Collegati con noi

Sport

Il Napoli fa sei gol al Sassuolo, doppietta di Mertens: Spalletti dovrà spiegare l’ostracismo verso Ciro

Pubblicato

del

Napoli Sassuolo finisce con un punteggio tennistico: 6-1. Gli azzurri che consolidano la loro posizione in zona Champions a poche gare dal termine della stagione. Il Napoli gioca bene e archivia la pratica Sassuolo con un punteggio sonoro già dopo 21 minuto. Sintomo che la squadra c’è. Peccato per il black out dell’ultimo mese. Per quello che poteva essere e non è stato.
Stadio Maradona con un colpo d’occhio di circa 10mila spettatori circa; frutto del risultato delle ultime partite, della delusione dei tifosi che anche oggi si è concretizzata in una contestazione al momento in cui la squadra ha lasciato Palazzo Caracciolo (sede del ritiro) nel bus azzurro per raggiungere lo  stadio e anche prima della partita intonando il coro ‘indegni’.
Il Napoli scende in campo con il 4-2-3-1: Ospina in porta ; rientra Di Lorenzo in difesa terzino destro con Mario Rui a sinistra, Koulibaly e  Rrahmani coppia centrale; centrocampo a due con Anguissa e Fabian Ruiz; in avanti Lozano, Mertens e Insigne alle spalle di Osimhen. Prima si iniziare una sorpresa ‘portafortuna’: le note di O’ surdato nnammurato si diffondono per tutto lo stadio.

Il Napoli parta con il piede giusto. Ci prova il numero 9 nigeriano al 2′: errore di Chiriches, ex di turno, nel retropassaggio a Consigli. Osimhen ruba palla supera il portire e calcia col mancino a colpo sicuro: palo clamoroso. Sfumata così la prima grande occasione.

La giornata però promette bene e sbocca il risultato il Napoli già al 7′. Su calcio d’angolo battuto da Insigne, perfetto cross a centro area, Koulibaly stacca di testa e insacca per l’1-0
Ha segnato un difensore ma anche gli azzurri in attacco oggi sono in gran vena. È l’inizio di una goleada.
Al 15′ sempre sugli sviluppi di un corner  Insigne pesca al centro dell’area Osimhen vola in alto e colpisce di testa. La palla va sotto la traversa e termina in porta oltre la linea per il 2-0.

Ammonito al 18′  Maxime Lopez per un fallo su Mertens
Al 19′ è proprio l’attaccante belga a  recuperare palla a centrocampo per Osimhen che dalla destra taglia tutta l’area servendo  s Lozano al centro che supera Consigli per il 3-0.
Gioca bene il Napoli e a questo punto si diverte, contro un Sassuolo giustamente in bambola.
Al 21′ i gol diventano quattro. Mertens riceve palla da Mario Rui, si accentra dalla sinistra supera Frattesi e segna calciando sul primo palo.

Prima sostituzione per il Sassuolo al 25′: fuori Djuricic e dentro Henrique.
Al 29′ prima azione pericolosa del Sassuolo con Scamacca, la palla finisce di poco al lato.
Resta il predominio Napoli: al 39′ Insigne recupera palla e lancia Osimhen: destro sul primo palo che non va in rete per pochissimo.


Termina il primo tempo con un sonoro 4-0 partenopeo. Il Sassuolo inizia la ripresa con un doppio cambio:fuori Scamacca e Chiriches, dentro Defrel e Ayhan. La musica non cambia.
Al 50′ traversone di Insigne e destro al volo di Osimhen che termina sulla parte esterna della rete.
Al 52′ ammonito Frattesi per simulazione in area di rigore azzurra, mentre al 54′ il Napoli va di nuovo in gol. Intesa perfetta e reiterata tra Fabian e  Mertens: lo spagnolo smarca ‘Ciro’ in area che a botta sicura mette in rete per il 5-0 nonostante la deviazione di Ferrari.
Ci prova direttamente al 58′ il centrocampista numero 8 su un passaggio al bacio del capitano ma il pallone termina altissimo.

