Collegati con noi

Cultura

Il Mann libera dai depositi 15mila reperti sequestrati

Pubblicato

del

C’è una Madre di Capua di tufo, recuperata durante un conflitto a fuoco ad Ercolano nel 1990. La bella testa di Diadumeno in marmo che un archeologo francese nell’83 aveva impacchettato in carta di giornale (ma fu bloccato alla Dogana). E ancora anfore e monili paleocristiani che un farmacista ‘tossico’ pagava con sostanze psicotrope. Ma che fine fanno in Italia i reperti provenienti dal traffico illecito e sequestrati?

Il rischio è che giacciano per decenni nei depositi delle soprintendenze e dei musei, paradossalmente ancora più sconosciuti di quando erano (illegalmente) nelle case private. Ora, con il progetto pilota ‘Il tesoro della legalità, luce dai depositi del Mann’, il Museo Archeologico di Napoli ‘libera’ 5mila reperti sequestrati che giacevano nel buio anche da 50 anni, per un totale stimato di 15mila pezzi: è questo il primo risultato dell’accordo siglato un anno fa tra museo e Procura di Napoli, con il supporto dell’Università Federico II. Una raccolta straordinaria di opere della Campania che saranno studiate e ricontestualizzate, ma anche storie incredibili che diventeranno una mostra, ma non solo. “Si tratta di una nuova collezione con un forte messaggio etico che proponiamo per il Mann2, all’Albergo dei Poveri”, spiega il direttore Paolo Giulierini.

“I giovani devono capire che ogni opera o reperto sottratto alla collettività è un’offesa alla nostra storia e alla nostra identità nazionale”, continua il direttore del Mann mostrando per la prima volta a Napoli anche la Tomba del Cavaliere (tra i 500 reperti che saranno esposti in una mostra nel 2024), tre lastre (del IV-III a.C) forse da Paestum ancora al centro di una indagine internazionale e assegnata definitivamente a Napoli dopo un passaggio a Palestrina. Alla giornata dedicata al tema della legalità e alla lotta al traffico illecito hanno partecipato Stefano De Caro, Teresa Elena Cinquantaquattro (direttrice del Segretariato regionale della Campania del Mic), Pierpaolo Filippelli (procuratore aggiunto di Napoli), Mariano Nuzzo (direttore Sabap per l’area metropolitana di Napoli) e Nunzio Fragliasso (procuratore di Torre Annunziata). Gli esperti del Nucleo tutela Carabinieri sono stati impegnati per oltre un anno al fianco del personale del Mann: esaminati 279 fascicoli relativi ad altrettanti casi giudiziari riguardanti il possesso illegale di opere d’arte poi depositate in custodia giudiziaria presso il Mann.

Il modello Mann (per Maurizio di Stefano presidente Icomos Italia ‘un esempio per i beni culturali italiani’) è stato illustrato da Vincenzo Piscitelli (sostituto procuratore di Napoli), Daniela Savy (Federico II), Ilaria Marini (maresciallo capo dei Carabinieri di Napoli), Marialucia Giacco (Mann) e Domenico Camardo (Herculaneum Conservation Project). Non è mancata la festa: riconsegnate due monete antiche (un Denario di Cesare e un aureo di Nerone) sottratte al Museo napoletano con una celebre rapina a mano armata nel 1977 e finite nelle mani di case d’aste londinesi e newyorkesi. Consegnati infine nove reperti al Laboratorio del Falso dell’Università Roma Tre: saranno destinati agli studenti del master come casi di studio.

Advertisement
Continua a leggere

Cultura

Scala: la Filarmonica suona il cinema in piazza Duomo

Pubblicato

del

Schindler’s List, E.T, Il Gattopardo e anche Indiana Jones: per l’ormai tradizionale concerto alla città in piazza Duomo il prossimo 9 giugno la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly esplorerà il legame fra la musica sinfonica e il cinema. Solista d’eccezione, nella dodicesima edizione di questo concerto gratuito che sarà trasmesso su Rai 5, Rai Play e Radio3 e all’estero Artè e Wdr, sarà il violinista Emmanuel Tjeknavorian che a 29 anni da poco compiuti ha scelto di concentrarsi in particolare sulla carriera da direttore d’orchestra, ruolo in cui ha da poco preso la guida dell’orchestra Sinfonica di Milano. Quindi il concerto in piazza segna anche una “collaborazione fra enti” milanesi, ha spiegato Chailly, che spera si possa nel tempo allargare.

“Sarà un concerto irrinunciabile e un’occasione per vivere emozioni straordinarie” ha promesso l’assessore milanese Tommaso Sacchi. E sarà anche “divertente” ha aggiunto Chailly, con un programma che include brani come Lollapalooza di John Adams, la suite per violino e orchestra Le bouf sur le Toit di Darius Milhaud il cui sottotitolo è ‘cinema fantasia su arie sudamericane’, e ancora la suite e una selezione di ballabili da Il Gattopardo di Nino Rota (inclusa la sua orchestrazione del valzer di Verdi), Le avventure sulla terra da E.T e Scherzo per motocicletta e orchestra da Indiana Jones composti da John Williams. Al centro del concerto “un momento di spiritualità” tanto più significativo in questo momento di “tragici giorni di guerre parallele” ha aggiunto, ovvero il tema di Schindler’s List.

Il concerto “è la sintesi” dell’impegno della Filarmonica per aprirsi alla città e a un pubblico sempre più vasto, ha ricordato il presidente Maurizio Beretta. Ed è anche una occasione di collaborazione fra realtà diverse. L’appuntamento gratuito è infatti possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, al patrocinio del Comune e al sostegno del main partner UniCredit, dallo sponsor Allianz (insieme alla fondazione Allianz Umana Mente) e Esselunga. E sempre con il cinema come filo conduttore, ha spiegato il coordinatore artistico Damiano Cottalasso, la Filarmonica sta pensando a un nuovo concerto con le musiche di John Williams (dopo quello diretto nel 2022 dallo stesso compositore, cinque volte vincitore dell’Oscar su 48 nomination, l’ultima quest’anno per il quinto capitolo della saga di Indiana Jones).

Continua a leggere

Cultura

Il caffè simbolo di Napoli, una due giorni per celebrarlo

Pubblicato

del

Non c’è giornata dei napoletani che non inizi con un caffè: che sia tradizionale, macchiato, schiumato, freddo o caldo, in tazza o in vetro, ma il buongiorno è sempre accompagnato da un caffè. E per celebrare questo legame imprescindibile tra la città e la sua bevanda, il Comune di Napoli propone una due giorni, il 7 e 8 maggio, dedicata interamente al caffè con la manifestazione ‘Nu bbellu ccafè’ in programma al Maschio Angioino. “Parlare del caffè a Napoli è parlare di noi – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – il senso del caffè è socialità, cultura, storia, è stare insieme. Il grande valore di Napoli oggi è essere una grande capitale in cui le persone stanno insieme ed è importante soprattutto in un momento fatto di grandi divisioni, sofferenze e guerre e il caffè è anche momento di pace”.

Un legame che è celebrato e raccontato da sempre anche dalla musica, dal teatro, dalla letteratura. “Il caffè, insieme alla pizza, è uno degli emblemi della nostra città – ha detto l’assessora al Turismo, Teresa Armato – vogliamo fare in modo che le nostre tradizioni enogastronomiche diventino sempre più attrattori turistici perché a Napoli vengono per tante ragioni e una di queste sono sicuramente il mangiare e il bere le nostre prelibatezze”. L’idea della manifestazione è nata da un ordine del giorno proposto dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Flavia Sorrentino, e approvato all’unanimità, con cui si chiedeva di istituire la Giornata del caffè in città.

Al Maschio Angioino, napoletani e turisti potranno partecipare a incontri che spiegheranno il caffè, le sue varianti e come si è arrivati al rito del caffè, potranno partecipare a workshop, a cui si affiancheranno momenti di assaggio, competizioni e contest. Alla manifestazione parteciperanno esperti di caffè, tutte le torrefazioni napoletane, molti bar napoletani fra cui lo storico Gambrinus. Un’iniziativa che si pone anche nel solco del percorso che la città di Napoli, insieme ad altre città italiane, ha messo in campo affinché il caffè sia riconosciuto patrimonio Unesco.

“Con questa manifestazione proviamo a diffondere questa dipendenza – ha sottolineato lo scrittore Maurizio De Giovanni – cerchiamo di fare da ‘pusher’ di una dipendenza fondamentale per i napoletani per cui il caffè è una modalità di incontro sociale”. Il logo della manifestazione è stato realizzato dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Continua a leggere

Cronache

Strasburgo: Getty restituisca la statua dell’Atleta di Lisippo all’Italia

Pubblicato

del

L’Italia ha tutto il diritto di confiscare e chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’Atleta vittorioso attribuita a Lisippo che si trova attualmente nel museo della la villa Getty a Malibu, in California. Lo ha stabilito oggi all’unanimità la Corte europea dei diritti umani respingendo il ricorso presentato dalla fondazione Paul Getty per violazione della protezione della proprietà.

Nella sua sentenza, la Corte di Strasburgo ha quindi riconosciuto la legittimità dell’azione intrapresa dalle autorità italiane per recuperare l’opera d’arte che venne rinvenuta nelle acque dell’Adriatico, al largo delle Marche, nel 1964. E che, dopo varie vicissitudini, venne acquistata dalla fondazioni Getty nel 1977 per approdare infine al museo di Malibu. I giudici, in particolare, hanno sottolineato che la protezione del patrimonio culturale e artistico di un Paese rappresenta una priorità anche dal punto di vista giuridico. Inoltre, diverse norme internazionali sanciscono il diritto di contrastare l’acquisto, l’importazione e l’esportazione illecita di beni appartenenti al patrimonio culturale di una nazione.

La fondazione Getty, sottolinea inoltre la Corte, si è comportata “in maniera negligente o non in buona fede nel comprare la statua nonostante fosse a conoscenza delle richieste avanzate dallo Stato italiano e degli sforzi intrapresi per il suo recupero”. Da qui la constatazione che la decisione dei giudici italiani di procedere alla confisca del bene conteso “è stata proporzionata all’obiettivo di garantirne la restituzione”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto