Nel mondo del rock ‘n’ roll, le storie di amori sfrenati e relazioni tumultuose sono all’ordine del giorno. Eppure, pochi artisti possono vantare un elenco di conquiste amorose tanto lungo e variegato quanto Mick Jagger, il carismatico frontman dei Rolling Stones. Tuttavia, dietro il fascino e la fama di Jagger si cela un segreto che potrebbe scuotere il suo mondo una volta per tutte: un quaderno segreto contenente dettagli intimi sulle sue innumerevoli avventure amorose.
Il quaderno oscuro: Secondo fonti anonime, questo quaderno segreto contiene nomi, recapiti e dettagli sugli incontri con oltre quattromila amanti, con un conto aggiornato fino alla metà degli anni ’80. La ragione di questa straordinaria lista potrebbe sembrare sorprendente, ma secondo alcuni, Jagger potrebbe temere che una di queste ex fiamme riemerga improvvisamente con richieste scomode. La vicenda assume un’importanza ancora maggiore considerando che Mick Jagger sarebbe, ipoteticamente, sull’orlo di un terzo matrimonio con Melanie Hamrick, una danzatrice dell’American Ballet di soli 36 anni.
Un futuro incerto: Sebbene l’amore non abbia età, la differenza di 43 anni tra Jagger e Hamrick non può passare inosservata. Mentre il cantante si prepara per un nuovo album di inediti con la sua band leggendaria, i Rolling Stones, e per i preparativi del suo possibile matrimonio, sarà Melanie a dover fare i conti con il passo incalzante di Jagger. Tuttavia, se esiste un uomo in grado di sfidare il tempo e mantenere vivo il suo spirito giovanile nonostante l’età, quello è proprio Mick Jagger.
Il diavolo e il patto: L’età è solo un numero, si dice, ma ciò potrebbe essere particolarmente vero nel caso di Jagger. La sua energia e vitalità apparentemente inesauribili hanno portato alcuni a speculare sull’esistenza di un patto con il diavolo. Ma l’aspetto più interessante è che il quaderno segreto sembra seguire uno schema predefinito, una sorta di ritornello mozartiano in stile Don Giovanni: conquista, tradimento, avanti alla prossima. Le donne che conoscono bene questa dinamica includono Chrissie Shrimpton, Marianne Faithfull, Anita Pallemberg, Marsha Hunt (madre del suo primo figlio), la prima moglie Bianca Perez, Jerry Hall, Luciana Gimenez (madre di un altro figlio naturale) e la stilista L’Wren Scott, la cui tragica morte suicida ha lasciato un’impronta indelebile nella vita di Jagger.
Amori “greco-romani”: Tuttavia, oltre alle molte donne che hanno attraversato la vita di Jagger, ci sono anche testimonianze di amori “greco-romani” con altri uomini famosi. Si dice che una delle passioni proibite di Mick sia stata David Bowie, testimoniata da Angela, all’epoca coniugata con il famoso cantante. Sembra che l’amore tra Bowie e Jagger sia stato talmente intenso da essere scoperto da Angela proprio a letto. Ma il grande amore di Jagger è sempre stato il suo compagno di band Keith Richards. Sebbene Jagger non abbia mai ammesso apertamente questa relazione, il soprannome affibbiato da Richards al cantante, “Brenda”, potrebbe lasciar intendere molto.
Conclusioni: Il quaderno segreto di Mick Jagger rappresenta un labirinto di amanti e segreti, un riflesso delle avventure e dei tradimenti che hanno accompagnato la sua vita tumultuosa. Mentre il cantante si prepara per un nuovo album di inediti con i Rolling Stones e per il suo possibile matrimonio, l’attenzione si concentra su come Melanie Hamrick, la sua giovane fidanzata, affronterà il ritmo frenetico di Jagger. In ogni caso, l’ascesa e la caduta dell’amore nella vita di Mick Jagger rimarranno una delle storie più affascinanti e misteriose del mondo della musica rock.
