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Hamas alle corde, l’esercito d’Israele arresta decine di terroristi e altrettanti si arrendono

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Decine di combattenti di Hamas si sono arresi all’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito Haaretz. L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno fatto sapere oggi che due alti dirigenti di Hamas sono stati uccisi alcuni giorni fa in un raid aereo in un Centro di comando. Si tratta di Abdel Aziz Rantisi dell’unità dell’Intelligence militare che era responsabile “delle informazioni sul campo nella Striscia e aveva partecipato alla programmazione dell’attacco del 7 ottobre”. Insieme a lui è stato ucciso Ahmed Aiush, “un operativo terrorista dell’unità osservazione del Battaglione ‘Carrara’”.

Il Centro di comando colpito – ha spiegato il portavoce – “era responsabile dell’intelligence sul campo per tutta la Striscia e serviva come postazione significativa di Hamas per dirigere le attività di combattimento e di supporto agli attacchi ai soldati”.

Ventuno persone ricercate, tra cui quattro operativi di Hamas, sono state arrestate in Cisgiordania nel corso delle operazioni notturne condotte dalle Forze di difesa israeliane (Idf), lo Shin Bet e la Polizia di frontiera. Lo hanno annunciato le forze armate di Tel Aviv, precisando in una nota che alcuni esplosivi sono stati scoperti sotto le strade nel campo rifugiati di Nur al-Shams, mentre nel villaggio di Beit Ummar, tra Hebron e Betlemme, l’esercito ha perquisito gli uffici di un’organizzazione caritatevole sospettata di aver finanziato operativi di Hamas. L’esercito ha annunciato anche che nel campo profughi di Dheisheh, i palestinesi hanno lanciato bottiglie di vernice e pietre contro le truppe, che hanno aperto il fuoco e ferito alcuni di loro.

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Rubio: serve svolta nei colloqui su Ucraina al più presto

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump deciderà quanto tempo gli Stati Uniti dedicheranno alla risoluzione del conflitto ucraino, quindi una svolta nei negoziati “è necessaria molto presto”. Lo ha affermato a Fox News il segretario di Stato americano Marco Rubio. Le posizioni di Russia e Ucraina “si sono già avvicinate, ma sono ancora lontane l’una dall’altra – ha ricordato – ed è necessaria una svolta molto presto. Allo stesso tempo, ha proseguito Rubio, è necessario accettare il fatto che “l’Ucraina non sarà in grado di riportare la Russia alle posizioni che occupava nel 2014”. La portavoce del Dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, ha dichiarato durante un briefing che gli Stati Uniti restano impegnati a lavorare per risolvere il conflitto, “ma non voleremo in giro per il mondo per mediare negli incontri che si stanno attualmente svolgendo tra le due parti. Ora – ha sottolineato – è il momento per le parti di presentare e sviluppare idee concrete su come porre fine a questo conflitto. Dipenderà da loro”.

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Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

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Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

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Esteri

Siria, Israele bombarda zona palazzo presidenziale Damasco

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L’esercito israeliano ha annunciato di aver bombardato la zona del palazzo presidenziale a Damasco, dopo aver minacciato il governo siriano di rappresaglie se non avesse protetto la minoranza drusa. “Gli aerei da guerra hanno colpito la zona intorno al palazzo”, ha scritto l’esercito israeliano su Telegram.

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