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Cronache

Intrecci mafia-politica a Bari, il processo inizia con un rinvio

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E’ cominciato con un rinvio per una istanza di incompatibilità di uno dei tre giudici del collegio del Tribunale di Bari, il processo nato dall’inchiesta Codice interno che nel febbraio scorso ha svelato presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria nel capoluogo pugliese, generando una bufera politico giudiziaria a pochi mesi dalle elezioni amministrative di giugno. In aula erano presenti anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a sostegno della richiesta di costituzione di parte civile che Comune e Regione hanno presentato, così come hanno fatto anche i ministeri dell’Interno, dell’Economia e delle Finanze, della Giustizia, l’azienda municipalizzata Amtab, il Comune di Altamura e la Figc.

Nell’inchiesta condotta dalla Dda e della squadra mobile, furono arrestate 130 persone tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, la moglie ed ex consigliera comunale Maria Carmen Lorusso e il padre di quest’ultima, l’oncologo Vito. L’inchiesta portò anche all’amministrazione giudiziaria di Amtab, la municipalizzata dei trasporti per presunte infiltrazioni mafiose in particolare nella gestione delle assunzioni. E fu alla base dell’invio da parte del ministero dell’Interno di una commissione di accesso che è tuttora al lavoro per valutare se vi siano infiltrazioni mafiose nel comune di Bari e se ci siano le condizioni per lo scioglimento. In questo filone del processo, approdato oggi a dibattimento, sono coinvolti 15 imputati per i quali è stato chiesto il giudizio immediato, tra cui l’ex consigliera comunale Maria Carmen Lorusso e il padre, l’oncologo Vito, accusati di scambio elettorale politico-mafioso.

Altri 109 invece andranno a giudizio col rito abbreviato, e tra loro l’ex consigliere regionale – e marito di Lorusso – Giacomo Olivieri, in carcere dal 26 febbraio. A lui è contestato l’aver raccolto i voti della malavita per permettere l’elezione della moglie alle amministrative del 2019, oltre a un’estorsione ai danni dell’ex presidente della Banca popolare di Bari. Due dei 15 imputati sono anche accusati di aver orchestrato una combine per due incontri di calcio tra Corato e Fortis Altamura nel 2017 e nel 2018 (Eccellenza pugliese) e per questo anche la Figc ha scelto di costituirsi parte civile.

Per Decaro la presenza oggi in Tribunale è stata uno degli ultimi atti da sindaco di Bari ed è stata anche l’ennesima costituzione a parte civile del Comune contro i clan. “Credo che essere presente come parte civile contro chi ha infangato la nostra città – ha detto Decaro al termine dell’udienza – sia un dovere da parte del primo cittadino. Venire oggi qui come ultimo atto con la fascia tricolore ha una valenza simbolica per la nostra città”. Da poco eletto al parlamento europeo, a breve Decaro lascerà il posto a Vito Leccese. Proprio Leccese, in una nota, ha dichiarato di voler “chiedere al nuovo consiglio comunale la costituzione di una commissione speciale che si occupi di antimafia e di lotta non repressiva alla criminalità organizzata”.

Anche il presidente della regione ha spiegato le ragioni della sua presenza in aula: “Ho deciso di venire di persona a costituirmi parte civile in questo processo – ha detto – che ha una particolare importanza, per l’eco mediatica che ha avuto in questi mesi che hanno preceduto le elezioni. Come sempre la Regione si è costituita parte civile in dibattimento per reati contro la criminalità”. Il processo proseguirà dinanzi ad un’altra sezione del Tribunale il 16 luglio quando il nuovo collegio deciderà sulle parti civili costituite e il giudizio potrà effettivamente iniziare.

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Maltempo sul centronord, allerta gialla in 15 Regioni

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Ancora maltempo sull’Italia: la perturbazione che ha già raggiunto le regioni settentrionali nella giornata di lunedì determinerà nelle prossime ore ancora piogge e temporali, soprattutto sulle regioni del centro nord e sulla Campania. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una allerta meteo che prevede dalla mattina di martedì il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse su Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania. Fenomeni che localmente saranno accompagnati da fulmini, grandinate e forti raffiche di vento. Alla luce dei fenomeni già in atto o previsti, il dipartimento ha valutato una allerta arancione su parte della Lombardia e un’allerta gialla in 15 regioni: Lazio, Umbria, Molise, Abruzzo, Veneto, Friuli Venezia Giulia e su settori di Sicilia, Liguria, Campania, Marche, Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, Piemonte e Lombardia.

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De Magistris: «Manfredi sta con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna Santa Chiara e il popolo palestinese»

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Annunciato per il 21 giugno il flash mob “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” sul lungomare di Napoli. Venerdì 9 maggio la conferenza stampa al caffè Arabo di piazza Bellini

È uno sfogo durissimo quello che Luigi de Magistris affida ai social per commentare la presa di posizione della giunta comunale di Napoli sul caso Taverna Santa Chiara e sulla vicenda israelo-palestinese. L’ex sindaco di Napoli non usa mezzi termini: «È vergognoso che Manfredi con la sua giunta si schieri con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna a Santa Chiara, con l’umanità, per la pace e contro il genocidio dello Stato d’Israele nei confronti della Palestina».

Il sostegno alla ristoratrice Nives Monda

De Magistris, che oggi ha fatto visita alla titolare della Taverna Santa Chiara, Nives Monda (nella foto con de Magistris), coinvolta nei giorni scorsi in una polemica internazionale per aver allontanato due turisti israeliani dal proprio ristorante, ribadisce la sua posizione: «Io mi schiero come sempre dalla parte della giustizia, della Palestina e degli oppressi». Un appoggio diretto e simbolico, accompagnato dalla partecipazione a un’iniziativa pubblica.

Il flash mob per Gaza: “Tutti giù per terra”

L’ex sindaco ha infatti annunciato un flash mob dal titolo “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” che si terrà il prossimo 21 giugno sul lungomare di Napoli. L’iniziativa è organizzata dall’associazione LIFE FOR GAZA, con il supporto del comitato dei garanti a cui aderisce lo stesso De Magistris.

Tutti i dettagli della mobilitazione verranno resi noti in una conferenza stampa prevista per venerdì 9 maggio alle ore 11 al Caffè Arabo di piazza Bellini. Tra gli invitati, anche Nives Monda, ormai diventata simbolo del fronte pro-palestinese a Napoli.

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Cronache

Inchiesta Doppia Curva, altri 7 arresti: ombre su Inter, Milan e il ruolo di Zanetti. Rapporti tra curva e dirigenza sotto i riflettori

L’inchiesta Doppia Curva porta a nuovi arresti tra gli ultrà di Inter e Milan. Emergono rapporti tra Bellocco, Beretta, Scarfone e il vicepresidente Zanetti.

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La nuova tranche dell’inchiesta Doppia Curva ha portato oggi all’arresto di sette persone legate alle tifoserie organizzate di Inter e Milan, rivelando una rete di intrecci tra criminalità organizzata, imprenditoria e ambienti dirigenziali calcistici.

Il ruolo di Antonio Bellocco e la rete di contatti

Nel provvedimento cautelare si legge dell’esistenza di un rapporto diretto tra Antonio Bellocco, figura di spicco della curva Nord e affiliato alla ’ndrangheta, e la società Inter. Bellocco, ucciso nel settembre scorso da Andrea Beretta, ex capo ultrà interista oggi collaboratore di giustizia, avrebbe avuto “concrete entrature” nella multinazionale QFort, attiva nella produzione di infissi e dichiarata estranea all’inchiesta.

Il legame passava attraverso Davide Scarfone, oggi in carcere, amministratore unico della QFort Como srl e rappresentante di altre due società del gruppo. Scarfone era vicino sia a Bellocco che a figure centrali della curva Sud del Milan, come Luca Lucci e Marianna Tedesco, già coinvolti nel maxi blitz del settembre 2023.

L’evento QFort e la presenza di Zanetti

Secondo le intercettazioni, Bellocco si era attivato per ottenere la partecipazione del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti a un evento organizzato da QFort l’11 novembre 2023, rilevante per gli affari di Scarfone. Il 17 novembre Zanetti partecipò effettivamente all’iniziativa, su quella che viene descritta dal gip come “espressa volontà di Bellocco”, per rafforzare il prestigio di Scarfone.

Durante l’evento, Zanetti avrebbe elogiato pubblicamente l’imprenditore, che a sua volta si sarebbe vantato del riconoscimento ricevuto. Beretta, interrogato, ha ammesso di aver contattato Zanetti direttamente: “C’era proprio un rapporto di amicizia con Javier”.

Minacce e usura: gli affari sporchi del clan

Scarfone, sempre secondo l’ordinanza, avrebbe anche minacciato un imprenditore comasco, costretto a subire tassi usurari fino al 400% per prestiti ricevuti dal clan Bellocco. Un quadro che, per la magistratura, dimostra la pervasività dei legami tra criminalità e mondo ultras, con gravi implicazioni per le società calcistiche coinvolte.

La sanzione della Figc a Zanetti

La Figc ha recentemente multato Javier Zanetti per 14.500 euro, dopo aver analizzato gli atti dell’inchiesta. Una sanzione che certifica l’interesse della giustizia sportiva per i rapporti intercorsi tra la dirigenza nerazzurra e ambienti ultrà poi finiti in carcere.

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