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Cronache

Il Papa americano e le tasse, una legge per esentarlo

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La talare bianca da Papa non lo esenta dal pagare le tasse negli Stati Uniti: Prevost, primo Pontefice americano della storia, rischia di dovere presentare la dichiarazione dei redditi nel suo Paese. Secondo la legge statunitense, a meno che non rinunci formalmente alla sua cittadinanza, Leone XIV sarebbe infatti tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi federale nel 2026. Ma il Congresso sta cercando di ovviare alla questione con una norma apposita che esenterebbe al momento Papa Prevost e, in prospettiva, ogni Pontefice con cittadinanza Usa. Un disegno di legge è stato infatti presentato al Congresso degli Stati Uniti la scorsa settimana proprio per evitare che i Papi con cittadinanza statunitense (come appunto Leone XIV) siano soggetti agli obblighi fiscali federali; il provvedimento impedirebbe che la loro cittadinanza venga revocata durante il loro mandato di Pontefice. Il disegno di legge, l’Holy Sovereignty Protection Act (Hr 4501), è stato proposto gli scorsi giorni dal deputato repubblicano Jeff Hurd del Colorado.

“È stato presentato in seguito alle preoccupazioni della Santa Sede per le possibili complicazioni legali derivanti dall’elezione di Leone XIV come primo Papa americano”, riferisce il sito di informazione religiosa The Pillar. Hurd, membro del Congresso al primo mandato, ha affermato che “questa legislazione riconosce la natura straordinaria del papato, un ruolo tra fede, leadership e responsabilità globale”. “L’elezione di Papa Leone XIV segna un momento storico non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per l’America”, sottolinea il deputato accorso per il salvataggio fiscale del Pontefice. La questione riguarderebbe infatti non tanto le entrate di Prevost quanto tutto ciò che fa riferimento anche alle donazioni che vengono convogliate sul Pontefice, come per esempio l’Obolo di San Pietro.

Se approvata, la legge proteggerebbe la cittadinanza di qualsiasi Papa americano e lo esonererebbe dal pagamento delle tasse o dalla presentazione della dichiarazione dei redditi per gli Stati Uniti durante il suo mandato pontificio. Si tratta di un problema assolutamente nuovo: gli ultimi Papi non sono stati tenuti a pagare le tasse nei rispettivi Paesi di provenienza, Polonia (Wojtyla), Germania (Ratzinger) e Argentina (Bergoglio). “Questa sarebbe la prima volta che un Papa potrebbe aver bisogno di assumere un commercialista”, aveva commentato con la stampa americana Jared Walczak, vicepresidente dei progetti statali della Tax Foundation. Ora l’intervento del Congresso potrebbe invece risolvere la questione.

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Cronache

Morta Maud Giaccari, artista d’avanguardia e giornalista

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La Biennale di Venezia esprime oggi il proprio cordoglio per la morte, avvenuta l’altro ieri a 87 anni, di Maud Ceriotti Giaccari, artista d’avanguardia e giornalista. Maud Giaccari, ricorda la Biennale, “ha dedicato la sua vita all’arte, intrecciando la propria ricerca creativa con l’attività del marito Luciano Giaccari, con il quale fondò a Varese Studio 970 2, un laboratorio di produzione video pionieristico in Italia e in Europa. Attiva fin dalla seconda metà degli anni Sessanta, ha saputo cogliere e interpretare le istanze della Neoavanguardia, aderendo con sensibilità alle correnti che hanno accompagnato la progressiva dematerializzazione dell’opera d’arte. Dal dialogo con oggetti interattivi agli happening, dalle azioni sceniche alle prime sperimentazioni cine-videografiche, il suo percorso riflette la vitalità e l’urgenza di un’epoca di profonda trasformazione culturale”.

Nell’autunno 1974 fondò insieme a Luciano Giaccari Rtl, una delle prime televisioni libere italiane, e tra il 1977 e i primi anni Ottanta Etl, emittente televisiva libera di cui fu anche direttrice responsabile dell’informazione. Nel 2024 Maud Giaccari aveva avviato, insieme all’Archivio Storico della Biennale di Venezia, il riordino e valorizzazione del “Fondo Luciano e Maud Giaccari”, il cui progetto di riordino e digitalizzazione, definito nei giorni scorsi, sarà portato avanti anche attraverso iniziative sul territorio di Varese. “Con la scomparsa di Maud Giaccari – conclude la Biennale – perdiamo una generosa custode della memoria artistica d’avanguardia del secondo Novecento. La sua sensibilità e tenacia continuerà a vivere nei documenti, nei video e nelle testimonianze che, con lungimiranza, ha scelto di affidare al nostro Archivio”.

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Cronache

Italia sotto assedio del turismo: boom di divieti contro overtourism e malamovida

Estate 2025 tra regole e divieti: dai limiti agli accessi sulle Dolomiti alle ordinanze contro la musica in barca. Così l’Italia cerca di salvare i suoi luoghi più fragili.

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L’estate 2025 segna un punto di svolta nella gestione del turismo in Italia. L’immagine romantica dei turisti scalzi sui sampietrini dei borghi marinari e dei bassi che risuonano dalle imbarcazioni è sempre più sostituita da ordinanze, divieti e strategie di contenimento. La causa? L’overtourism, la malamovida e un crescente bisogno di salvaguardare decoro e sicurezza nei territori ormai presi d’assalto.

Dal Seceda alla Sardegna: accessi contingentati e limiti alle auto

Le Dolomiti non fanno eccezione. Il Seceda, meta ormai virale grazie ai social, è diventato l’emblema di un turismo di massa fuori controllo: oltre quattromila persone si mettono ogni giorno in fila a Ortisei. Le amministrazioni locali pensano ora a limitazioni più rigide per tutelare il fragile ecosistema montano.

Sulle Alpi valdostane, ad Ayas, e in Piemonte, al Pian del Re – sorgente del Po – il problema è l’assalto automobilistico: parcheggi a pagamento e accessi contingentati cercano di disincentivare l’uso del mezzo privato.

Le spiagge si difendono: dalle stuoie obbligatorie al volume basso in barca

Anche il mare si difende. In Sardegna, alla celebre spiaggia La Pelosa di Stintino, gli ingressi sono limitati a 1.500 bagnanti al giorno. Vietato fumare, scavare buche e stendersi senza una stuoia. In Puglia la Guardia Costiera ha imposto lo stop alla musica a tutto volume da parte delle imbarcazioni a meno di 500 metri dalla riva, dal Gargano fino al Salento.

Zone rosse per la malamovida e decoro urbano sotto controllo

Il contrasto alla malamovida ha generato vere e proprie “zone rosse”: Lignano Sabbiadoro, Jesolo, Chioggia hanno introdotto restrizioni per la vendita di alcolici, orari ridotti per la musica e, in alcuni casi, il divieto di utilizzare lanterne cinesi per prevenire incendi in piena estate.

In Toscana e Liguria, invece, le amministrazioni comunali hanno dichiarato guerra al “turismo trasandato”. A Marciana, sull’Isola d’Elba, e a Diano Marina è vietato camminare a torso nudo, mentre a San Felice Circeo si regolamentano con rigore la vendita di alcolici e gli orari degli intrattenimenti a seconda delle zone.

Un’estate di regole per proteggere un Paese fragile

Dalle Dolomiti al Tirreno, passando per le coste pugliesi, l’Italia corre ai ripari. I provvedimenti mirano a evitare il collasso ambientale e sociale di territori ormai saturi, nel tentativo di trovare un equilibrio tra attrattività turistica e vivibilità dei luoghi. Stessa spiaggia, stesso mare, ma con nuove regole.

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Cronache

Truffano anziana, due persone arrestate nel Napoletano

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Truffano un’anziana facendosi consegnare contanti e monili in oro ma lungo la loro strada hanno trovato la polizia che li ha bloccati e arrestati. È accaduto a Torre del Greco, in via Montedoro, nella zona alta della città. Qui gli agenti del commissariato di polizia di via Sedivola hanno tratto in arresto due uomini di 30 e 31 anni, entrambi con precedenti di polizia. L’accusa per loro è di truffa aggravata.

Il più giovane è stato inoltre denunciato per evasione, in quanto era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio. I poliziotti, nel transitare nella zona, hanno notato due persone a bordo di uno scooter. Il conducente, dopo essere sceso dal mezzo, è entrato con fare guardingo all’interno di uno stabile. Insospettiti dell’atteggiamento dei due, gli agenti hanno atteso l’evolversi dei fatti. Dopo pochi istanti, hanno visto uscire il guidatore dalla palazzina, risalire a bordo dello scooter e allontanarsi frettolosamente in direzione del casello autostradale. A questo punto, la polizia ha raggiunto e controllato gli occupanti del mezzo a due ruote, trovandoli in possesso di un anello, un bracciale, una collana e di 745 euro suddivisi in banconote di vario taglio.

Le forze dell’ordine hanno potuto ricostruito come, nelle ore precedenti, i due avevano contattato un’anziana e, spacciandosi prima per il figlio della donna e successivamente per un suo amico, le avevano chiesto una somma di denaro e alcuni preziosi che la stessa avrebbe dovuto consegnare proprio al presunto amico, che sarebbe giunto di lì a poco presso la sua abitazione, spiegando che tutto questo sarebbe servito per risolvere particolari problemi di salute. Il 30enne e il 31enne sono stati arrestati, mentre la refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria.

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