Napoli Barcellona finisce 2-4 per un incontro senza storia. Tutto troppo facile per i catalani forti fisicamente e tecnicamente, tutto troppo difficile per i padroni di casa, generosi ma mai padroni della partita. Vince e passa il turno quindi il Barcellona agli ottavi di Europa League portando a casa una gara che era anche nel segno di Diego Armando Maradona, nello stadio che porta il suo nome. Spalletti schiera Insigne, dal primo minuto il capitano agirà alle spalle di Osimhen con Zielinski ed Elmas preferito a Politano che parte dalla panchina. In mediana torna Fabian in coppia con Demme mentre presidieranno la difesa Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui. Tra i pali per la coppa confermato Meret.
L’attacco blaugrana è affidato a Traoré, Aubameyang e Ferran Torres con Gavi e Dembelè pronti a subentrare all’occorrenza.
La gara è diretta dal russo Sergei Karasev, assistito dai connazionali Igor Demeshko e Aleksei Lunev, nonché dal quarto uomo Kirill Levnikov. Si scatenano anche qui emozioni particolarmente difficili alla luce da quanto avvenuto oggi con il conflitto internazionale scatenato dalla Russia ai danni dell’Ucraina.
Inizia con personalità il Barcellona ma la prima discesa pericolosa è del Napoli al 3′: dalla destra cross di Di Lorenzo poco preciso per Victor Osimhen, palla preda del portiere.
All’8′ il gol dei catalani: nasce da un calcio d’angolo per il Napoli. Lorenzo Insigne mette palla corta in area, il Barca si avventa sul pallone ed è un gioco troppo facile per i giocatori oggi in maglia gialla involarsi con Adama Traorè dall’altra parte del campo con un Napoli sguarnito in difesa, il gol è di Jordi Alba rasoterra implacabile.
Provano gli azzurri a costruire qualche buona azione ma le idee vengono stroncate al 13′ dal secondo gol spagnolo. De Jong servito al limite dell’area, sistema la palla e lascia partire un tiro a giro perfetto che lascia di stucco Meret, completamente fermo.
Non mancano le emozioni: al 22′ Insigne lancia in profondità Osimhen. Ter Stegen esce e atterra il nigeriano. L’arbitro prima fischia la punizione dal limite. Il Var interviene per assegnare il penalty. Insigne dal dischetto non sbaglia e segna l’1-2.
Si accende a questo punto il Maradona con i suoi 42mila spettatori. Ma per poco…il tifo organizzato non si fa sentire, la mancanza di supporto del pubblico amico non agevola la squadra di casa.
Si avvicendano i capovolgimenti di fronte, generoso il Napoli prova a lanciare Osimhen con lunghi tiri in avanti, con qualche errore di troppo. Nel complesso il Barcellona tiene di più la palla, sbaglia meno tecnicamente e si rende spesso pericoloso dalle parti di Meret.
Sbaglino da ottima posizione Aubameyang e poi Ferran Torres.
Al 31′ Insigne recupera palla a centrocampo e fa partire il contropiede. Uno-due con Osimhen, ma Dest recupera. Ci riprova il capitano dopo due minuti ma il suo destro non trova la porta. Troppo in palla il Barcellona, fisicamente e tecnicamente fa un po’ ciò che vuole. Al 44′ riesce ad andare in gol con un difensore, Piquè che su una serie di rimpalli prende palla in area sulla sinistra e infila Meret sul palo opposto siglando il 3-1. Finisce il primo tempo. Nella ripresa entra Politano al posto di Demme. Gli azzurri in campo con un approccio migliore.
Al 51′ Insigne serve in area Zielinski che tenta un tiro-cross: Dest devia in angolo. Ammonito dopo poco il polacco per fallo su Aubameyang. Napoli mortificato prende il 4-1 al 59′ Traorè punta la difesa azzurra e si accentra: velo di de Jong per Aubameyang che di prima intenzione tira e batte Meret.
Al 62′ Cambio per Xavi, Sergio Busquets esce ed entra Gavi. Al 65′ Meret efficace nell’ anticipare Aubameyang in uscita bassa.
Ammonito Fabian Ruiz al 66′, annullato un gol a Insigne al 69′ in netto fuorigioco.
Il Napoli è caduto nella trappola del fuorigioco troppe volte quest’oggi.
Ottima l’occasione per l’attaccante nigeriano azzurro al 71′ Insigne verticalizza per il compagno che allunga la falcata e tira in diagonale: palla che esce di un soffio.
Al 74′ triplo cambio per il Napoli: fuori Osimhen, Fabian e Zielinski e dentro Ounas, Mertens e Ghoulam. Tre sostituzioni anche per il Barcellona: escono Aubameyang, de Jong e Adama Traorè ed entrano Nico, Pedri e Dembelè. Entra poi Riqui Puig al posto di Ferran Torres e per il Napoli Petagna per Insigne. All”86′ quando la partita ha poco altro da dire accorcia il Napoli.
Pressing alto di Mario Rui, Mertens ruba palla, Politano raccoglie e incrocia per il 2-4.
Si fanno notare nel finale Mertens e Ounas ma ormai il dado è tratto. Tre minuti di recupero. Vince il Barcellona che prosegue la sua storia in Europa League.
Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.
Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.
Reti di comunicazione e trasporti in tilt
Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.
La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.
Coinvolta anche la Francia meridionale
Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.
“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.
Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.
I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.