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Cronache

Sciame sismico in Calabria: la terra trema nella zona di Crotone, paura tra la popolazione

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La terra ha ripreso a tremare in Calabria nella giornata di oggi, con uno sciame sismico che ha interessato la zona di Crotone a partire dall’ora di pranzo. Diverse scosse di terremoto, con magnitudo compresa tra 3.4 e 3.7, sono state registrate a una profondità di pochi km, un valore abbastanzq superficiale che ha contribuito a rendere le vibrazioni particolarmente avvertite dalla popolazione.

Molti residenti si sono riversati in strada spaventati, temendo il peggio. Al momento non si segnalano danni significativi, ma sono in corso verifiche da parte della Protezione Civile e delle autorità locali per accertare eventuali criticità agli edifici o infrastrutture.

La Calabria è una delle regioni a più alto rischio sismico d’Italia e questi eventi, seppur di moderata intensità, destano sempre grande preoccupazione. La situazione è monitorata costantemente dagli esperti dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), che stanno analizzando l’andamento dello sciame per valutare possibili sviluppi.

Nel frattempo, le autorità invitano la popolazione a mantenere la calma e a seguire le indicazioni di sicurezza, evitando allarmismi ma rimanendo vigili in caso di ulteriori scosse.

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Cronache

Campi Flegrei: oltre 2.000 edifici a rischio, Musumeci annuncia misure per la sicurezza

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Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, ha delineato un quadro chiaro sulla situazione edilizia nei Campi Flegrei, rivelando che sono stati individuati circa 2.000 edifici con elevata vulnerabilità sismica. La zona ristretta oggetto dell’analisi include gran parte del Comune di Pozzuoli, l’area sul golfo del Comune di Bacoli e alcune porzioni di Napoli, tra cui Bagnoli, Posillipo, Soccavo e Pianura.

RICOGNIZIONI VELOCI PER MAPPARE GLI EDIFICI A RISCHIO

L’analisi è stata condotta attraverso ricognizioni speditive, eseguite da squadre di tecnici specializzati, per realizzare una prima mappatura della vulnerabilità del patrimonio edilizio. Il ministro ha annunciato un sisma bonus dedicato ai cittadini flegrei, finanziato dallo Stato con un contributo iniziale di 100 milioni di euro, che sarà progressivamente implementato fino al 2029.

Inoltre, il Governo ha stanziato oltre mezzo miliardo di euro per la messa in sicurezza delle infrastrutture pubbliche, con particolare attenzione agli edifici scolastici.

DEMOLIZIONI TRIPLICATE: 171 EDIFICI ABBATTUTI

Parallelamente agli interventi preventivi, si è registrato un significativo incremento delle demolizioni di edifici abusivinei Campi Flegrei e in altre aree della Campania. Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha dichiarato che le demolizioni sono triplicate, arrivando a 171 edifici abbattuti, non semplici stanze abusive, ma interi palazzi di tre piani.

Gratteri ha sottolineato che l’iniziativa “tolleranza zero” ha creato qualche malcontento anche tra le istituzioni locali, ma ha ribadito la necessità di combattere l’abusivismo edilizio con la stessa determinazione riservata ad altri reati gravi: “Per me non esistono reati di serie B, l’abusivismo è un reato come il traffico di droga”.

Il procuratore ha inoltre evidenziato il ruolo determinante del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha stanziato 5 milioni di euro per accelerare le demolizioni nei Campi Flegrei.

VERSO UNA GESTIONE PIÙ CENTRALE DELLE DEMOLIZIONI

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha sottolineato come i sindaci siano spesso ostaggio di pressioni elettorali, e ha proposto che le demolizioni siano eseguite direttamente dai Prefetti, figure non soggette a elezioni e quindi più autonome.

Anche Giulio Vanacore, responsabile dell’ufficio demolizioni della Procura di Napoli, ha ribadito la necessità di un ente distaccato da interessi localistici, per garantire che gli interventi vengano portati avanti senza interferenze politiche.

LO STUDIO SCIENTIFICO: 1.200 EDIFICI IN CLASSE A, 2.000 AD ALTA VULNERABILITÀ

Il professor Giulio Zuccaro, ordinario di Scienza delle Costruzioni all’Università Federico II e responsabile del Centro Studi Plinivs, ha spiegato nel dettaglio i risultati della ricognizione eseguita tra marzo e luglio 2024 su 12.700 edifici.

L’analisi ha individuato:

  • 1.200 edifici inseriti nella Classe A, ovvero quelli con la vulnerabilità più elevata.
  • 2.000 edifici inseriti nelle celle rosse, ovvero le zone con la maggiore concentrazione di strutture fragili.

Il docente ha precisato che lo studio non certifica l’inagibilità degli edifici, ma identifica le strutture che necessitano di approfondimenti per garantire la sicurezza.

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Quali sono le città italiane con più sole? Catania in testa, Aosta fanalino di coda

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Quali sono le città italiane dove il sole splende più a lungo? E quali, invece, sono meno illuminate? Il motore di ricerca per case vacanze Holidu ha stilato una classifica basata sulle ore di sole medie mensili nelle principali 50 città italiane, prendendo in considerazione anche le temperature medie e i prezzi medi delle case vacanza.

IL PODIO DELLE CITTÀ PIÙ SOLEGGIATE: DOMINANO SICILIA E SARDEGNA

A guidare la classifica sono le città insulari, con Catania al primo posto con 273,74 ore di sole medie mensili. Siracusasegue a breve distanza con 273,10 ore, mentre sul gradino più basso del podio troviamo Cagliari con 267,81 ore di sole al mese.

Le prime cinque posizioni sono completate da due città pugliesi: Andria con 250,57 ore e Bari con 248,90 ore.

TOP 10 DELLE CITTÀ PIÙ SOLEGGIATE IN ITALIA

Ecco la classifica delle prime dieci città italiane con più ore di sole medie mensili:

1️⃣ Catania – 273,74 ore
2️⃣ Siracusa – 273,10 ore
3️⃣ Cagliari – 267,81 ore
4️⃣ Andria – 250,57 ore
5️⃣ Bari – 248,90 ore
6️⃣ Pescara – 248,47 ore
7️⃣ Roma – 247,47 ore
8️⃣ Palermo – 247,41 ore
9️⃣ Taranto – 246,53 ore
🔟 Sassari – 245,13 ore

LE GRANDI CITTÀ ITALIANE: DOVE SI POSIZIONANO?

Roma è l’unica grande metropoli nella top 10 con 247,47 ore di sole, mentre Napoli si trova al 12° posto con 242,89 ore. Torino è la città del Nord con il miglior piazzamento, occupando la 14ª posizione con 241,08 ore di sole mensili.

Milano, invece, è molto più in basso, al 34° posto, con 220,08 ore di sole, mentre Firenze è addirittura 43ª con 211,90 ore.

LE CITTÀ MENO SOLEGGIATE: AOSTA IN FONDO ALLA CLASSIFICA

A chiudere la classifica troviamo Aosta, la città meno soleggiata d’Italia, con sole 169,71 ore di sole medie al mese, ben 104 ore in meno rispetto alla prima classificata, Catania.

Ecco le ultime cinque posizioni della classifica:
📉 46ª – Campobasso – 206,74 ore
📉 47ª – Udine – 206,92 ore
📉 48ª – Trieste – 206,57 ore
📉 49ª – Prato – 206,28 ore
📉 50ª – Aosta – 169,71 ore

TEMPERATURE MEDIE: SIRACUSA LA PIÙ CALDA, AOSTA LA PIÙ FREDDA

Se Catania è la città con più sole, Siracusa vince la sfida della temperatura media annua più alta, con 19,13°C. Seguono Catania (18,63°C), Palermo (17,93°C), Taranto (17,78°C) e Bari (17,73°C).

Le città più fredde sono invece Trento (10,48°C), Bolzano (9,61°C) e Aosta, che registra la temperatura media annua più bassa con 6,61°C.

I PREZZI DELLE CASE VACANZA: VENEZIA LA PIÙ CARA, POTENZA LA PIÙ ECONOMICA

Nella classifica stilata da Holidu, si trovano anche i prezzi medi per l’affitto di una casa vacanza negli ultimi 12 mesi.

Le città più costose sono:
💰 Venezia – 267€ a notte
💰 Firenze – 259€
💰 Roma – 255€
💰 Milano – 237€
💰 Bolzano – 211€

Le città più economiche, ovvero le uniche sotto i 100€ a notte, sono:
💸 Reggio Calabria – 96€
💸 Terni – 94€
💸 Taranto – 93€
💸 Campobasso – 74€
💸 Foggia – 70€
💸 Potenza69€, la più economica d’Italia

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Cronache

Il Papa al Corriere della Sera: bisogna disarmare la Terra

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“Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità”. Lo scrive il Papa in un passaggio di una lettera pubblicata sul sito del Corriere della Sera. La lettera, datata 14 marzo, è indirizzata al direttore, Luciano Fontana, che gli aveva inviato un messaggio di augurio chiedendogli se voleva intervenire con un appello. “La guerra – scrive altro Francesco – non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità”.

“Caro direttore, desidero ringraziarla – scrive il Papa – per le parole di vicinanza con cui ha inteso farsi presente in questo momento di malattia nel quale, come ho avuto modo di dire, la guerra appare ancora più assurda. La fragilità umana, infatti, ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide. Forse per questo tendiamo così spesso a negare i limiti e a sfuggire le persone fragili e ferite: hanno il potere di mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto, come singoli e come comunità”.

“Vorrei incoraggiare lei e tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare, attraverso strumenti di comunicazione che ormai uniscono il nostro mondo in tempo reale: sentite tutta l’importanza delle parole. Non sono mai soltanto parole: sono fatti che costruiscono gli ambienti umani. Possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene. Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità”. “Mentre la guerra non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità. Le religioni, inoltre, possono attingere alle spiritualità dei popoli per riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia, la speranza della pace. Tutto questo chiede impegno, lavoro, silenzio, parole. Sentiamoci uniti in questo sforzo, che la Grazia celeste non cesserà di ispirare e accompagnare”.

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