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La forza dei veterani, Bonucci pronto per l’amico Morata

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Da Romelu Lukaku ad Alvaro Morata, Leonardo Bonucci si prepara a un nuovo duello con un centravanti che conosce bene. Ha contenuto l’interista del Belgio e ora punta a neutralizzare lo spagnolo, che conosce ancora meglio perche’ ci si e’ allenato insieme centinaia di volte alla Juventus. In campo, con in palio la finale di Euro 2020, domani a Wembley non ci sara’ spazio per i convenevoli, ma alla vigilia il difensore ha espresso solidarieta’ per l’amico con cui trascorre tanto tempo libero a Torino, bersaglio in queste settimane da minacce social che hanno toccato anche la sua famiglia. “Mi ha colpito molto quello che ha subito e che tutti noi subiamo. Ci sono passato, so cosa significa leggere e sentire certe cose. Gli sono sempre stato vicino, Alvaro e’ un bravo ragazzo, un grande padre, un buon amico, un grande calciatore”, ha osservato Bonucci, convinto che lo spagnolo sia “uno dei migliori centravanti al mondo” e che “servira’ grande attenzione a lui e a tutta la Spagna, soprattutto quando riconquista il pallone e riparte: la Spagna, oltre ad avere una grande storia, ha dimostrato in questo Europeo di essere in continua crescita”. Assieme Giorgio Chiellini, l’altra colonna della difesa azzurra, Bonucci e’ l’unico reduce della Nazionale umiliata 4-0 dalle Furie Rosse nella finale di Euro 2012. “Quello di Kiev e’ un ricordo amaro, arrivammo con le pile scariche, a corto di fiato e idee”, ha ricordato lo juventino, che quattro anni piu’ tardi si e’ preso una rivincita in Francia agli ottavi e ora si aspetta “una partita aperta. Se facciamo l’Italia che siamo stati nelle ultime 30 partite domani sera ci toglieremo una grande soddisfazione”. Questa nazionale finalmente pensa in grande, ‘sky is the limit’ come dicono a Londra. Per gestire ambizione e tensione aiuta l’esperienza dei veterani, fra cui ha un ruolo in indifferente Jorginho, che ha vissuto un’intensa e vincente cavalcata in Champions con il Chelsea: spalle decisamente utili per chi si trova la prima volta ad affrontare partite cosi’ delicate. “Ce la godiamo, siamo arrivati fin qui e vogliamo mettere tutti noi stessi per rendere gli italiani orgogliosi di questa Nazionale”, ha spiegato Bonucci, rivelando che il gruppo ha una motivazione in piu’, Leonardo Spinazzola, destinato a sei mesi di stop dopo la rottura del tendine d’Achille ma comunque pronto a cominciare da subito il countdown per il rientro, come ha annunciato sui social. “Perdere Spinazzola e’ stato un colpo duro – ha osservato il difensore juventino -, ma appena uscito dalla sala operatoria ci ha mandato una foto con il suo solito sorriso: e’ lui che sta trasmettendo forza ed energia a noi. E noi vogliamo arrivare fino in fondo, lo dobbiamo anche a lui”. E la vigilia di Bonucci e’ venata anche dalla tristezza per la scomparsa di Raffaella Carra’, storica tifosa bianconera nonche’ trait d’union fra Italia e Spagna, perche’ sia qua che la’ era un’icona della musica e della tv. “Il tuo sorriso e la tua energia – ha scritto sui social il difensore – rimarranno per sempre”.

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La Juventus esonera Allegri per comportamenti non compatibili

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“La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegridall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile”. È quanto si legge in una nota della società. “L’esonero – prosegue il club – fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta”.

“Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime tre stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia la società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri” conclude la società bianconera nel comunicato.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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