Collegati con noi

Politica

Guerra in Ucraina, il professor Orsini “sotto contratto” in Rai ma il Pd insorge

Pubblicato

del

No al “pifferaio di Putin” sugli schermi della Rai: il Pd insorge contro la presenza di Alessandro Orsini, docente di Sociologia del terrorismo internazionale, noto per le sue posizioni filo-russe, ieri sera a Cartabianca, l’approfondimento di Rai3 condotto da Bianca Berlinguer. Stando alle anticipazioni del ‘Foglio’, si parlerebbe di un compenso di “circa duemila euro a puntata”, per un totale di sei appuntamenti. La Rai “Non puo’ sottrarsi al mercato degli opinionisti”, precisa Berlinguer, chiarendo che al sociologo “erano stati offerti numerosi e piu’ cospicui contratti dalla concorrenza” e rivendicando che le posizioni di Orsini sono state messe a confronto “con idee diametralmente opposte”, in nome di un dibattito ‘non univoco ne’ omologato”. “Noi ripetiamo ‘certamente, non usera’ la bomba atomica’. Ma Putin ha detto, anche in una conferenza con il presidente francese Macron, di avere la bomba atomica’. Se davvero Putin, in una condizione disperata in cui rischia di perdere la guerra in Ucraina, dovesse usare la bomba atomica, l’Europa sarebbe moralmente corresponsabile”, ha sostenuto tra l’altro il docente della Luiss nel suo intervento di ieri sera. Quindi bisogna far vincere la guerra a Putin per evitare il rischio legato alla bomba atomica? gli e’ stato chiesto, “Se si pone il discorso in quest’ottica, dico facciamo vincere la guerra a Putin”. “Non esiste ne’ puo’ esistere alcuna ‘par condicio’ tra aggredito e aggressore. Ed e’ assolutamente inaccettabile che le risorse del servizio pubblico radiotelevisivo vengano utilizzate per finanziare i pifferai della propaganda di Putin”, commenta dal Pd Andrea Romano. “La Rai dovrebbe rivedere la decisione di avere come ospite retribuito nel talk show Cartabianca il professor Orsini”, e’ la convinzione di Andrea Marcucci, mentre per il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini “Orsini e’ giusto esprima liberamente il suo pensiero, ci mancherebbe. Che io lo debba pero’ anche pagare, anche no. Roba da matti”. E Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, definisce “inaccettabile che i soldi della televisione pubblica vengano utilizzati per pagare gli interventi di Alessandro Orsini, che inquina e disorienta il dibattito pubblico con falsita’ e ricostruzioni storiche a dir poco discutibili a sostegno di Putin”. Interviene anche Michele Anzaldi (Iv): “Sul caso Orsini l’amministratore delegato Rai Fuortes ha il dovere di dare chiarimenti immediati. E’ una materia troppo delicata per farla passare in cavalleria come tutte le questioni Rai”. La partecipazione degli ospiti a Cartabianca, precisa in serata Berlinguer, “e’ in genere interamente gratuita, tranne che per coloro che assicurano una presenza costante nel tempo. Tutti sanno che si e’ creato ormai un mercato degli opinionisti al quale il servizio pubblico non puo’ sottrarsi, pena una minore competitivita’ rispetto agli ascolti. Per quanto riguarda il professor Orsini, posso dire che gli erano stati offerti numerosi e piu’ cospicui contratti dalla concorrenza, ma ha deciso di scegliere Cartabianca”. Quanto ai contenuti dei suoi interventi, “esprimono senza dubbio una posizione presente nell’opinione pubblica e tra gli analisti e che nel corso della trasmissione si e’ confrontata con idee diametralmente opposte, in un dibattito necessario per cercare di capire e meglio approfondire la situazione che si e’ venuta a creare dopo l’invasione russa dell’Ucraina. L’alternativa a questo -conclude la giornalista – sarebbe un dibattito univoco, omologato e conformista che non porterebbe alcun contributo a una vera discussione pubblica. Come e’ tra le finalita’ del servizio pubblico.

Advertisement

Politica

Landini: fermare l’autonomia, sabato 25 in piazza a Napoli

Pubblicato

del

“Il modo migliore per difendere la democrazia è praticarla”: lo rimarca il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in conferenza stampa, tornando a dire no all’autonomia differenziata, in vista della manifestazione nazionale in programma sabato 25 maggio con “La via maestra”, la rete che raccoglie oltre cento associazioni. Manifestazione che “abbiamo scelto di fare a Napoli, è una scelta precisa: mandare un messaggio di unità e costruzione di unità del Paese che è il contrario di quello che sta avvenendo”, afferma Landini. Inoltre, prosegue, “abbiamo scritto a tutti i presidenti di Regione, ai segretari delle forze politiche e ai capigruppo: è il momento di fare politiche che vadano nella direzione opposta rispetto a quello che sta avvenendo”, chiedendo dunque di “non proseguire su quella strada”. Nella lettera la Cgil e le associazioni esprimono “tutta la preoccupazione per la possibile approvazione” del ddl sull’autonomia differenziata, un progetto che “se realizzato metterebbe a rischio l’unità nazionale”, sostengono.

