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Cronache

Hanno devastato Napoli e feriti 6 agenti, primi arresti e tutti identificati i tedeschi calati sulla città

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Per le vergognose scene di guerriglia urbana a Napoli tra ultras tedeschi e bergamaschi arrivati in città per creare tensione e tifosi del Napoli, ci sono le prime misure di contrasto delle forze di polizia e della magistratura. Intanto sono sette gli arrestati nella notte a Napoli per gli scontri avvenuti sia in piazza del Gesù nel pomeriggio che in tarda serata nei pressi dell’albergo sul lungomare. Tre degli arrestati sono tedeschi. La polizia prima del loro rientro scortato oltre confine ha proceduto all’identificazione di tutti i tifosi dell’Eintracht di Francoforte.

Sono 470 gli ultrà tedeschi che dagli alberghi sono stati condotti negli uffici di Polizia per le procedure di identificazione: 120 sono stati accompagnati, nelle prime ore della notte, in questura a Frosinone e trattenuti per l’ identificazione. Poi sono stati scortati presso l’aeroporto di Fiumicino e hanno lasciato l’Italia. Altri 350 ultrà sono ancora in questura a Salerno per essere identificati. Per ora 3 gli ultrà tedeschi arrestati.

Proseguono indagini e l’esame dei filmati realizzati dalla Polizia Scientifica. La polizia è sulle tracce anche degli ultras bergamaschi, alcuni dei quali si sono macchiati di reati gravi come la resistenza, violenza a pubblici ufficiali e devastazione. Gli arresti, per ora, sono stati sette. Ma nelle prossime ore altri provvedimenti saranno eseguiti tra Napoli, Bergamo e la Germania. Massima cooperazione tra polizia Italia e quella tedesca. Nel bilancio della vergogna ci sono purtroppo anche sei uomini delle forze dell’ordine  rimasti feriti o contusi negli incidenti.

Il centro storico della città è stato ripulito, restano i segni della devastazione. E c’è, concretamente, la possibilità per chi è stato danneggiato di chiedere anche il ristoro nel caso di incardinamento di un procedimento penale contro i delinquenti che hanno messo a ferro e fuoco Napoli.-

 

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Cronache

Operazione dei Carabinieri tra Caserta e Napoli: misure cautelari per furto e associazione a delinquere

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Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Caserta stanno eseguendo una vasta operazione nelle province di Caserta e Napoli. Gli uomini dell’Arma stanno dando esecuzione a misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I destinatari dei provvedimenti sono persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e furto aggravato.

I dettagli dell’operazione

Ulteriori dettagli sull’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 10.30 di oggi presso la sala convegno del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta. All’incontro con i giornalisti interverranno il Comandante Provinciale Colonnello Manuel Scarso, il Comandante del Reparto Operativo Tenente Colonnello Melissa Sipala e il Comandante della Compagnia di Caserta Capitano Giovanni Riacà.

L’operazione, che coinvolge un numero significativo di indagati, rappresenta un nuovo importante colpo inferto alla criminalità predatoria attiva nell’area tra Caserta e Napoli.

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Cronache

Muore a 38 anni dopo intervento estetico in una clinica privata di Caserta

Sabrina Nardella, 38 anni di Gaeta, è morta durante un intervento estetico alla clinica Iatropolis di Caserta. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

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Sarà l’autopsia a stabilire con precisione che cosa ha provocato la morte di Sabrina Nardella (nella foto), 38 anni, madre di due figli piccoli, deceduta giovedì scorso nella clinica privata Iatropolis di Caserta durante un intervento di chirurgia estetica. La donna, residente a Gaeta, si era recata in Campania per sottoporsi a quello che le era stato prospettato come un intervento di routine, in anestesia locale e in day hospital.

Il malore improvviso e le indagini in corso

Durante l’operazione, però, Sabrina ha avuto un improvviso malore che l’ha portata a perdere conoscenza. I medici hanno tentato la rianimazione, ma ogni tentativo è stato vano. I vertici della clinica hanno subito avvertito i carabinieri, che su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno sequestrato la cartella clinica e identificato l’équipe medica. I componenti saranno presto iscritti nel registro degli indagati in vista dell’autopsia, che servirà a chiarire cause e responsabilità.

Una comunità sconvolta dal dolore

La città di Gaeta è sotto shock. Il sindaco Cristian Leccese ha ricordato Sabrina con parole di grande commozione: «Era una persona dolce, un’ottima madre, conosciuta e stimata da tutti. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità».

I precedenti inquietanti della clinica

La clinica Iatropolis non è nuova a casi simili. Un anno fa, la pianista Annabella Benincasa è morta dopo 14 anni di stato vegetativo, conseguenza di uno shock anafilattico subito nel 2010 proprio in questa struttura. In quell’occasione, i medici furono condannati per lesioni gravissime. Altri episodi di reazioni avverse all’anestesia si sono verificati negli anni, alimentando polemiche sulla sicurezza degli interventi praticati nella clinica.

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Cronache

Cadavere nel lago, è un 51enne morto forse per un malore

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E’ un 51enne di Calvizzano (Napoli) l’uomo trovato senza vita nel lago di Lucrino a Pozzuoli. La salma è stata sequestrata per esami autoptici. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella di un malore.

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