Poche ore negli Emirati Arabi Uniti per consolidare le relazioni commerciali fra i due Paesi, ma anche per offrire garanzie ufficiali su un caso specifico, il destino dell’azienda Piaggio Aero, 1.300 dipendenti in Liguria, e una situazione finanziaria non proprio eccellente. Il viaggio lampo del presidente del Consiglio ad Abu Dhabi, è servito anche a rassicurare gli emiratini, che attraverso il loro Fondo sovrano, uno dei principali investitori mondiali, controllano al 100% l’azienda ligure. Il governo precedente, attraverso il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, aveva promesso 760 milioni di euro, spalmati in un arco temporale di 15 anni, come impegno pubblico italiano per l’acquisto del drone di seconda generazione che Aero Piaggio ha in produzione. 
L’impegno è attualmente bloccato in Parlamento, all’esame delle Commissioni competenti. Secondo accordi fra i due Stati dovrebbe essere contestuale ad una commessa di analogo importo da parte degli Emirati. Gli emiratini hanno chiesto anche di alleggerire la loro posizione con un ingresso nella società, al 50% per cento, da parte del gruppo Leonardo (nella foto l’amministratore delegato Alessandro Profumo) . Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha assicurato che entrambe le richieste, considerate complementari e non alternative, verranno affrontate e risolte nei prossimi giorni.