Al 71′ sostituzione in casa Sassuolo: dentro Magnanelli e fuori Frattesi.

Ritmi calati della partita nel secondo tempo, il Napoli deve semplicemente controllare il match palleggiando il più possibile.
Al 70′ Mertens trova Osimhen con un preciso filtrante: tutto solo Il nigeriano supera Consigli, ma in gol viene annullato per fuorigioco.
Al 77′ triplo cambio per il Napoli: entrano Demme, Elmas e Politano, escono Fabian Ruiz, Lozano e Osimhen.

Non è finita: all’80’ Demme imbuca per Politano: il suo cross è svirgolato per Di Lorenzo, ma prontamente interviene Rrahmani, che insacca nell’angolino per il 6-0.

All’ 82′  due cambi per il Napoli: escono Di Lorenzo e Mario Rui ed entrano Zanoli e Ghoulam. Gol della bandiera per il Sassuolo all’87’ con Lopez su un batti e ribatti. Sempre più in Champions il Napoli con questo convincente 6-1. Alla fine applausi del pubblico .

Advertisement

Sport

Jannik Sinner pronto al grande ritorno: il debutto al Foro Italico e la nascita della sua Fondazione

Jannik Sinner si prepara al debutto al Foro Italico dopo tre mesi di stop e lancia la sua Fondazione per sostenere giovani atleti. Il racconto di un ritorno speciale.

Pubblicato

del

Il conto alla rovescia è iniziato: Jannik Sinner si prepara a vivere una trasferta romana che si annuncia epocale. Con la sospensione di tre mesi dall’agonismo ormai agli sgoccioli, il numero uno del tennis mondiale è pronto a rimettersi in gioco, con l’esordio previsto lunedì al Foro Italico.

L’albergo di lusso scelto da Sinner dispone di un campo da tennis che gli ha permesso di non interrompere mai la preparazione. Insieme ai coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, l’azzurro ha affinato ogni dettaglio, per arrivare pronto al debutto nella cornice più importante d’Italia. Lunedì sarà una giornata intensa: primo allenamento, conferenza stampa e partecipazione alla cerimonia per celebrare la vittoria in Coppa Davis 2024 insieme ai compagni di squadra.

«Tutto diventa piccolo con Jannik e i ragazzi del tennis italiano», ha commentato entusiasta il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, sottolineando come la presenza di Sinner abbia reso necessaria un’espansione dell’area degli Internazionali d’Italia.

Le sfide del ritorno sulla terra rossa

Mai un giocatore era stato così atteso al Foro, nemmeno un’icona come Roger Federer. Nonostante l’entusiasmo, Sinner mantiene i piedi per terra:
«Non mi aspetto un rientro facile. I primi game saranno complicati. Ma spero di ritrovare presto il ritmo partita», ha dichiarato.
Ad aiutarlo a rientrare in clima agonistico è stato Jack Draper, amico e sparring partner in questi mesi di allenamento in Francia. Anche l’ex campione americano Andy Roddick si dice fiducioso:
«Molti dimenticano che Jannik l’anno scorso è stato a un set dal battere Alcaraz al Roland Garros».

La nascita della Fondazione Jannik Sinner

Mentre si avvicina il grande momento romano, Sinner ha realizzato un sogno personale: la creazione della Fondazione Jannik Sinner, destinata a sostenere ragazzi e giovani atleti attraverso progetti educativi e sportivi.
«Lo sport mi ha insegnato disciplina, resilienza e coraggio. Voglio condividere queste lezioni», ha spiegato.
La Fondazione, no profit, vanta un board di grande prestigio: tra gli altri, Stefano Domenicali, presidente della Formula 1, e Luca Maestri, vicepresidente e CFO di Apple. La direzione operativa è affidata a Christina Tauber.