Eddie Murphy, il leggendario attore comico di 62 anni, ritorna sul grande schermo con la sua prima commedia natalizia. Dopo una carriera che abbraccia successi come Beverly Hills Cop, Il principe cerca moglie e Una poltrona per due, Murphy si cimenta ora nel genere festivo con “Buon Natale da Candy Cane Lane”.
“Questa è la mia prima commedia di Natale. Da molto tempo volevo farne una”, dichiara l’attore, con 47 anni di esperienza dietro la macchina da presa. Il film, disponibile su Prime Video dal 1 dicembre, promette di portare il talento comico di cult di Murphy nel contesto natalizio, seguendo le gesta di Chris Carver, interpretato dall’attore stesso.
Il protagonista, Chris Carver, è un uomo ossessionato dalle decorazioni natalizie. Ogni anno, la sua missione è vincere il concorso per i migliori addobbi della sua strada a Los Angeles. Ma quando si trova a corto di idee originali, si imbarca in una corsa contro il tempo per rendere il suo 25 dicembre luccicante e perfetto.
Il film si snoda tra risate e avventure quando Chris, interpretato magistralmente da Murphy, si imbatte in un negozio misterioso gestito da una commessa eccentrica. Qui, compra un pezzo unico ma si ritrova coinvolto in un incantesimo che lo trasforma in una statuina vivente del villaggio natalizio della commessa.
Il regista Reginald Hudlin, già collaboratore di Murphy nel Principe delle donne nel 1992, sottolinea l’unicità della sceneggiatura, definendola “fresca” e adatta a diventare un classico annuale. “Ci sono inseguimenti in macchina, effetti speciali e paura, elementi inconsueti per il genere. Ma il messaggio è quello tipico: l’amore e la famiglia vincono su tutto”, afferma Hudlin.
Lo sceneggiatore Kelly Younger, che ha ambientato la storia nel ricco quartiere di El Segundo a Los Angeles, sottolinea l’aspetto familiare e il cambiamento nella rappresentazione delle dinamiche familiari. “Le feste sono stressanti, e tra le pareti domestiche emergono conflitti e frizioni. Solo l’affetto li fa superare”, afferma Younger, evidenziando la scelta di rappresentare una famiglia afroamericana come protagonista del film.
“Be’, ho sempre saputo che Babbo Natale è nero”, scherza Hudlin, sottolineando il cambiamento di prospettiva e l’importanza di rappresentare la diversità nel contesto natalizio. Con inseguimenti avvincenti, effetti speciali e un messaggio universale di amore familiare, “Buon Natale da Candy Cane Lane” si preannuncia come una commedia natalizia imperdibile che potrebbe benissimo diventare una tradizione per le famiglie riunite sul divano ogni anno.
“Patriarcato, misoginia e omofobia in tv”: questo il titolo del servizio proposto ieri sera dalle Iene, su Italia 1, che hanno trasmesso alcuni fuorionda di Michele Guardì, storico autore Rai e regista de I Fatti Vostri, con insulti omofobi e sessisti rivolti a persone presenti in studio, compreso l’ex conduttore Giancarlo Magalli. “Sono cose vecchie, è pretestuoso”, ha replicato lo stesso Guardì intervistato da Filippo Roma.
“In 5.600 puntate si possono dire cose inopportune nella certezza di non essere ascoltati e me ne scuso”. I fuorionda risalgono al 2009: la Rai sta valutando se ci sono novità rispetto a vicende relative a tredici-quattordici anni fa. Le Iene hanno mostrato anche l’autista di Guardì, sostenendo che si tratterebbe di un collaboratore del programma pagato dalla Rai, circostanza negata ancora dal regista. Oggi le scuse e ulteriori precisazioni di Guardì, in una lettera a Dagospia.