Continua a leggere

Politica

La Rai annulla il confronto televisivo tra Meloni e Schlein per le Europee

Pubblicato

del

La Rai ha annullato il previsto confronto televisivo tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, in programma per il 23 maggio. Questa decisione arriva dopo la comunicazione dell’Agcom che ha sottolineato come un confronto del genere potesse avvenire solamente con il consenso di tutti i gruppi parlamentari rappresentati, condizione non soddisfatta dato che solo quattro degli otto gruppi hanno dato il loro assenso.

Il dibattito, che avrebbe avuto luogo nel contesto delle imminenti elezioni europee e che sarebbe stato moderato dal noto giornalista Bruno Vespa, è stato cancellato per mancanza della maggioranza richiesta dall’Agcom. La decisione di annullare l’evento è stata annunciata dalla Rai attraverso una nota ufficiale in cui si spiega che “nessun confronto è possibile in assenza della maggioranza richiesta”.

La Rai ha inoltre precisato che continuerà a garantire il rispetto della par condicio nei suoi notiziari e programmi di approfondimento, seguendo le linee guida dell’Autorità di regolamentazione. Con questa mossa, il servizio pubblico italiano si impegna a mantenere un equilibrio e una correttezza nella copertura delle campagne elettorali, riconosciute e sostenute dall’Agcom.

Questo annullamento segna un momento significativo nel dibattito politico italiano, influenzando non solo la visibilità dei candidati ma anche la dinamica dell’informazione politica in vista delle elezioni europee.

Continua a leggere

Politica

Ultima stretta sul Superbonus e tutte le nuove norme finanziarie: l’esame approfondito

Pubblicato

del

Nell’arena politica italiana, la giornata di oggi segna un passaggio cruciale con la conclusione della prima fase di esame parlamentare del decreto legge sul Superbonus al Senato. Il dibattito è stato particolarmente acceso, evidenziando le fratture interne alla maggioranza, con Forza Italia che si è distinta in opposizione a specifiche misure proposte dal governo.

Il decreto, che introduce significative modifiche normative, è stato al centro di aspre discussioni, specialmente per quanto riguarda l’introduzione della misura dello spalma-crediti su 10 anni e la retroattività di tale provvedimento per le spese del Superbonus del 2024. Inoltre, Forza Italia ha combattuto, con successo parziale, la proroga della sugar tax, supportata dal resto della maggioranza e posticipata al 1° luglio 2025.

Durante i lavori della 6a Commissione, si sono verificati momenti di tensione significativa. In particolare, Forza Italia si è astenuta durante il voto su un emendamento cruciale, che è passato solo con il sostegno del presidente della commissione, Massimo Garavaglia (Lega), e di Italia Viva, che ha giocato un ruolo decisivo. La fiducia posta dal governo sul testo è stata approvata senza sorprese con 101 voti a favore, dimostrando una solida tenuta della maggioranza nonostante le divergenze interne.

Tra le novità più rilevanti approvate, si evidenzia il fondo di 35 milioni di euro istituito per il 2025, destinato al sostegno di interventi su edifici danneggiati da sismi, non coperti da precedenti decreti. Questo si aggiunge alle modifiche alla ripartizione dei crediti di imposta e alle diverse proroghe, come quella della Plastic tax al 1° luglio 2026 e varie nuove disposizioni per le banche e le assicurazioni riguardo la gestione dei crediti del Superbonus.

Importanti anche le risorse aggiuntive destinate a migliorare la gestione delle emergenze e del demanio, con significativi aumenti di fondi destinati a vari aspetti della gestione pubblica e infrastrutturale.

Il decreto ora passerà alla Camera per l’approvazione definitiva, prevista entro il 28 maggio, in una fase in cui il governo spera di consolidare ulteriormente le misure introdotte senza ulteriori ostacoli.

In sintesi, il cammino del decreto Superbonus si dimostra emblematico delle dinamiche politiche e delle priorità economiche attuali, rappresentando un tassello fondamentale nel più ampio quadro delle politiche di incentivazione e regolamentazione fiscale italiane.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto