Collegati con noi

Cultura

In mongolfiera sul Real Sito di Carditello per “Volare sull’arte”

Pubblicato

del

Il Real Sito di Carditello fu realizzato per volere di Ferdinando IV di Borbone verso la fine del ‘700. Progettato dall’architetto romano Francesco Collecini, allievo di Luigi Vanvitelli, esprime quindi quella marcata caratteristica che tanto ricorda la magnificenza della Reggia di Caserta.
Ma l’incantevole sito, noto dunque anche come la “Reggia di Carditello”, pur essendo una vera e propria perla, incastonata a pochi passi da Capua in piena area verde di “Terra di Lavoro”, per decenni è stato purtroppo abbandonato a sé stesso, cosa purtroppo non rara nelle nostre realtà. Di certo abbiamo dimostrato scarsissima sensibilità a preservare nel passato veri e propri tesori come questi, che in altre nazioni o regioni sarebbero diventati attrattori turistici e culturali di fama mondiale.


Tuttavia noi italiani, soprattutto al Sud, siamo capaci di grandi recuperi – che si badi però, caratteristica questa che non deve essere percepita come una virtù, ma come un errato modo di vivere in cui ci si complica solo la vita – e così grazie soprattutto alla omonima “Fondazione Real Sito di Carditello”, e quindi alla sensibilità di tanti cittadini ed associazioni, questo luogo unico da anni è al centro di un rilancio culturale capace di ridonare dignità e nuove prospettive ad un Territorio intero.
Grazie a tale impegno, la struttura vanvitelliana di Carditello inizia pertanto a riprendere quota, e da alcuni mesi lo fa anche letteralmente, perché grazie agli amici Enzo Capitelli, Tony Esposito e Nestore Criscuolo, conosciuti oltre un quarto di secolo fa sul campo di volo caiatino-pianese “R.A.I.N.S.” (tra i primi campi di aviazione per ultraleggeri di tutta Italia, fondato dall’indimenticabile ingegnere aerospaziale Salvatore Insero), da questa splendida cornice prende quota una Mongolfiera capace di portare in aria tanti fortunati avventori che possono provare l’emozione di guardare cotanta beltà da una visuale certamente straordinaria.


Questa irripetibile opportunità, possibile da cogliere al “volo” anche per le prossime settimane, si inserisce nel progetto “VOLARE SULL’ARTE”, come ama sempre ricordare il presidente Emma Taricco, tra i fondatori del sodalizio, che nasce dunque dalla passione per il volo dei nostri appassionati aviatori e delle loro famiglie, oggi veicolata per il recupero e valorizzazione dell’arte e del paesaggio.
Tante persone hanno già provato l’ebrezza di questa esperienza unica e i turni di volo, che spesso già si protraggono anche dopo il calar del sole, saranno a breve raddoppiati, cosa questa possibile anche grazie all’apporto di Emilia, Giovanna, Jonathan e Rosanna, che si alternano con l’intero gruppo tra le varie e fitte attività come l’accoglienza, il posizionamento dei passeggeri a bordo, ogni aspetto della sicurezza ed il controllo del bruciatore, grazie al quale l’aria riscaldata “alleggerisce” il contenuto aereo del pallone (involucro) rispetto all’aria circostante, e ne consente in questo modo la salita verso l’alto assieme alla “cesta”, che può ospitare circa sette persone.


Galleggiare leggeri nell’aria, immersi in un silenzio irreale e poter ammirare da qui la struggente bellezza di questo angolo di Terra Felix, emoziona al punto da togliere il fiato. Per ragioni di safety e security, il volo è assicurato a corde vincolanti che garantiscono un’ascesa, fino a circa venti metri, assolutamente serena, tanto ciò grazie da un lavoro corale che parte da lontano, costante e meticoloso, dove nulla è lasciato al caso.
Un progetto dunque molto ambizioso, che i nostri amici rivolgono in particolare ad Enti ed Istituzioni anche per la valorizzazione di altre location storiche sparse in tutta Italia, soprattutto tra Campania e Sicilia, dove questa affascinante attività aerea funge da attrattore “aggiunto” ai nostri Territori straordinari.
Cosa dire allora, fatevi un regalo, visitate il Real Sito di Carditello e non lasciatevi sfuggire l’opportunità di ammirarlo dall’alto. Vivrete un sogno ad occhi aperti, indimenticabile. https://www.facebook.com/volaresullarte/

Advertisement

Cultura

Consulta: niente automatismo sulla sospensione dei genitori, decide il giudice

Pubblicato

del

Stop all’automatismo che impone la sospensione della responsabilità genitoriale per i genitori condannati per maltrattamenti in famiglia. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 55 del 2025, dichiarando illegittimo l’articolo 34, secondo comma, del Codice penale nella parte in cui non consente al giudice di valutare in concreto l’interesse del minore.

Una norma rigida che non tutela sempre i figli

L’automatismo previsto dalla norma, secondo cui alla condanna per maltrattamenti in famiglia (articolo 572 c.p.) segue obbligatoriamente la sospensione della responsabilità genitoriale per il doppio della pena, è stato giudicato irragionevole e incostituzionale. Secondo la Consulta, la previsione esclude qualsiasi valutazione caso per caso e impedisce al giudice di verificare se la sospensione sia effettivamente nell’interesse del minore, come invece richiedono gli articoli 2, 3 e 30 della Costituzione.

Il caso sollevato dal Tribunale di Siena

A sollevare la questione è stato il Tribunale di Siena, che aveva riconosciuto la responsabilità penale di due genitori per maltrattamenti nei confronti dei figli minori, ma riteneva inadeguato applicare in automatico la sospensione della responsabilità genitoriale. Il giudice toscano ha evidenziato la possibilità concreta che, in presenza di una riconciliazione familiare e di un miglioramento del contesto domestico, la sospensione potesse arrecare un danno ulteriore ai minori.

