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I sindacati riempiono la piazza a Roma: tutti contro i fascismi

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Una piazza “di tutti”, contro il fascismo e la violenza, per la democrazia e il lavoro. Piazza San Giovanni a Roma si riempie di gente, lavoratori, disoccupati, pensionati e famiglie. Cittadini comuni ma anche molti esponenti delle associazioni e della politica, del centrosinistra e del governo: dal segretario del Pd, Enrico Letta, al leader del M5s Giuseppe Conte con il ministro Luigi Di Maio e il ministro dem Andrea Orlando. All’appello di Cgil, Cisl e Uil che chiamano alla manifestazione dopo l’assalto di sabato scorso alla sede della Cgil, considerato un attacco a tutto il sindacato, al mondo del lavoro e alla democrazia, rispondono in tanti: 60 mila secondo la Questura, 200 mila secondo gli stessi organizzatori. Al di la’ dei numeri, la piazza e’ piena e ordinata, colorata da bandiere e palloncini rossi, verdi e blu, i colori delle tre organizzazioni sindacali.

Una piazza pacifica, diversissima da quella che una settimana fa ha messo a ferro e fuoco la Capitale, anche se va registrato un nuovo attacco informatico ai siti collegati alla Cgil. Dal palco intervengono i tre leader, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. La parola d’ordine e’ “Mai piu’ fascismi”. La richiesta al governo e al parlamento e’ quella di sciogliere subito le organizzazioni neofasciste e di difendere la democrazia e la Costituzione, ripartendo dal lavoro. Ma i sindacati incalzano il governo anche sulle riforme – pensioni, fisco, ammortizzatori sociali – e sulle questioni aperte, con l’altola’ alle delocalizzazioni che lasciano per strada centinaia di lavoratori, ai condoni che sono “uno schiaffo” a tutti quelli che pagano le tasse, alla strage degli incidenti sul lavoro, ma anche al non rispetto dei contratti. Sul banco degli imputati finisce anche Ita: per i sindacati e’ “inaccettabile” che non applichi il contratto nazionale. “Non e’ una piazza di parte.

E’ una manifestazione che difende la democrazia di tutti”, e’ la prima cosa che puntualizza Landini – dopo le parole del segretario della Lega, Matteo Salvini – appena arriva al corteo che da piazza dell’Esquilino, a poca distanza dalla stazione Termini, porta a piazza San Giovanni quanti sono arrivati a Roma con i 10 treni speciali e con i pullman (800 quelli organizzati dai sindacati). Ma Salvini non ci sta e ribatte, richiamando il silenzio elettorale alla vigilia del ballottaggio delle elezioni comunali, su cui tutto il centrodestra si era schierato non partecipando alla manifestazione: “A Roma la sinistra fa campagna elettorale inseguendo fascisti che, per fortuna, non ci sono piu'”, dice. Landini arriva in giacca e cravatta, rigorosamente rossa: “E’ la prima volta che la metto per un comizio”, scherza con chi era abituato a vederlo con la felpa rossa. I tempi sono diversi. Ma nessuno vuole tornare indietro agli anni bui del Ventennio. Non passa inosservata neanche la data del 16 ottobre: il giorno del rastrellamento del Ghetto di Roma nel 1943. Lo ricordano dal palco, rivolgendo un pensiero anche alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, contro cui si erano invece levati gli insulti dei no green pass.

“Si proceda velocemente allo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e neonaziste. L’arco parlamentare e costituzionale sia unito. E’ un passo doveroso”, e’ la richiesta che rilancia Sbarra dal palco, insieme a quella del Patto sociale. “In questa piazza c’e’ la nuova Resistenza. La Resistenza che ha combattuto il fascismo”, dice subito dopo Bombardieri. I riferimenti non mancano sugli striscioni ma anche su alcune pettorine indossate: “Vaccinato dal 25 aprile 1945”. Sul vaccino contro il Covid, invece, i sindacati ribadiscono la posizione sull’obbligo per tutti e la richiesta di gratuita’ dei tamponi. E’ lo spazio per chiedere anche “la verita’” su Giulio Regeni. Letta insieme alla delegazione del Pd segue gli interventi in piazza, tra la folla: sceglie di non parlare nel rispetto del silenzio elettorale, spiegano i dem, e verso una piazza che non deve avere vessillo di partiti. C’e’ anche una delegazione del M5s. “E’ una grande festa democratica senza colore politico”, rimarca Conte.

“Una grande risposta di popolo”, afferma Di Maio. “Avrebbero potuto e dovuto essere qui tutti i candidati e tutte le forze politiche”, dice Massimo D’Alema. A sfilare in corteo e poi in piazza c’e’ anche don Luigi Ciotti: “La violenza dei fascismi nasce da una democrazia pallida”. L’antidoto e’ la democrazie piena. Con la cultura e la conoscenza “sconfiggiamo il fascismo e la violenza”, conclude Landini dal palco raccontando di come durante l’assalto alla sede della Cgil siano stati fatti danni e distrutte anche opere d’arte: “All’ingresso c”e’ un bellissimo quadro di Guttuso, non lo hanno toccato, forse perche’ non hanno neanche capito cos’era”.

