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Esteri

Il collasso afghano, ecco perché si è dissolto l’esercito

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I vent’anni di guerra degli Stati Uniti in Afghanistan terminano come sono iniziati: con i talebani al potere. La presa di Kabul ha sancito infatti il triste epilogo dell’intervento militare piu’ lungo d’America. E sono molti a chiedersi nel mondo come sia stato possibile per il Paese tornare cosi’ rapidamente nel buio dell’Emirato islamico. Una classe politica impreparata, istituzioni ancora acerbe, e soprattutto un esercito male addestrato, corrotto e pronto a disertare sono stati gli ingredienti che hanno permesso ai talebani di dilagare in una campagna militare lampo partita dopo che il presidente Biden ha annunciato che tutte le truppe americane avrebbero lasciato il paese entro settembre. Gli insorti si sono ripresi l’Afghanistan quasi senza sparare un colpo. Distretto dopo distretto, molti soldati demoralizzati e isolati hanno semplicemente fatto il calcolo che non valeva piu’ la pena combattere, specialmente con i talebani che offrivano denaro e un passaggio sicuro verso casa. E tanti si sono lasciati dietro armi ed equipaggiamento militare, finito nelle settimane scorse nelle mani dei miliziani. Ora l’Emirato islamico ha a disposizione persino elicotteri e veicoli blindati, oltre che artiglieria, velivoli senza equipaggio (Uav) e attrezzature per la visione notturna. Jack Watling, un ricercatore del think tank Rusi, ha osservato che i talebani non hanno le competenze per usare mezzi come elicotteri. Ma gli insorti stanno gia’ vendendo alcune delle armi e dei mezzi rubati all’estero, in Asia centrale e in Medio Oriente, e in futuro probabilmente in Africa orientale. Un modo per fare cassa che potrebbe avere conseguenze gravi in altre polveriere del mondo. Quello delle armi lasciate al nemico e’ solo un aspetto che evidenzia il drammatico fallimento dell’esercito afghano, derivato da difetti interni aggravati da errori strategici del governo di Ashraf Ghani e dal ritiro delle forze Usa. Gli americani hanno infatti portato via il supporto aereo, l’intelligence e i contractor. Cio’ ha significato che le forze afghane, semplicemente, non hanno potuto piu’ operare, ha spiegato al Wall Street Journal il generale in pensione Daniel Bolger, che ha comandato la missione della coalizione guidata dagli Usa per addestrare le forze afgane nel 2011-2013. Nei giorni scorsi, i media statunitensi hanno poi svelato impietosamente i ritardi, lo spreco e il fallimento di 20 anni di maxi finanziamenti (83 miliardi di dollari) e addestramenti dell’esercito e della polizia. Con dirigenti Usa, Nato e di Kabul che hanno parlato di forze di sicurezza incompetenti e corrotte, soldati indisciplinati e dediti a furti di uniformi, benzina e pezzi di ricambio. E di comandanti pronti a gonfiare il numero degli arruolati per fare la cresta sui salari. Alle inadeguatezze delle forze di sicurezza afghane, si aggiunge il fatto che i talebani hanno approfittato dei colloqui di pace sponsorizzati dagli Stati Uniti per ingannare Kabul sulle loro intenzioni, preparandosi all’offensiva lampo. Andrew Watkins, analista senior presso l’International Crisis Group, ha spiegato che cio’ che e’ cambiato tra il febbraio 2020 e l’annuncio del ritiro Usa e’ stata la fine degli attacchi aerei americani, che richiedevano un pesante tributo ai combattenti. “L’accordo di Doha ha concesso ai talebani una tregua di un anno”, ha affermato Watkins. “Sono stati in grado di riorganizzarsi, pianificare, rafforzare le loro linee di rifornimento, avere liberta’ di movimento, senza paura dei bombardamenti americani”. E passo dopo passo, sono riusciti a ristabilire il dominio dell’Emirato islamico dell’Afghanistan.

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Economia

Corte russa sequestra 463 milioni beni a Unicredit Russia

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Una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della Ruskhimalyans, un’impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell’ambito di un contenzioso. Lo riferiscono le agenzie russe. La misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

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Esteri

Seattle, uccide figlio di 9 mesi mentre dorme e incolpa i demoni

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Dion Lamont Montgomery, un uomo di 35 anni di Seattle, è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado per aver sparato al figlio di 9 mesi mentre stava dormendo. L’uomo e’ rinchiuso nel carcere di King County con una cauzione di 5 milioni di dollari. Montgomery ha detto che aveva assunto una droga che può causare allucinazioni, deliri ed estrema agitazione, e ha incolpato i demoni di quanto successo. Come riportano i media Usa, la polizia è stata chiamata per una sparatoria intorno alle 18.30 di mercoledi’ in un’abitazione del quartiere Magnolia, e una volta sul posto una donna ha detto loro che suo figlio era stato colpito. Il bambino è stato dichiarato morto sul posto, e dai documenti del tribunale emerge che dopo la sparatoria Montgomery ha sparato a due persone e poi e’ scappato, ma nessuno è rimasto ferito. L’uomo ha detto agli inquirenti di aver fatto uso di fenciclidina, una sostanza allucinogena di sintesi a base di piperidina, mentre la madre del bimbo (arrestata e poi rilasciata), ha dichiarato che si trovava in bagno quando ha sentito gli spari.

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Esteri

Ucraina: immagini satellite confermano, distrutti 3 caccia russi

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Nuove immagini satellitari che mostrano le conseguenze di un attacco ucraino alla base aerea di Belbek, nella Crimea occupata, hanno confermato la distruzione di tre caccia russi, oltre ai danni subiti da un quarto velivolo da combattimento: le immagini, riporta Ukrinform, sono state pubblicate su X dal giornalista investigativo del New York Times, Christiaan Triebert. “Nelle immagini di Maxar, due MiG-31 e un Su-27 sono stati completamente distrutti e un MiG -29 è stato danneggiato nella base aerea di Belbek dell’Aeronautica russa nella Crimea occupata – ha scritto Triebert -. Anche un deposito di carburante vicino alla pista principale della base aerea è stato distrutto e i detriti hanno continuato a bruciare” dopo l’attacco avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.

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