene come Thiago Motta l’anno scorso. Tutt’altro discorso in questa stagione. Il tecnico subisce una nuova cocente delusione, che può pesare sulla sua futura permanenza in bianconero. La Juve infatti perde male il confronto in casa della Fiorentina, che dà seguito al successo sul Panathinaikos e si distacca dalla crisi di quattro sconfitte nelle ultime cinque gare. I viola giocano in scioltezza, infliggono un uno-micidiale all’inizio con Gosens e Mandragora.

Juve in confusione (con Vlahovic mestamente in panchina), viola in fiducia col tris prelibato di Gudmundsson con una conclusione dalla distanza. Palladino gongola, per Thiago Motta e’ notte fonda. Avanza risoluta ma in sofferenza la Roma di Ranieri che supera il Cagliari. Segna Dovbik, salva Svilar, si infortuna Dybala. La nona vittoria (e due pareggi) nelle ultime 11 gare attenua la delusione per il ko di Bilbao. La squadra e’ stanca e un po’ involuta ma carattere e qualita’ individuali suppliscono alle difficoltà. Si sblocca Dovbyk dopo vari errori ma il Cagliari crea grosse occasioni con Piccoli, Zortea e Mina. Mancini e Ndicka mettono il lucchetto alla difesa, i sardi non riescono a sfondare il muro.

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Lampo Dia dopo un minuto, colpo Lazio a Empoli

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Lazio che vince a Empoli di misura e sale a quota 63 punti: può ancora sperare nella qualificazione Champions League visti gli scontri diretti di questa giornata. I biancocelesti battono 1-0 in trasferta l’Empoli. Toscani che non sfruttano i risultati negativi delle dirette avversarie in corsa per la retrocessione. Era già accaduto nella gara contro la Roma, nel primo minuto di gioco anche la Lazio passa al ‘Carlo Castellani – Computer Gross Arena’: stavolta ci vogliono appena 54 secondi. Cross al centro dalla destra dell’ex Hysaj per Boulaye Dia che tutto solo controlla di petto e infila Vasquez con il piatto. Gara subito in salita per i toscani già costretti a inseguire.

La Lazio ha il controllo del gioco da subito con Guendouzi che dimostra di essere di altra categoria, mentre Castellanos è sempre pronto a essere servito e a rifinire per Dia e Zaccagni. Lo stesso argentino è molto pericoloso al 17′ con Guendouzi che recupera palla in mediana e rilancia l’azione ospite servendo l’attaccante sui 30 metri, il destro dopo la girata è potente ma non trova l’incrocio dei pali. L’Empoli ci prova comunque, nonostante mentalmente sia a terra dopo lo svantaggio e con la vittoria che manca dall’8 dicembre 2024. Al 38′ grossa ingenuità di Colombo che non toglie la gamba nel contrasto colpendo Gigot, per l’attaccante empolese è il secondo giallo in 4 minuti e arriva l’espulsione, era stato ammonito poco prima. Decisione molto contestata dall’Empoli che di fatto ha influenzato quasi tutta la gara. Scontro involontario, almeno così sembra dalle immagini, ma per il direttore di gara è altro giallo e conseguente cartellino rosso.

Nel finale di primo tempo possesso palla prolungato della Lazio, poi Guendouzi prova un tiro cross che gira tantissimo e sembra poter finire nell’angolino basso sul palo più lontano di Vasquez si allunga e mette in angolo. Nella ripresa al 7′ arriva il pareggio: sulla punizione calciata da Sambia, Solbakken spizza la sfera che con la deviazione di Romagnoli riesce a servire Viti per il tap-in sotto misura.

Il Var però richiama l’attenzione dell’arbitro Colombo: gol annullato il fuorigioco di Viti. Si va avanti con altre due chiare occasioni per la Lazio; al 28′ con Pedro che sfiora il palo e nel recupero con Isaksen che si vede parare un bel tiro da Vasquez. Finisce 0-1 per la Lazio: Baroni ancora imbattuto negli otto incroci tecnici contro D’Aversa. Con questo risultato i laziali hanno vinto tutte le ultime sei sfide di Serie A al Castellani-Computer Gross Arena contro l’Empoli. Per i toscani salgono a 20 le gare di fila senza vittorie (sei pari, 4 sconfitte).

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Sinner a Roma, sbarcato all’aeroporto di Ciampino

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Jannik Sinner (foto di archivio di Imagoeconomica) è arrivato nel primo pomeriggio all’aeroporto di Ciampino con un jet privato partito da Nizza. Dallo scalo romano, il numero uno del tennis si è diretto verso l’hotel. Dopo la sospensione di tre mesi, domani Sinner sarà impegnato in un allenamento al Foro Italico dove mercoledì inizieranno gli Internazionali d’Italia.

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Napoli, una sinfonia perfetta verso il tricolore: Di Lorenzo, Rrahmani e Lukaku suonano all’unisono

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Un’intesa perfetta dentro e fuori dal campo, una coralità di dichiarazioni che racconta lo spirito con cui il Napoli si sta avvicinando alle ultime tre tappe decisive verso lo scudetto. La capolista mantiene nervi saldi e piedi ben piantati a terra, forte di un gruppo unito che parla una sola lingua: quella del lavoro, della concentrazione e dell’equilibrio.

La difesa è il vero punto di forza

Il successo di misura a Lecce porta in dote la quarta partita consecutiva senza subire gol e la diciassettesima in stagione. Merito anche di Amir Rrahmani, pilastro difensivo del Napoli e stakanovista silenzioso: «È stata una gara difficile, ma abbiamo tenuto botta. Tutto parte dal lavoro degli attaccanti, quando pressano bene diventa più facile per noi dietro».

Una solidità difensiva da record, con soli 25 gol subiti: il miglior dato tra i top 5 campionati europei. Numeri che spiegano il primato.

Di Lorenzo: «Siamo mentalizzati, ma serve ancora attenzione»

Il capitano Giovanni Di Lorenzo invita tutti a non abbassare la guardia: «Vittoria pesante, ma non decisiva. Mancano tre gare e dobbiamo restare concentrati. Ci siamo guadagnati tutto sul campo e dipendiamo da noi stessi».

Il leader azzurro sottolinea la trasformazione di questa squadra: «Ripensando a come avevamo chiuso la scorsa stagione, è incredibile essere in testa. Dal ritiro di luglio abbiamo fatto tanti sacrifici. Ora serve massima concentrazione».

Lukaku: «Come diceva Kobe, il lavoro non è finito»

Il centravanti Romelu Lukaku, alla sua 130ª partita con Conte, si è visto annullare un gol per fuorigioco millimetrico, ma non perde l’ironia: «Colpa del mio 48,5 di piede».

Poi torna serio: «Dobbiamo restare concentrati, abbiamo tre punti di vantaggio ma non possiamo rilassarci. Come diceva Kobe Bryant, il lavoro non è ancora finito».

Sull’intesa con Raspadori e McTominay: «Stiamo trovando i giusti equilibri. Mettiamo sempre in difficoltà le difese».

E sulla Champions, un pensiero all’Inter: «Auguro loro il meglio, ma noi dobbiamo pensare solo al nostro cammino».

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