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Cronache

Il procuratore Greco: Lombardia terra di evasori, rientrati 60 dei 120 miliardi di capitali all’estero

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“La Lombardia è la terra degli evasori fiscali. Ci sono state il 49,07% delle istanze di voluntary disclosure, in termini di capitalizzazione siamo al 47/48% del totale complessivo, che è di circa 60 miliardi di euro”.Il procuratore di Milano, Francesco Greco, al convegno su criminalità e tutela delle imprese, in Bankitalia a Milano, preferisce far parlare i numeri piuttosto che discorsi sociologici. E i numeri dicono che l’evasione fiscale è una questione seria a Milano. “È un problema serio – ha aggiunto Greco -. La Lombardia è di gran lunga al primo posto, poi ci sono il Piemonte e l’Emilia Romagna”. “Mi fa piacere pensare – ha poi spiegato Greco – che qui si sia creato un network positivo, un circolo virtuoso, tra Procura, Guardia di Finanza, Agenzia delle entrate, commercialisti, per cui c’è stata una maggior richiesta” di emersione con la voluntary disclosure. Secondo il procuratore, la voluntary è un sistema positivo “perché è difficile aggredire capitali all’estero. Quindi meglio farli rientrare pacificamente”. In più “ci ha creato un patrimonio informativo enorme, con cui tuttora stiamo organizzando per le nostre attività di indagini”. Dunque, è vero che questi numeri mostrano un indice di evasione fiscale mostruoso a Milano ma costituscono anche un segnale positivo di inversione di tendenza. Gli evasori, pare di capire, trovano conveniente far emergere e rientrare i capitali illecitamente accumulati fuori.

“Il costo per le imprese, per la presenza di mafia, camorra e ‘ndrangheta è molto alto. Si turba il mercato e si introducono elementi di concorrenza illecita, che penalizzano chi lavora onestamente. C’è un timore molto forte per le imprese” spiega il vicepresidente di Assolombarda, Antonio Calabrò. “L’evasione fiscale, la corruzione e le illegalità mettono in seria difficoltà il meccanismo economico della Lombardia, del Piemonte, dell’Emilia Romagna, della Liguria e del Veneto, le aree in cui cresce di più il sistema Paese”, ha aggiunto. “Ci sono molti anticorpi, un ottimo lavoro già in corso da parte degli inquirenti e della magistratura. Un lavoro fatto anche dall’Anac, ma è necessario anche avere una sensibilità dell’opinione pubblica, a partire dal mondo delle imprese. La mafia è un concorrente assoluto della civiltà”, ha concluso Calabrò.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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