Sinner non si limita a vincere sul campo: sta costruendo un’eredità capace di ispirare dentro e fuori dallo sport.


Titolo SEO:
Jannik Sinner pronto per il Foro Italico: ritorno in campo e nascita della sua Fondazione

Meta description SEO:
Jannik Sinner si prepara al debutto al Foro Italico dopo tre mesi di stop e lancia la sua Fondazione per sostenere giovani atleti. Il racconto di un ritorno speciale.

Parole chiave SEO:
Jannik Sinner Foro Italico 2025, ritorno Jannik Sinner, Internazionali d’Italia Sinner, Fondazione Jannik Sinner, Sinner Coppa Davis 2024, Angelo Binaghi Sinner, Sinner terra rossa, Jack Draper Jannik Sinner

Suggerimento immagine:
Foto di Jannik Sinner durante un allenamento o una immagine ufficiale di presentazione della Fondazione, meglio se con una racchetta in mano e un sorriso fiducioso.


Continua a leggere

Sport

L’Udinese rallenta la corsa Champions del Bologna

Pubblicato

del

La corsa Champions del Bologna rallenta a Udine, dove i padroni di casa muovono di nuovo la classifica grazie a uno 0-0 dopo cinque sconfitte consecutive. Per la truppa di Vincenzo Italiano una gara sottotono, imbrigliati da Runjaic, che ha soffocato tutte le fonti di gioco dei felsinei. Resta il rammarico per gli ospiti per la palla gol sciupata allo scadere da Orsolini, che una settimana dopo il gol-vittoria all’Inter non si ripete e getta alle ortiche due punti con una zuccata a lato a un metro dalla porta. L’allenatore tedesco dei friulani è ancora orfano del bomber Lucca e di capitan Thauvin e con loro di gran parte dei gol e degli assist della squadra in stagione.

Li rimpiazza con Davis come centroboa e con Ekkelenkamp a ruotargli attorno. Niccolini – Italiano è in tribuna, squalificato – deve rinunciare all’infortunato Ndoye e sceglie Dominguez nel trio di assaltatori alle spalle di Dallinga. Pronti, via e proprio Davis al 2′ spacca la traversa con una conclusione di sinistro dal limite che Skorupski può solo guardare. L’Udinese è più intraprendente e al 23′ Payero recupera palla e si invola: la sua conclusione è deviata in angolo dal portiere ma sulla sinistra c’era Kamara liberissimo, ignorato. Bisogna attendere il 32′ per la prima chance rossoblù: Miranda vede l’inserimento di Dallinga alle spalle della difesa, ma Okoye è tempestivo, in uscita bassa, e sventa il pericolo: sul rimpallo Freuler non ci arriva di testa. L’Udinese perde Ekkelenkamp per infortunio: dentro Modesto in un ruolo per lui inedito ed ennesima bocciatura per Pafundi e Sanchez, che non vengono scelti nemmeno con la moria di compagni di reparto.

La frazione si chiude allo stesso modo di com’era iniziata: al 45′ serpentina di Davis e sinistro velenoso che finisce a fil di palo solo per una provvidenziale deviazione di Beukema. Italiano – via smartphone – lascia negli spogliatoi uno spento Aebischer per proporre la fisicità di Pobega. L’Udinese ci prova al 7′ su punizione dal limite conquistata da Payero per fallo di Beukema, che rimedia il primo giallo della stagione nonostante le ben 32 presenze e il ruolo strategico al centro della difesa. Il tiro a giro dell’argentino fa venire i brividi a Skorupski, ma si spegne di poco sul fondo. Il Bologna non punge e allora c’è spazio per gli incursori Fabbian e Cambiaghi per Dominguez e Odgaard.