Il principio: al centro l’interesse del minore

La Corte ha ribadito che la tutela dell’interesse del minore non può essere affidata a presunzioni assolute, bensì deve derivare da una valutazione specifica del contesto familiare e della reale efficacia protettiva della misura. Il giudice penale deve dunque essere libero di stabilire, caso per caso, se la sospensione della responsabilità genitoriale sia davvero la scelta più idonea alla protezione del figlio.

La continuità con la giurisprudenza

La decisione si inserisce nel solco della sentenza n. 102 del 2020, con cui la Consulta aveva già bocciato l’automatismo previsto per i genitori condannati per sottrazione internazionale di minore. In entrambi i casi, si riafferma il principio secondo cui le misure che incidono sulla genitorialità devono essere coerenti con i valori costituzionali e orientate alla tutela concreta del minore.

Continua a leggere

Cultura

Addio a Mario Vargas Llosa, Nobel per la Letteratura: è morto a Lima a 89 anni

Pubblicato

del

Il mondo della cultura piange la scomparsa di Mario Vargas Llosa (foto in evidenza di Imagoeconomica), uno dei più grandi romanzieri del Novecento e premio Nobel per la Letteratura nel 2010. Lo scrittore peruviano si è spento oggi, domenica, a Lima all’età di 89 anni, circondato dalla sua famiglia, come ha comunicato suo figlio Álvaro attraverso un messaggio pubblicato sul suo account ufficiale di X.

«Con profondo dolore, rendiamo pubblico che nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace».

Una vita tra letteratura e impegno

Nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936, Vargas Llosa è stato tra i più influenti autori della narrativa ispanoamericana contemporanea. Oltre ai riconoscimenti letterari internazionali, ha vissuto una vita profondamente segnata anche dall’impegno civile e politico.

Con la sua scrittura tagliente e lucida, ha raccontato le contraddizioni della società peruviana e latinoamericana, esplorando con coraggio e passione temi di potere, ingiustizia e libertà.

I capolavori che hanno segnato la sua carriera

Autore di romanzi fondamentali come “La città e i cani” (1963), durissima denuncia del sistema militare peruviano, e “La casa verde” (1966), Vargas Llosa ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura del Novecento. La sua vasta produzione comprende anche saggi, articoli e testi teatrali.

Un addio in forma privata

Come reso noto dalla famiglia, i funerali saranno celebrati in forma privata e, nel rispetto della volontà dell’autore, le sue spoglie saranno cremate. Un addio sobrio, coerente con la riservatezza che ha spesso contraddistinto l’uomo dietro lo scrittore.

Continua a leggere

Cultura

La Campania conquista il mondiale di fisica per studenti: cinque eccellenze campane rappresenteranno l’Italia all’IYPT 2025

Pubblicato

del

Cinque giovani talenti campani delle scuole superiori rappresenteranno l’Italia all’International Young Physicists’ Tournament (IYPT) 2025, la più prestigiosa competizione mondiale di fisica per studenti delle scuole superiori, che si svolgerà dal 29 giugno al 6 luglio a Lund, in Svezia.

Dopo una severa selezione nazionale, articolata in prove pratiche e orali, sono stati scelti cinque studenti, tutti provenienti da istituti superiori della Campania: il Liceo Mercalli di Napoli e il Liceo Buchner di Ischia. Una vittoria che premia la qualità della formazione scientifica nelle scuole del Sud e conferma il livello di eccellenza raggiunto dalla regione in campo scientifico.

Tra i protagonisti Pierluigi Trani, talento di Ischia

Tra i cinque campioni c’è Pierluigi Trani, studente del terzo anno del Liceo Scientifico Buchner di Ischia, attualmente a Salonicco, in Grecia, per partecipare a un torneo amichevole di preparazione con altri cinque Paesi del sud Europa. Trani si è classificato tra i primi quattro nella fase provinciale dei Campionati di Fisica 2025 a Napoli, risultando l’unico studente ischitano tra i primi dieci. Inoltre, si è distinto a livello nazionale arrivando terzo alle Olimpiadi di Statistica nella sua fascia d’età.

Il giovane fisico non ha intenzione di fermarsi qui: dopo l’esperienza mondiale in Svezia, proseguirà i suoi studi in un prestigioso college londinese, pronto ad accoglierlo per coltivare il suo brillante futuro accademico.

Un team guidato da due docenti campani

A guidare la squadra italiana saranno Gianmarco Sasso e Raffaele Campanile, entrambi docenti del Liceo Buchner di Ischia. I due insegnanti hanno seguito tutte le fasi della selezione e accompagnano i ragazzi nella preparazione per la competizione internazionale. L’IYPT è un torneo con una lunga storia: esiste da 38 anni, ma l’Italia partecipa ufficialmente solo dal 2024, grazie al sostegno dell’associazione “Scienza e Scuola”, con sede nel Meridione. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ancora non riconosce formalmente la competizione, ma l’entusiasmo e la determinazione di studenti e docenti colmano ogni lacuna istituzionale.

La fisica come passione e riscatto territoriale

L’affermazione della Campania all’IYPT è un segnale forte: il talento scientifico non conosce confini geografici, e può emergere anche in territori spesso penalizzati da scarse risorse e riconoscimenti. I cinque ragazzi selezionati, con il sostegno dei loro docenti e di una rete associativa motivata, porteranno in alto il nome dell’Italia e del Sud Europa, confrontandosi con delegazioni di ben 39 nazioni.

Dal cuore del Sud, un segnale di speranza, competenza e futuro.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto