
Il racconto della ragazza è contenuto nella relazione di servizio. “Ilaria Izzo ha comunicato di conoscere Paciolla dal 2007 e di aver avuto con lui una relazione sentimentale durata nove anni, conclusa nel settembre 2019. Nonostante la rottura i due hanno mantenuto contatti costanti fino a poche ore prima del decesso. Izzo ha riferito di aver parlato molte volte con Paciolla, soprattutto negli ultimi giorni, quando sarebbe diventata “l’unica persona di cui si fidava”. Ha sottolineato che le sue condizioni psicologiche sono andate progressivamente peggiorando e nei 5 giorni precedenti il decesso, a suo dire anche a seguito di timori per le conseguenze di una presunta e non meglio precisata indagine interna alle Nazioni Unite, di cui Paciolla credeva di essere oggetto. Riferisce che le sue preoccupazioni sarebbero diventate “ossessive”, avendole confidato la convinzione di essere continuamente spiato e oggetto di intercettazioni e controlli menzionando anche la Cia. Izzo ha inoltre comunicato che Paciolla, probabilmente in relazione a qualcosa di cui era stato testimone, le avrebbe riferito di aver perso la fiducia in due colleghi della missione i cui nominativi sono a conoscenza della Fiscalia e sono tra i dipendenti della missione per i quali le Nazioni Unite hanno già concesso la rinuncia all’immunità diplomatica”.
Ilaria Izzo oltre a essere stata la fidanzata di Mario Paciolla, è anche una eccellente fotografa che spesso in giro per il mondo ha documentato inchieste (anche giornalistiche) di Mario Paciolla. I due, Paciolla e Izzo, risultano essere in calendario al festival del giornalismo di Perugia nell’aprile del 2021. Calendario che andrà aggiornato già che Paciolla è stato ucciso. La Izzo, a proposito delle paura di Paciolla, ha spiegato che i familiari di Mario Paciolla avrebbero avuto continui contatti con il proprio congiunto nei giorni precedenti il decesso”. Era così preoccupati che avrebbero contattato telefonicamente anche la Izzo per capire che cosa sapeva lei dello stato di prostrazione psicologica del loro congiunto in Colombia. Ilaria Izzo ha riferito agli investigatori di essere stata anche a conoscenza dei programmi di Paciolla relativamente al rientro in Italia. Anzi, proprio su quest’ argomento si sarebbero raggiunti toni drammatici durante una delle ultime telefonate tra i due giovani. Secondo la relazione la donna «ha dichiarato di essere a conoscenza del fatto che il Paciolla aveva utilizzato la sua carta di credito per acquistare, la mattina del 14.07.2020, due biglietti per l’Italia, per se stesso e per la Izzo (senza averla interpellata), evidenziando come lei lo abbia subito informato di non aver alcuna intenzione di lasciare la Colombia. Notizia, questa, che ha contribuito ulteriormente ad alterare lo stato emotivo dell’uomo. Forse la Izzo era in pericolo come lo era lui? Forse Ilaria Izzo potrebbe ancora essere in pericolo? Perchè Mario Paciolla avrebbe fatto un biglietto di rientro in Italia anche ad Ilaria senza informarla? La Izzo, nella relazione arrivata agli inquirenti italiani per via diplomatica, ha dichiarato di essere stata a lungo al telefono con il Paciolla il 14 luglio e che le conversazioni di quel giorno sono state particolarmente agitate con continue crisi di pianto e urla da parte del connazionale che a un certo punto avrebbe anche detto di “non voler più vivere”. Che cosa significherebbe tutto ciò? Sono manifeste intenzioni suicide del Paciolla? O solo paura per quanto stava accadendo, per i pericoli che correva ma di cui non aveva parlato con nessuno? La Izzo dice che poi Mario è apparso più calmo. Avrebbe confessato che lei era stata “la donna della sua vita” e poi “l’avrebbe supplicata di lasciare la Colombia e utilizzare il biglietto aereo che lui le aveva comprato”. L’ultimo colloquio tra Ilaria Izzo e Mario Paciolla si sarebbe quindi concluso con questa preghiera dell’uomo, ma senza che lui le rivelasse i motivi dei propri timori, dell’improvvisa sfiducia nei due colleghi, e della sua fretta di partire. E la mattina successiva Mario era già morto.