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Frontale ad Albanella, cinque feriti tra cui due bambini: coinvolte un’Audi Q3 e una Punto

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Paura nel pomeriggio di oggi nella zona di Matinella – Albanella, nel salernitano, dove si è verificato un grave incidente stradale nei pressi del caseificio La Perla a Pontebarizzo. Due auto, una Audi Q3 e una Fiat Punto, si sono scontrate frontalmente causando cinque feriti, tra cui due bambini.

A bordo dell’Audi si trovavano quattro persone, compresi i piccoli, mentre la Fiat Punto era occupata da un solo conducente. Tutti i coinvolti, in condizioni al momento non precisate, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e cure.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Agropoli, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area dell’incidente e a supportare le operazioni di soccorso. Ancora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del violento impatto.

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Inchiesta curve, Inter Milan patteggiano: per Inzaghi e Chalanoglu solo 1 turno stop

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Una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu, ammende rispettivamente di 15 e 30 mila euro e 70mila per l’Inter. Multa di 30mila euro per il Milan. Sono le sanzioni rese note dalla Figc comminate ai due club e ai tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura Federale, in merito al filone sportivo dell’inchiesta penale sulle curve e sui rapporti fra ultras e giocatori di Inter e Milan. La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno con il Verona.

Grazie al patteggiamento le pene vengono dimezzate e non c’è il processo. Inzaghi e Chalanoglu hanno violato due articoli del codice di giustizia sportiva, quello sulla lealtà e correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme federali (4, comma 1) e l’articolo 25 comma 10 “che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società, per avere avuto, quantomeno a partire dalla stagione sportiva 2022-23, rapporti con esponenti del gruppo Ultrà denominato Curva Nord’.

Tra gli esponenti del club multati c’è anche Javier Zanetti con 14.500 euro. L’Inter viene sanzionata con 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva (art. 6, commi 1 e 2) per i comportamenti del tecnico e del centrocampista, dello stesso Zanetti, di Massimiliano Silva e Claudio Sala (14.500 di multa e 30 giorni di inibizione). Quanto al Milan (sanzione di 30mila euro) per responsabilità oggettiva per i comportamenti ascritti a Fabio Pansa (30 giorni di inibizione e 13mila euro di multa) e Davide Calabria, che non ha al momento scelto la strada del patteggiamento e sarà quindi ascoltato dalla Procura federale.

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Chieti, tragedia durante un’escursione: trovati morti due Vigili del Fuoco nella forra del fiume Avello

Nico Civitella ed Emanuele Capone avevano 42 anni. Salvi altri due colleghi. Cordoglio delle istituzioni.

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Sono stati individuati e recuperati i corpi senza vita di Nico Civitella ed Emanuele Capone, i due Vigili del Fuoco di Chieti dispersi da ieri sera durante un’escursione in località Balzolo, nel territorio di Pennapiedimonte, provincia di Chieti. I due erano scivolati in una forra del fiume Avello mentre erano fuori servizio insieme ad altri due colleghi, tratti in salvo nella serata di ieri: Giulio De Panfilis, 32 anni, e Gabriele Buzzelli, 48.

Le operazioni di recupero

Il recupero dei corpi è stato lungo e complesso, affidato ai soccorritori del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e ai Vigili del Fuoco, con il coordinamento della Prefettura di Chieti. Sul luogo della tragedia anche i familiari delle vittime, alcuni dei quali hanno accusato malori per lo choc e sono stati assistiti dal personale del 118.

I corpi, rinvenuti in una zona impervia, sono stati trasferiti in un’area accessibile per permettere l’intervento dell’elisoccorso, che li ha trasportati all’obitorio dell’Ospedale di Chieti. È stata disposta l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte, mentre ulteriori accertamenti saranno effettuati sui luoghi dell’incidente a cura dei Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti e del Reparto Forestale del Parco Nazionale della Maiella.

Il cordoglio delle istituzioni

«Esprimo la mia più grande vicinanza alle famiglie dei due giovani, ai colleghi e a tutto il Corpo Nazionale», ha dichiarato il prefetto Attilio Visconti, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco. «Anche fuori servizio, i Vigili si tengono in allenamento per migliorarsi e garantire soccorso agli altri».

Dolore e partecipazione anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Oggi piangiamo la tragica scomparsa di due Vigili del Fuoco. Ai loro familiari e colleghi va la mia più sincera vicinanza e gratitudine». Sul posto anche il sindaco di Pennapiedimonte Rosalina Di Giorgio, le unità psicologiche del Corpo, volontari della Protezione Civile e operatori da Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.

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