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Immobile trascina la Lazio, con il Cagliari è 1-0

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In sofferenza, la Lazio supera il Cagliari con un gol di Ciro Immobile nel secondo tempo e aggancia la Roma al quarto posto in classifica a 40 punti. E’ la sesta vittoria consecutiva per i biancocelesti di Simone Inzaghi, ma tra le ultime sei forse e’ quella in cui i suoi soffrono di piu’. Torna invece ancora punti Di Francesco: la vittoria al Cagliari manca da 14 giornate ma forse dopo la gara di sacrificio e ordine di stasera l’ex tecnico giallorosso potrebbe aver ritrovato lo spirito dei suoi. Il tecnico biancoceleste recupera in extremis Radu in difesa e concede la prima chance da titolare a Musacchio con Acerbi a completare il reparto, mentre in attacco torna l’accoppiata Immobile-Correa. Dall’altra parte, un Di Francesco in crisi di risultati si affida al nuovo arrivato Rugani in difesa con Godin e Walukiewicz, mentre in avanti Nainggolan e Joao Pedro assistono Pavoletti unica punta. La Lazio tiene il possesso palla, ma fatica a impensierire Cragno. Gara tattica e giocata brevi spazi di campo, con il Cagliari che attende, si copre e riparte. Al 20′ da un calcio piazzato e’ Rugani a svettare piu’ in alto di tutti, palla che finisce di poco alta e alle spalle di Reina. I biancocelesti soffrono la pressione dei sardi sotto palla, al 25′ ci prova Luis Alberto dalla distanza ma il tiro e’ da dimenticare. Poco prima lo spagnolo aveva fatto tutto bene rubando palla a Marin, ma poi si e’ fatto recuperare perdendo il passo giusto goffamente. I biancocelesti prendono piu’ coraggio, al 28′ gran palla da destra di Lazzari e sempre Luis Alberto in girata al volo: bravo Cragno in angolo. Al 37′ altro sussulto biancoceleste: combinazione tra Radu e Correa, la palla arriva in mezzo per Ciro Immobile e sul tiro del partenopeo e’ ancora attento Cragno nel respingere. Il primo tempo svanisce senza altri grandi sussulti. Nella ripresa, stesso refrain, fino al 7′ quando Di Francesco perde Lykogiannis per infortunio e si affida a Tripaldelli sulla fascia i Lazzari. Da quella parte pero’ al 10′ parte il primo contropiede dei sardi proprio da un fallo laterale del giocatore appena entrato che manda Marin in porta, ma il sinistro a pallonetto termina alto. Al 12′ e’ ancora attento Cragno a opporsi a un tiro di Immobile da posizione defilata. A quel punto Inzaghi detta a Milinkovic di alzarsi di piu’ ed e’ proprio il serbo a trovare la torre che al 16′ manda Immobile in rete a due passi da Cragno. Con la Lazio in vantaggio, cambia il canovaccio del gioco e anche il Cagliari e’ costretto a fare di piu’. Subito al 18′ con Pavoletti ben innescato da Marin ma sbarrato da Lazzari e Marusic al momento del tiro. Poi ci prova Joao Pedro, deviato in corner. Nell’ultima mezzora, Inzaghi cambia la sua Lazio: fuori prima un nervoso Luis Alberto e Lazzari (dentro Lulic e Akpa Akpro), poi richiama Correa per dare spazio a Muriqi e allargare gli spazi per Immobile. Nel finale e’ tutto Cagliari, per tre volte vicino al pareggio. Prima con Cerri (entrato al posto di Pavoletti) che spara alle stelle, poi con Joao Pedro e successivamente con Nandez che impegna Reina dalla distanza. Dopo 5′ di recupero un Inzaghi furioso che viene anche ammonito da Irrati per aver oltrepassato la sua area tecnica, il fischio finale e’ liberatorio per i biancocelesti. Che ora avranno una settimana intera per preparare la trasferta di San Siro con l’Inter che vale anche qualcosa in piu’ della semplice Champions.

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La nuova Gauff in azzurro, Tyra Grant ha scelto l’Italia

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Le ‘frecciate’ arrivate dagli Usa tramite ‘The Athletic’ e New York Times non le hanno fatto molto effetto, Tyra Caterina Grant ha scelto l’Italia, il Paese dove è nata, a Roma, il 12 marzo del 2008. E pazienza se da New York scrivono che l’ha fatto perché nel Bel Paese la concorrenza, agonistica e in fatto di ricerca di sponsor, è minore. La verità è che lei, che tifa Juventus e vuole essere in tribuna all’Olimpico per la partita di sabato 10 tra la Lazio e i bianconeri, ha cominciato a praticare il tennis vincendo a Roma il Lemon Bowl quando aveva 10 anni e poi sviluppando il proprio talento tra Vigevano e Bordighera agli ordini di coach Riccardo Piatti, creatore di campioni.

E proprio a Bordighera, Tyra ha incrociato Jannik Sinner, che ha osservato a lungo e assieme al quale si è anche allenata facendo qualche scambio. Vincitrice di tre Slam di categoria in doppio (Roland Garros nel 2023, Australian Open e Wimbledon 2024), arrivata fino al n. 2 nel ranking delle juniores, Tyra è figlia dell’ex giocatore di basket Tyrone Grant, 48enne di Brooklyn con tanti anni di militanza in Italia fra Livorno, Avellino, Teramo, Milano, Virtus Bologna, Veroli, Treviso e Venezia, e di Cinzia Giovinco, atleta e maestra di tennis.

Proprio mamma Cinzia ha avuto un ruolo importante nella decisione della ragazza di rappresentare l’Italia (a lungo corteggiata dalla Federtennis del presidente Angelo Binaghi), poi quasi a voler ufficializzare il tutto è arrivato il tabellone delle prequalifiche del torneo di doppio degli Internazionali d’Italia, in cui accanto al cognome di Grant, che gioca in coppia con Lisa Piga, è comparsa la bandiera italiana e non quella degli Stati Uniti con cui Tyra (reduce da un anno, il 2023, di allenamenti in Florida sotto l’egida della federazione statunitense) aveva giocato in precedenza. Anche il New York Times ha messo nero su bianco scrivendo che “un portavoce della Wta ha confermato che l’organizzazione ha approvato la richiesta di Grant di cambiare la sua nazionalità e che la modifica entrerà in vigore a partire dagli Internazionali d’Italia”.

A Roma Tyra Grant, che di nascita effettiva e tennistica è italianissima, giocherà anche il singolare, perché ha avuto una wild card. Peccato per gli Usa, dov’era considerata una probabile erede delle sorelle Venus e Serena Williams e di Coco Gauff. Lei si è limitata a dire che “essendo papà di Brooklyn e avendo passato io un anno lì, mi sento anche un po’ americana”, ma ciò che ora conta è se questa 17enne confermerà le aspettative. Intanto Tyra ha spiegato che si sente imbarazzata a dirlo, ma spera “di poter diventare numero 1 del mondo e poter vincere tanti Slam. Non lo dico con presunzione, ma oggettivamente mi alleno per questo. Poi vedremo che carriera avrò”. Non rimane che vederla impegnata sul campo, il bello viene adesso.

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Giampaolo: Graziano un fratello,non strumentalizziamo

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“Prima di parlare della partita, voglio abbracciare la famiglia di Graziano, che manca tanto anche a noi”. Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, apre così la conferenza alla viglia della gara di domani contro il Napoli. Torna a parlare dopo la scomparsa del fisioterapista Fiorita, dopo dieci giorni di assoluto sbandamento in casa giallorosa, compresa la gara giocata contro l’Atalanta.

“Gestire quello che è accaduto non è per nulla facile – spiega l’allenatore -. Esistono aspetti tecnici, professionali, morali, compresa la gestione del dolore di ognuno di noi: abbiamo perso un uomo della nostra squadra e della nostra famiglia. Alla squadra prima della gara di Bergamo ho detto che dovevamo disputare gara di grande spirito, come se questo fosse un anello di congiunzione con quanto accaduto. Tutti hanno fatto la loro parte in modo dignitoso, mi è piaciuto anche il contorno, da parte di squadra, club e tifosi. Ma è necessario fare discorsi separati: il calcio è una cosa, quello che è accaduto a Graziano non può essere strumentalizzato”.

“Non dobbiamo mischiare le cose – precisa Giampaolo – deve esserci lo spirito di una squadra che ha perso un fratello. Penso che ci debba essere qualcosa dentro di noi che si muove, ma la squadra ha già dato dimostrazione di spirito di appartenenza con la gara disputata a Bergamo”. “Giochiamo contro la prima della classe, la squadra più forte al momento – prosegue l’allenatore – e che ha tre punti di vantaggio sulla seconda. Siamo consapevoli della forza dell’avversario, guidato da un tecnico molto forte. Non scopriamo nulla di nuovo, sappiamo chi incontriamo, conosciamo le loro caratteristiche, e il Lecce dovrà fare la sua parte”.

Il tecnico ritrova anche l’estro di Nicola Sansone: “Rientra in lista perché si è riaperto un posto dopo l’infortuno occorso a Gaby Jean – dice Giampaolo -. Si è sempre comportato bene in questo periodo e non posso che parlarne positivamente. Ci darà una mano, farà gruppo mettendo a disposizione la sua esperienza”. Infine un pensiero sulla corsa salvezza, con lo slot ormai ristretto a Lecce, Empoli e Venezia per conquistarsi un posto al sole: “Non mi spaventa nessuna delle concorrenti – sottolinea Giampaolo – e dobbiamo pensare a fare il nostro percorso, che è molto tosto: restano quattro gare, non prevedo i risultati e non faccio calcoli sui calendari, perché rischierei di essere smentito”.

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Prossima edizione Supercoppa italiana in Arabia Saudita

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La Supercoppa italiana tornerà nuovamente in Arabia Saudita anche per la prossima edizione. Lo ha confermato la Lega Serie A, dopo l’assemblea odierna svolta in videoconferenza. In particolare, infatti, l’ad Luigi De Siervo (foto Imagoeconomica in evidenza) “ha confermato di aver ricevuto la conferma di interesse da parte degli organizzatori arabi di Sela per ospitare la prossima edizione della Supercoppa con il format a 4 squadre”, si legge nella nota. Sarà la terza edizione consecutiva in cui la Supercoppa italiana si disputerà in Arabia Sauditi: il Paese arabo, secondo il contratto, potrà ospitare una ulteriore edizione nei prossimi tre anni.

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