Al 22′ gli ospiti pareggiano il conto dei legni: è Orsolini a disegnare una parabola favolosa con una punizione dal limite. Okoye può solo sperare. E la sorte lo aiuta. Uno stremato Davis lascia il posto a Iker Bravo, mentre Niccolini prova anche la carta Castro per Dallinga. Al 44′ è ancora Orsolini ad avere il match point: stavolta, come detto, il bomber del Bologna si divora un gol fatto, spedendo incredibilmente a lato il colpo di testa in tuffo dopo la spizzata di Castro. Nell’ ultimo minuto di recupero, una punizione di Lovric – entrato da poco per Payero – costringe Skorupski a una respinta bassa, su cui non arriva alcun attaccante bianconero per la ribattuta. Resta un pareggio a reti bianche che lascia l’amaro in bocca per i mille rossoblù accorsi a Udine.

Continua a leggere

Sport

Pavoletti-Deiola, colpo salvezza del Cagliari a Verona

Pubblicato

del

Alla sua prima da titolare Leonardo Pavoletti regala tre punti d’oro al Cagliari che batte il Verona e lo supera in classifica. Un successo di straordinario valore per gli uomini di Nicola, bravi a colpire in una delle pochissime emozioni di tutta la gara e, soprattutto, molti attenti e concentrati nel non offrire nulla al Verona sotto il profilo offensivo. Troppo sterile l’Hellas che una volta in inferiorità numerica in pieno recupero subisce in contropiede il raddoppio con Deiola. Un passo in avanti decisivo per i sardi sulla strada salvezza. Senza Piccoli e con Pavoletti in campo, il disegno tattico del Cagliari è evidente. Chiudersi davanti a Caprile e ripartire con gli uomini di gamba come Luvumbo e Zortea. Verona che cerca di rimanere corto il più possibile proprio per evitare le ripartenze dei sardi.

Gara quindi di un ritmo non altissimo, con grandi duelli fisici ed intensi. La prima palla gol arriva, tuttavia, ben dopo il quarto d’ora di gioco. Luvumbo si getta nello spazio e ha sul destro il pallone buono, attento Montipò a respingere con i piedi. Il Verona non gioca male quando può fraseggiare palla a terra ma fatica a trovare gli spazi per innescare le punte Sarr e Mosquera. Senza considerare la perdita prima della mezz’ora di un elemento di fantasia come Suslov sostituito da Bernede. Ma il Cagliari guadagna campo e trova la rete del vantaggio. Sul traversone di Luvumbo doppio liscio di Coppola e Ghilardi, alle loro spalle Pavoletti, in agguato, stoppa e batte Montipò.

La squadra di casa accusa il colpo, la partita si incattivisce e si arrichisce di falli, il finale di tempo è tutto di marca gialloblù ma a parte una punizione di Duda per Caprile qualche uscita in presa alta e nulla di più. E in avvio di ripresa il Verona non riesce a dare pulizia al proprio gioco. Troppi errori tecnici, attaccanti isolati. Zanetti intuisce le difficoltà della squadra e prova a cambiare qualche fattore, fuori Bradaric e un evanescente Mosquera, dentro Lazovic e il giovane Lambourde. Ma il Verona gioca con troppa fretta, sbaglia troppi passaggi e Caprile resta del tutto inoperoso.

Il tecnico dell’Hellas le prova tutte, ridisegna la squadra passando alla difesa a quattro e spingendo sull’assetto offensivo con tre attaccanti, Sarrnal centro, Lambourde e Livramento sugli esterni. Ma il Cagliari difende sempre, solido, attento, ordinato. Nicola cambia l’attacco sardo. Fuori in rapida successione Pavoletti, Marin e Luvumbo, dentro le forze fresche di Mutandwa, Deiola e Gaetano. Hellas che nel finale gioca anche in inferiorità numerica. Scomposta l’entrata di Ghilardi su Gaetano, giusto il rosso diretto al difensore gialloblù. E in pieno recupero Gaetano serve sottoporta Deiola per il più facile dei raddoppi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto