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Il Lecce batte la Salernitana e vede la zona Champions

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Il Lecce continua a stupire e prosegue la sua marcia ancora da imbattuta in questo inizio di torneo: sette punti nelle prime tre gare, e zona Champions agganciata. Al Via del Mare, dopo la Lazio, è la Salernitana a doversi arrendere per 2-0. Contro i campani la pratica viene aperta già al 6′ dal bomber montenegrino Krstovic, con un colpo di testa che bissa la rete messa a segno al Franchi. Il Lecce soffre, si difende, e gestisce il vantaggio, con gli ospiti che con Cabral per due volte sbagliano l’impossibile. Ed in pieno recupero un intervento di mano proprio di Cabral viene punito con il rigore: Strefezza trasforma e mette la parola fine alla contesa. In casa Lecce il tecnico D’Aversa lascia in panchina capitan Strefezza per lanciare dal primo minuto Krstovc. Sull’out sinistro Gallo preferito a Dorgu, mentre Kaba si assicura una maglia da titolare.

Sul fronte opposto Paulo Sousa conferma la formazione annunciata, con Botheim che sosterrà il peso dell’attacco orfano di Dia, a casa per decisione societaria a causa di alcune distrazioni di mercato. Si parte ed è subito Krstovic show. Il bomber montenegrino al 6′ sfrutta al meglio un cross dalla destra di Gendrey: anticipo netto di testa su uno spaesato Gyomber, e rete del vantaggio. Provano a reagire gli ospiti, ma il Lecce abbassa il ritmo e lascia loro solo possesso palla. E’ ancora il Lecce a rendersi pericoloso (18′), ma Ochoa è davvero bravo a respingere una conclusione di destro di Banda. La Salernitana comincia a intensificare le sue manovre di attacco, con il Lecce che si trova in affanno specie sulle corsie esterne difensive. E proprio sul finire (43′) Falcone salva su Candreva: Kastanos inventa per l’ex Lazio che a tu per tu con il portiere di casa si fa ipnotizzare.

Nella ripresa nessun cambio per le due squadre. La Salernitana prova a fare la gara, con i campani che sembrano essere usciti dagli spogliatoi con un altro piglio. I tecnici cercano di cambiare l’inerzia della gara ed operano dei correttivi. Doppio cambio per il Lecce con gli ingressi in campo di Gonzalez e Blin: out Rafia e Kaba. Cambia anche la Salernitana: fuori Coulibaly per Martegani, Kastanos per Mazzocchi e Botheim per Ikwuemesi. La manovra ospite comincia a farsi più insistita, con i padroni di casa che si abbassano pericolosamente. D’Aversa prova a dare una scossa ai suoi: fuori Banda e Krstovic, dentro Blin e Piccoli, all’esordio in maglia giallorossa. E gli ospiti vanno a centimetri dal pari. Corre il 29′ e Cabral colpisce un clamoroso palo: gran destro dal limite dell’area, ma Falcone è fortunato.

Il Lecce è in affanno, complice un pressing asfissiante dei campani, ma non concede spazi e prova a ripartire approfittando degli spazi lasciati dagli ospiti. E ancora Cabral all 42′ si divora il pari. Errore di Baschirotto in uscita, Candreva va da Bohinen, che in area mette in mezzo: all’altezza del dischetto, ed in perfetta solitudine, Cabral spara alto. Sono 8 i minuti di recupero concessi dall’arbitro Massimi. E proprio sul finire vibranti proteste (Gonzalez si becca un giallo) per un presunto tocco con il braccio di Cabral, nella sua area, sulla conclusione di Dorgu. Controllo al Var, e direttore di gara che va al monitor: è rigore per il Lecce. Impeccabile la trasformazione da parte di Strefezza: portiere da una parte, e pallone dall’altra. (

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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McTominay si gode la doppietta e il soprannome: “Mcfratm è il più bello”

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Scott McTominay si prende la scena e il cuore dei tifosi del Napoli. Dopo la doppietta decisiva contro il Torino, che ha regalato agli azzurri una vittoria per 2-0 al Maradona, il centrocampista scozzese si è raccontato ai microfoni di Dazn con entusiasmo e gratitudine.

“Mcfratm è il miglior soprannome”

«Mcfratm è il miglior soprannome che i tifosi potessero inventare» ha dichiarato McTominay, sorridendo. Il soprannome, che gioca con il termine napoletano “fratm” (fratello), ha colpito particolarmente il giocatore, ormai sempre più integrato nel tessuto emotivo della città.

Numeri da protagonista

Con la doppietta di ieri sera, McTominay ha raggiunto quota 11 gol in campionato, con ben 5 reti realizzate nelle ultime tre partite. Una striscia entusiasmante, impreziosita da due doppiette consecutive contro Empoli e Torino, che conferma il suo momento di forma straordinario.

“Calma e lavoro: questa la chiave”

Parlando delle ambizioni del Napoli, McTominay ha ricordato l’approccio mentale della squadra: «Ci dicevano sin dall’inizio di stare calmi, di lavorare partita per partita e vedere che cosa sarebbe successo. Non abbiamo pensato di emulare il Napoli campione di due anni fa, che era di altissimo livello, ma ci siamo concentrati sul nostro percorso, con umiltà e determinazione».

 

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Vanoli: il Torino ha perso contro una grandissima capolista

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“Oggi abbiamo perso contro una grandissima squadra, che merita la posizione in classifica, ma dobbiamo capire che per fare un passo nella nostra crescita non possiamo prendere in una partita due gol molto simili come stasera contro il Napoli”. Lo ha detto il tecnico del Torino Paolo Vanoli dopo il ko al Maradona, sottolienando che nella ripresa “abbiamo provato a reagire – ha detto – siamo stati bravi ma abbiamo pagato contro una grande squadra, ma anche se abbiamo perso abbiamo dimostrato di poterci gicoare questo finale di stagione”.

Vanoli ha sottolineato che “ora in questo finale – ha detto – dobbiamo essere un esempio per la maglia che indossiamo, l’ho detto ai ragazzi. In questo girone di ritorno e stasera l’abbiamo dimostrato. Ora riposiamo e poi andiamo carichi a Venezia, in casa vogliamo questi tre punti. Come Conte gestirà il finale di stagione? Lo mostra quello che ha già vinto in carriera, io devo prendere consigli. Ho avuto la fortuna di stare con un grande allenatore nel passato e lo sta dimostrando anche qui a Napoli”.

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