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Ambiente

Inferno di fuoco sul monte Serra, centinaia di sfollati e scuole chiuse per un rogo appiccato da criminali

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L’inferno sul monte Serra, località Calci, Pisa,  l’ha provocato un criminale. Ci aveva già provato a far bruciare tutto qualche giorno fa. Stavolta, complice il vento, è riuscito nel suo intento.  Il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti ha ordinato di lasciare le case a ridosso del rogo a scopo preventivo, in particolare nella frazione di Montemagno e nelle zone di Torre e San Lorenzo. Sonogià  500 gli sfollati. Chiuse tutte le scuole. Una tentina di persone sono state ricoverate all’ospedale di Pisa per problemi respiratori causati dai fumi. Rianimate hanno lasciato l’ospedale.

Monte Serra in fiamme. Le foto dei vigili del fuoco mostrano il fronte del rogo

Al lavoro ci sono squadre dei vigili del fuoco arrivate da tutta la Toscana. E ci sono anche volontari e operai forestali. Due Canadair solo all’alba sono arrivati sul posto e stanno lanciando acqua sul Monte Serra per spezzare il fronte del fuoco. Gli elicotteri antincendio della Regione Toscana, invece, non possono levarsi in volo per il vento forte. Da Napoli è atteso un elicottero S64 in dotazione un tempo alla Forestale oggi dei Carabinieri.

Rogo criminale. Il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, ha chiuso le scuole ed evacuato 500 persone per precauzione

Può volare anche in condizioni proibitive «Abbiamo rischiato di perdere due squadre nello spegnimento», ha detto, parlando ad una emittente tv, il comandante dei vigili del fuoco di Pisa, Ugo D’Anna. Le frazioni evacuate al momento sono quelle di Montemagno, Fontana Diana, San Lorenzo, Nicosia e Crespignana. Tre i punti di accoglienza attivati per accogliere le persone: la palestra della parrocchia di Calci, il circolo ricreativo di Campo e la palestra di Vicopisano. Le fiamme hanno lambito anche la Certosa di Calci, ma per fortuna il gioiello dell’architettura monastica è salvo. ​Al momento non si registrano feriti né morti, solo tanta paura. E la speranza che presto, grazie anche agli elicotteri, l’inferno di fuoco sul Monte Serra, venga domato. I danni sono ingentissimi.

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Inizia lunga ondata di caldo africano, 35-38 gradi su tante città

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Inizia la lunga ondata di caldo africano: 35-38°C su tante città Roma, domenica 22 giugno 2025 Dopo gli ultimi e forti temporali che hanno colpito parte delle nostre regioni, lo scenario meteorologico sul nostro Paese è destinato a cambiare; l’anticiclone africano scalpita sempre più e, nel corso della prossima settimana, tornerà a imporsi con prepotenza con il suo carico di caldo rovente. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’arrivo di una nuova fase meteo climatica anomala che avrà delle conseguenze dirette su buona parte del bacino del Mediterraneo con temperature ben oltre le medie attese in questo periodo.

La causa di questa impennata dei valori termici va ricercata nella zona da cui partiranno le masse d’aria: l’arroventato deserto del Sahara (zone interne di Marocco, Algeria e Tunisia) già in questi giorni registra temperature con punte di 46-48°C. Il clima della zona tra il Tropico del Cancro e i 37° di latitudine Nord (la fascia più settentrionale dell’Africa) prende il nome di ‘clima subtropicale’: per questo motivo si parla di ondata di caldo dalle caratteristiche subtropicali. Da Domenica 22 giugno questa bolla calda si espanderà verso il bacino del Mediterraneo e l’Europa provocando, oltre ad una maggior stabilità atmosferica con tanto sole, anche un deciso aumento delle temperature.

Queste condizioni ci terranno compagnia anche nel corso della prossima settimana quando il caldo anomalo si farà sentire in particolare sulle pianure del Nord e sulle regioni tirreniche dove i valori termici si porteranno diffusamente oltre i 34-36°C durante le ore pomeridiane. In Sardegna, Puglia e Basilicata si potranno toccare punte massime fino a 42°C.

Le ondate di caldo, un tempo considerate eccezionali, oggi si presentano con cadenza settimanale e colpiscono con maggiore intensità e durata: un recente studio de iLMeteo.it ha confermato che la stagione estiva dura ormai 4 o 5 mesi con afa e caldo a tratti insopportabile, dal sapore più tropicale che europeo. Negli anni ’70-’80 in molte aree d’Italia si contavano 10-15 giorni di ‘caldo intenso’ all’anno, cioè giornate con Temperatura Percepita >=32°C (combinazione di temperatura dell’aria, velocità del vento e umidità) e/o con Temperatura >=35°C. Oggi, in media, se ne contano 35-40 o più, con punte superiori in aree urbane e nelle regioni del Centro Sud o della Pianura Padana.

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Premio Demetra 2025, svelati i finalisti del riconoscimento dedicato alla cultura ecologica

Svelati i 17 finalisti della quinta edizione del Premio Demetra. La cerimonia di premiazione si terrà a Rio nell’Elba il 18 luglio durante l’Elba Book Festival.

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Sono stati annunciati i finalisti della quinta edizione del Premio Demetra, il riconoscimento nazionale promosso da Comieco e dedicato a opere che affrontano i temi dell’ecologia, del cambiamento climatico, della transizione ecologica e dell’innovazione ambientale. La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 18 luglio a Rio nell’Elba, nell’ambito dell’Elba Book Festival.

Un laboratorio culturale per il futuro sostenibile

Il Premio Demetra non è solo un concorso, ma anche un laboratorio che attraverso i libri osserva e racconta le trasformazioni ambientali, sociali e culturali del presente. Una riflessione che va oltre l’ambiente, toccando le relazioni tra ecosistemi, tecnologia e comunità umane.

Quest’anno, su un centinaio di opere in concorso, 17 sono state selezionate come finaliste, suddivise in cinque sezioni: Saggistica, Saggistica straniera tradotta, Narrativa, Libri per ragazzi, e Graphic novel italiana e tradotta.

Le giurie coinvolte

Il premio si distingue per la partecipazione di giurie originali e trasversali: gli studenti dell’ITCG Cerboni di Portoferraio per la sezione ragazzi, i detenuti della Casa di Reclusione di Porto Azzurro per le graphic novel, e il circolo di lettura Tisana letteraria dell’Isola d’Elba per la narrativa. Un segno tangibile dell’impegno del Premio a creare ponti tra generazioni, mondi e linguaggi.

I finalisti del Premio Demetra 2025

Saggistica

  • Giulio Betti, Ha sempre fatto caldo! (Aboca)

  • Luigi Ciotti, Mirta Da Pra, Dalla transizione alla conversione ecologica (La Via Libera)

  • Giulio Ferroni, Natura vicina e lontana (La nave di Teseo)

  • Massimo Lapucci, Stefano Lucchini, Ritrovare l’umano (Baldini+Castoldi)

Saggistica straniera tradotta

  • Kristoffer Hatteland Endresen, Un po’ come noi (Codice Edizioni)

  • Adriana Petryna, Lavoro d’orizzonte (DeriveApprodi)

  • John Vaillant, L’età del fuoco (Iperborea)

Narrativa

  • Patrizia Carrano, Il cuore infranto della quercia (Aboca)

  • Piero Malenotti, Per l’ultima goccia (Sensibili alle foglie)

  • Beatrice Peruffo, Segreti di ghiaccio (LINEA Edizioni)

Libri per ragazzi

  • Paolina Baruchello, Jeanne (Sinnos)

  • Stefano Mancuso, Philip Giordano, Il favoloso viaggio delle piante (Aboca)

  • Walter Obert, Animali (Sabìr Editore)

  • Cinzia Scaffidi et al., Ecoscuola (Arcari Editore)

Graphic novel italiana e tradotta

  • Alice Berti, Un poema per le piccole cose (Bao Publishing)

  • Andrea Ferraris, Temporale (Oblomov Edizioni)

  • Roberto Grossi, La grande rimozione (Coconino)

Un premio che racconta il nostro tempo

Ogni vincitore riceverà un premio in denaro di 2.000 euro. La giuria è presieduta da Ermete Realacci e coordinata da Alice Zappa per Comieco. Il Premio è realizzato con il sostegno di Seda International Packaging Group, ESA Ambiente, UniCoop Tirreno, Fondazione Symbola, con il patrocinio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e del Comune di Rio.

(Le foto d’archivio sono fornite dall’organizzazione del premio Demetra) 

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La “sporca dozzina” 2025: spinaci, fragole e cavolo riccio tra i più contaminati da pesticidi negli Stati Uniti

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Per il 2025, l’Environmental Working Group (EWG) ha aggiornato la classifica dei dodici prodotti ortofrutticoli più contaminati da pesticidi negli Stati Uniti. Nella cosiddetta “sporca dozzina”, entrano per la prima volta patate e more, mentre in testa alla classifica restano gli spinaci, seguiti da fragole e cavolo riccio.

L’elenco completo comprende:

  • Spinaci
  • Fragole
  • Cavolo riccio
  • Uva
  • Pesche
  • Ciliegie
  • Pere
  • Mele
  • Pesche-noci
  • Mirtilli
  • Patate
  • Peperoni

Identificati oltre 50 pesticidi nei prodotti testati

Secondo l’EWG, nei campioni analizzati sono stati rilevati oltre 50 diversi tipi di pesticidi. Il vice direttore scientifico Alexis Temkin ha spiegato che il rapporto non intende scoraggiare il consumo di frutta e verdura, ma promuovere l’acquisto di prodotti biologici quando possibile.

Temkin ha sottolineato che “molti studi hanno dimostrato che passando a una dieta biologica si riducono significativamente i residui chimici presenti nelle urine”.

I 15 prodotti ortofrutticoli più “puliti”

Nel rapporto 2025 viene indicata anche la lista dei quindici prodotti meno contaminati da pesticidi. In testa c’è l’ananas, seguito da mais, avocado e papaya. Completano la lista: piselli, cipolla, asparagi, cavolo, cavolo cappuccio, carote, funghi, mango, kiwi e anguria.

Questa classifica intende aiutare i consumatori a fare scelte più sicure in assenza di disponibilità di prodotti biologici.

Le critiche dell’industria agroalimentare

Come ogni anno, il rapporto è stato criticato dalla Alliance for Food and Farming, secondo cui “la libertà di scelta dei consumatori non dovrebbe essere influenzata da liste che possono generare allarmismo”. La direttrice Teresa Thorne ha ribadito che tutti i prodotti immessi sul mercato rispettano i limiti di sicurezza fissati per legge.

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