“Quanto ha fatto emergere il programma Le Iene, nella trasmissione di martedì scorso, a proposito di un mio collaboratore impropriamente definito autista devo precisare che si tratta di un assistente che lavora con me con regolare contratto dal 2010 anno in cui ho messo in scena il musical sui Promessi Sposi.
Successivamente, dato il rapporto di fiducia, gli ho chiesto di collaborare con me anche alla realizzazione di rubriche tv, che seguivo io personalmente per il programma I Fatti Vostri. Si è reso perciò necessario anche un altro contratto di consulente e non di dipendente proprio per I Fatti Vostri, contratto che gli ha consentito e gli consente di lavorare dentro una redazione Rai. Si tratta dunque di due contratti distinti, uno dei quali a mio totale carico. Le attività che svolge come mio collaboratore privato sono dunque da me e solo da me personalmente retribuite con regolare contratto”.
Quanto agli epiteti e agli insulti, Guardì precisa che “si tratta di fuorionda risalenti al 2009 e cioè a quattordici anni fa. Lo stesso Giancarlo Magalli, intervistato ieri dalle Iene mentre entrava in Rai, per partecipare come settimanalmente avviene ai Fatti Vostri, ha risposto che sarebbe ancor più divertente sentire quello che le persone alle quali mi sarei riferito sono solite dire a me replicando. Inoltre a tutti coloro che si erano sentiti offesi ho già chiesto scusa a suo tempo. Cosa che torno a fare anche adesso”.
“ll linguaggio d’odio si basa su una cultura sessista, misogina e omotransfobica che non dovrebbe essere tollerata in nessun luogo. Preoccupa il fatto che venga consentito a chi ricopre ruoli di responsabilità, anche culturale e sociale, forse proprio in ragione di una posizione di potere. Preoccupa per gli effetti prevaricatori e intimidatori sulle persone nell’ambiente di lavoro, per il fatto che questi comportamenti siano stati agiti legittimando una minorazione e sessualizzazione delle donne, ma anche una stigmatizzazione delle persone omosessuali”.
Come Gay Help Line, servizio di supporto per vittime di omolesbobitransfobia, e come Arcigay Roma, “riteniamo essenziale un intervento sanzionatorio di questi comportamenti, che affermi il principio del rispetto delle identità sul posto di lavoro, perché il linguaggio d’odio non sia alla base di un escalation che troppo compromette la tutela dalle discriminazione e dalla violenza”.
“Chiedo alla Rai di prendere posizione rispetto a quanto emerso su Michele Guardì. Le sue frasi irriguardose, in qualunque momento siano state pronunciate, sono incompatibili con il servizio pubblico, e l’azienda ha il dovere di intervenire pubblicamente tanto più in un momento in cui il dibattito sul linguaggio d’odio e sul contrasto alla cultura sessista, misogina e omotransfobica attraversa in maniera così decisiva il Paese. Non ha senso avere un contratto di servizio con previsioni molto specifiche e importanti su questo fronte, se poi non si agisce di conseguenza. Mi aspetto una verifica puntuale da parte dell’azienda sul rispetto del contratto, del codice etico e di ogni altro aspetto che riguarda questa vicenda”. Così la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia.
“Si tratta di una cosa di 14 anni fa e nessuno allora si lamentò di quello successe. Hanno riso tutti, nessuno si è ribellato. Basta vedere quello che ha detto Magalli, che ha, tra l’altro, fatto presente che sono una persona molto invidiata. In ogni modo nessuno ha denunciato e il reato di insulto comunque si prescrive in cinque anni. È chiaramente una cosa pretestuosa, fatta per darmi fastidio”. Lo afferma Michele Guardì, precisando che attende quello che la Rai gli chiederà di fare dopo l’apertura dell’audit, “con il massimo rispetto per l’azienda che mi dà lavoro da 40 anni”.
La Rai già nella giornata di ieri ha dato mandato per l’apertura di un audit interno e di tutte procedure aziendali previste sui fatti che riguardano il regista Michele Guardi. La decisione è giunta dopo la messa in onda, martedì 28 novembre su Italia 1, di un servizio contenente alcuni fuori onda del regista e sue dichiarazioni.
– Guardì, regista de ‘I Fatti Vostri’ e storico autore Rai, è finito nel mirino de Le Iene per insulti misogini e omofobi nei fuorionda. Parole offensive nei confronti di alcuni personaggi, che hanno lavorato nel programma. Anche l’insulto a Giancarlo Magalli: “Cane Magalli… cane, levatelo!”. Tutti audio registrati in regia, ma risalenti a diversi anni fa.”Queste frasi sono state estrapolate da fuori onda delle prime serate de ‘I fatti vostri’. Hanno preso queste vecchie cose per applicarlo a ciò che sta succedendo adesso, al dibattito sulle discriminazioni di genere”, ha detto Guardì in un’intervista a Libero. “Chi ha mandato in onda questi audio ha scorrettamente preso delle battutacce, delle quali mi sono scusato a suo tempo e di cui mi scuso ancora oggi, che risalgono a quattordici anni fa”, ha aggiunto.
Era il 18 giugno 2022 quando Giovanni Allevi annunciò sui social la scoperta della malattia: un mieloma, “una neoplasia dal suono dolce, ma non per questo meno insidiosa”, che da allora lo ha tenuto lontano dalle scene, ha piegato il suo fisico ma non la sua voglia di vivere e condividere con i fan i momenti difficoltà, ma anche la gioia dei piccoli, grandi progressi quotidiani, fino alla passeggiata sui Navigli, qualche giorno fa.
Ora il compositore è pronto per tornare a suonare il pianoforte dal vivo, davanti al suo pubblico: lo farà sul palco dell’Ariston mercoledì 7 febbraio, ospite speciale della seconda serata del festival di Sanremo. Lo ha rivelato, emozionato, Amadeus in diretta al Tg1: “L’annuncio di stasera – ha detto il direttore artistico – è qualcosa di particolare, che va al di là della musica e tocca le corde del sentimento, perché è una persona che ammiro tanto, che con il suo piano ha affascinato milioni di fan nei teatri di tutto il mondo, poi una malattia insidiosa lo ha costretto a lasciare le scene, per affrontare la sua battaglia più dura. Una battaglia non è ancora vinta, ma posso annunciare che Giovanni Allevi tornerà a suonare sul palco dell’Ariston mercoledì 7 febbraio”. Collegato con il Tg1, t-shirt e berretto nero, il maestro ha salutato con un bacio le tantissime persone che hanno seguito con apprensione e caloroso affetto il suo travagliato percorso.
“Sono profondamento grato per questo invito a Sanremo. Chissà che emozione sarà suonare di nuovo il pianoforte davanti al pubblico. Avrò anche la grande responsabilità di lasciarvi una riflessione nel mezzo di una battaglia contro la malattia, non ancora del tutto vinta. Sarò la voce dei tanti guerrieri che affrontano la sofferenza portando in fondo al cuore un forte attaccamento alla vita. Grazie Amadeus! Ci vediamo a Sanremo!”, ha concluso il musicista, che in questi lunghi mesi ha raccontato sui social i “draghi interiori”, lo sforzo della meditazione per combattere i momenti più duri, l’impegno a trasformare la malattia in melodia, il ringraziamento sincero agli operatori sanitari che lo hanno sostenuto nel percorso. “Il fatto che dopo quasi due anni torni sul palcoscenico sarà uno dei momenti più emozionanti di tutto il festival”, ha chiosato Amadeus. Prende forma intanto Sanremo 2024: il direttore artistico ha anche annunciato che mercoledì rivelerà al Tg1 le co-conduttrici del festival, domenica 3 dicembre – nell’edizione delle 13.30 – la lista completa dei Big e in gara e la prossima settimana, ha promesso, “ci sarà un’altra sorpresa”.