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Cronache

Italia sotto pioggia e neve, in Veneto passi bloccati

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Forti nevicate sulle Dolomiti bellunesi dove tra Passo Giau e Passo Valles 16 persone sono bloccate in rifugi o devono essere evacuate. Acqua alta a Venezia poiche’ il Mose non e’ in funzione. Tromba d’aria e mareggiata sul litorale della Capitale. Migliora la situazione in Alto Adige ma con 3.400 utenti ancora senza corrente e disagi al traffico. Isolato e da questa mattina senza corrente e senza linea telefonica fissa Foppolo, paese della provincia di Bergamo che si trova a 1500 metri, dove sono caduti oltre due metri di neve. Paura all’alba in un quartiere periferico di Sondrio: una frana di terra e sassi si e’ abbattuta su diverse case sottostanti a un terrazzamento che ha ceduto per le forti piogge. In provincia di Napoli per l’apertura di una voragine 200 persone sono ‘prigioniere’ in casa a Giugliano. Da nord a sud il maltempo continua a non dare tregua all’Italia. E lo confermano anche i dati dei vigili del fuoco che dall’inizio dell’emergenza hanno compiuto oltre 3000 interventi e soccorso 445 persone, in particolare in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Campania e Sicilia. In Veneto sono stati compiuti piu’ di 1.400 interventi, 325 vigili del fuoco al lavoro tra Belluno, Vicenza, Treviso e Venezia: 99 persone evacuate. In Emilia Romagna sono 507 gli interventi: 375 nella sola provincia di Modena, dove le sezioni operative e i mezzi anfibi hanno evacuato 332 persone nelle zone colpite dall’esondazione del Panaro. Sono 160 i vigili del fuoco al lavoro con i rinforzi giunti da Toscana, Piemonte e Lombardia. Sono invece 300 gli interventi in Friuli Venezia Giulia: il picco di alta del fiume Tagliamento non ha creato disagi, solo alcuni allagamenti in provincia di Pordenone dove e’ stata evacuata una persona. Per le forti piogge anche in Campania e in Sicilia i Vigili del fuoco hanno effettuato 350 interventi. Sale anche la conta dei danni che Coldiretti quantifica solo per le campagne “in oltre 14 miliardi di euro per un decennio”. Rimane alta l’attenzione nel Vicentino dopo che la pioggia e’ ripresa a cadere in maniera incessante dalle prime ore di oggi. A Vicenza, nel punto di rilevamento di ponte degli Angeli, il livello del fiume Bacchiglione, sceso nella notte a circa 2 metri, e’ salito rapidamente durante la mattinata, sino a raggiungere i 3 metri, ben lontano tuttavia dal livello di guardia posto a 4 metri e mezzo e dal record di 5,23 metri registrato nella notte tra sabato e domenica. In provincia di Vicenza la situazione piu’ critica rimane quella di Torri di Quartesolo. Il territorio risulta allagato per il 60%, tra cui molte strade. A Roma il maltempo ha sferzato soprattutto il suo litorale: nella notte ad Ostia si e’ abbattuta una tromba d’aria che ha spazzato via le cabine di uno stabilimento trasportando sulla strada lamiere e materiali, mentre la forte mareggiata ha provocato lo spiaggiamento di un delfino, un esemplare di “Stenella”, trovato senza vita sull’arenile non lontano dal canale dei Pescatori. Sempre a Roma sorvegliato speciale il Tevere che ha aumentato notevolmente il livello della sua portata a causa delle forti piogge. Situazione difficile per una cinquantina di famiglie di Giugliano, in provincia di Napoli, bloccate in casa dopo una voragine che ha reso impossibile l’accesso alle loro abitazioni e di fatto le ha condannate all’isolamento. Da 48 ore e’ pesante la situazione per le circa 200 persone coinvolte, tra cui anziani e bambini. Il cedimento si e’ verificato in via Reginelle Licola, a nord della citta’, al confine con il comune di Pozzuoli.

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Anziana investita e uccisa a Napoli, caccia a pirata strada

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Una donna anziana e’ morta a Napoli, vittima di un pirata della strada. Alle 18.15 circa di ieri, in via Labriola, sulla carreggiata in direzione via E. Ciccotti, R.R., 80 anni, e’ stata investita mentre attraversava la strada. Secondo prime ricostruzioni, un’auto si era fermata per consentire il passaggio alla signora, ma una Citroen di colore blu scuro, nel tentativo di sorpassare questa vettura, ha investito la donna e poi e’ fuggita. La Polizia Locale e’ impegnata nelle indagini per identificare il conducente e il veicolo coinvolto. La vittima era stata trasportata all’ospedale Cardarelli in stato di incoscienza e dopo poche ore e’ deceduta.

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Omicidio Giulia Cecchettin, Turetta premeditò il delitto: rischia ergastolo

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E’ un carico accusatorio molto pesante quello che la procura di Venezia contesta nell’avviso di chiusura delle indagini a Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Mentre il ‘rumore’ esploso nelle piazze e nelle coscienze in nome di Giulia non si e’ mai spento, a sei mesi dalla notte dell’11 novembre quando venne ammazzata tra le fabbriche e le strade vuote di Fosso’, pochi chilometri lontano dalla sua casa di Vigonovo, gli inquirenti tirano una linea e sciolgono alcuni nodi giuridici. E decidono che si’, Turetta aveva premeditato di ucciderla come dimostrerebbero, spiega il procuratore Bruno Cherchi, “la ricerca dei luoghi tramite internet, l’acquisto del materiale necessario per immobilizzare la vittima, la cartina geografica, l’atto di silenziare la persona offesa mettendole del nastro adesivo per non farla urlare, serrare i polsi e le gambe della ragazza”.

Aggiungono l’aggravante della crudelta’, da intendersi come la giurisprudenza la intende: aver inflitto “sofferenze gratuite e non collegabili al normale processo di causazione della morte”. In questo caso con venti coltellate, le prime nel parcheggio davanti alla villetta dove viveva quando Turetta l’aggredi’ a bordo della sua Fiat Punto nera. Qui per diverse ore sono rimaste sull’asfalto le tracce di sangue della ragazza ed e’ stato trovato un coltello da cucina. Poi, dopo averla immobilizzata con lo scotch, questa e’ la ricostruzione della Procura, l’ha spinta in auto, superando la sua resistenza, ha raggiunto in pochi minuti Fosso’ e l’ha assalita di nuovo, finendola. Da li’ e’ iniziata la fuga che ha tenuto l’Italia col fiato sospeso per una settimana. Dopo il delitto Turetta era scappato verso il Friuli e, abbandonato il corpo in un dirupo vicino al lago di Barcis, era fuggito verso l’Austria e poi in direzione Germania, dov’e’ stato fermato dalla polizia tedesca, vicino a Lipsia, nella mattinata del 19 novembre. “L’ho uccisa io” ha detto subito Filippo a chi l’ha fermato, una confessione non utilizzabile nel processo mentre lo e’ quella messa a verbale nel carcere Montorio di Verona, dov’e’ detenuto.

Il contesto in cui il delitto e’ maturato sarebbe stato quello dello stalking, come suggerito alla Procura da chat e testimonianze che riferiscono delle insistenze morbose del giovane nei confronti dell’ex compagna dopo che la loro storia era finita. Omicidio aggravato da premeditazione, crudelta’, efferatezza, sequestro di persona, porto d’armi e occultamento di cadavere, e’ il robusto capo d’imputazione da cui dovra’ difendersi davanti alla Corte d’Assise. Non c’e’ spazio per il rito abbreviato, che avrebbe comportato uno sconto di un terzo della pena, perche’ i reati sono cosi’ gravi da ipotizzare l’ergastolo. Si chiude cosi’ la prima parte ‘giudiziaria’ di quella che nel frattempo e’ diventata la storia di Giulia e non, come spesso accade nella narrazione mediatica, quella del suo presunto omicida, sul quale si sono spente le luci. La storia di Giulia, di suo padre Gino e della sorella Elena che mai come prima hanno portato l’attenzione sul tema dei femminicidi con i loro appelli a un cambiamento culturale profondo.

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Adr lancia ‘Airport in the City’: a Termini check-in di Ita

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All’inaugurazione di “Airport in the City” sono intervenuti, tra gli altri , la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il presidente di Ita, Antonino Turicchi, il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, il Presidente di Unindustria, Angelo Camilli. “È con grande soddisfazione che oggi ci uniamo ad Aeroporti di Roma per celebrare l’inaugurazione di Airport in the City, un servizio che rende l’esperienza di viaggio sempre più agile e confortevole – ha detto Turicchi – Questo progetto riflette la stretta collaborazione tra ITA Airways e Aeroporti di Roma, evidenziando il comune impegno per l’innovazione e la sostenibilità nel settore dei trasporti”.

“Il progetto di Adr si inscrive appieno nel processo di innovazione e interconnessione del trasporto aereo che l’Enac persegue da tempo” – ha aggiunto il presidente Enac Pierluigi Di Palma. “L’hub di Fiumicino, prima porta d’accesso all’Italia più volte premiato come migliore scalo d’Europa, sviluppa l’integrazione con la stazione Termini, primo snodo ferroviario nazionale, rafforzando l’intermodalità aria-ferro. Con il check-in off-airport Termini Fiumicino, il comparto aereo italiano si riconferma una realtà innovativa, sostenibile e, soprattutto, attenta ai diritti dei passeggeri con l’offerta di servizi di qualità che, oggi, rappresentano l’elemento più importante per le scelte dei consumatori”.

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