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Kvara show e Politano assist-man, il Napoli asfalta il Verona al Bentegodi

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– Prova molto positiva del Napoli di Rudi Garcia che si impone 3-1 in trasferta a Verona, nella nona giornata di Serie A, e si porta a 17 punti, agganciando momentaneamente Juventus e Fiorentina al terzo posto. Il Verona gioca una buona gara, con intensità, ma lascia troppi spazi dove Politano e Kvaratskhelia hanno trovato le tre reti. I gialloblu di Baroni restano così a 8 punti. Garcia per la sfida con gli scaligeri senza Osimhen e Anguissa per infortunio, recupera Rrahmani e lo schiera al centro della difesa insieme a Natan. A centrocampo torna titolare Cajuste al fianco di Lobotka e Zielinski. Il ruolo di vice-Osimhen è affidato a Raspadori con Politano e Kvaratskhelia a supporto. Baroni ritrova Dawidowicz al centro della difesa con Magnani e Amione. Mentre Folorunsho viene avanzato a far coppia con Ngonge alle spalle di Djuric.

Parte bene il Verona e al 2′ Ngonge calcia a uscire dalla bandierina, Dawidowicz anticipa tutti e impegna Meret di testa. Il portiere del Napoli si salva ancora in corner con una gran parata poco dopo. Il Napoli risponde al 7′ con Raspadori che calcia di destro ma Montipò respinge coi pugni sul primo palo. Al 15′ è il turno di Politano ma è ancora pronto Montipò che alza sopra la traversa. Il Napoli prende il controllo della gara e affonda al 23′ con Mario Rui che tocca corto per Raspadori che esplode il destro ma il portiere gialloblu devia ancora. La pesisone degli ospiti si concretizza al 27′: Raspadori va al cross sul secondo palo per un liberissimo Politano che deposita la palla in rete di sinistro per l’1-0 del Napoli. Un minuto dopo altra occasione per gli uomini di Garcia ma Cajuste a tu per tu con Montipò, calcia addosso al portiere. Il raddoppio arriva al termine del primo tempo. Al 43′ ripartenza letale con Politano che serve Kvaratskhelia che finta con il destro e conclude di sinistro basso sul primo palo, non dando scampo a Montipò.

Ad inizio ripresa il Verona prova a rientrare in partita. Al 47′ sponda di Djuric per Bonazzoli che calcia rasoterra dall’area piccola ma trova la risposta di Meret. Al 55′ il Napoli allunga ancora e cala il tris sempre con Kvaratskhelia mandato in porta ancora da Politano con un’apertura perfetta in campo aperto. Il georgiano rientra sul destro e fredda ancora Montipò. La reazione della squadra di Baroni si concretizza al 60′ con la rete di Lazovic: Faraoni crossa dalla destra, Rrahmani non ci arriva di testa ingannando Di Lorenzo e sul rimpallo arriva Lazovic per l’1-3.

Il Verona prova a segnare ancora ma Djuric non trova la porta di pochissimo. In campo aperto però il Napoli è pericolosissimo e al 71′ Kvara serve Politano sulla destra m con l’ex Inter che calcia a botta sicura ma trova il corpo di un difensore. Poco dopo Cajuste solo in area calcia col destro a incrociare sul secondo palo ma il pallone termina di poco fuori. La gara anche nel finale è comunque avvincente con occasioni da entrambe le parti. Al 73′ Faraoni pesca Bonazzoli in area, l’attaccante gialloblu ci mette la punta e manda la palla sul secondo palo ma trova la risposta strepitosa di Meret. Al 74′ ci prova Simeone ma non trova la porta di pochissimo. Al 76′ ancora Meret protagonista su Lazovic. Poi nel finale al 90′ Montipo’ dice di no a Zerbin e al 91′ Faraoni sfiora il palo con un esterno destro rasoterra dal limite.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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