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Cronache

Giovani e web, cinque regole contro i rischi della rete

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Nella stagione di internet e dei social, ma anche delle fake news e del revenge porn; di un’intelligenza artificiale in grado di sbalordire ma capace anche di manipolare foto e video, addirittura spogliando corpi vestiti, arrivano dal Privacy tour 2024, iniziativa lanciata dal Garante per la protezione dei dati personali e partita da Messina, cinque regole rivolte a giovani e giovanissimi per non cadere nei rischi e nelle insidie della rete. Le ha proposte Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Collegio del Garante, rivolgendosi agli studenti che hanno partecipato alla prima tappa del Privacy Tour. “Tenetele a mente mentre viaggiate nel mondo digitale – ha detto, rivolgendosi ai giovani quasi con un accorato appello – e fatele vostre. Ecco le cinque regole, elencate ancora parlando direttamente ai ragazzi:

Prima regola: NAVIGATE CON PRUDENZA. Prima di cliccare su un link o di condividere informazioni personali fermatevi e riflettete. Chiedetevi se il sito è affidabile e se è proprio necessario condividere quelle informazioni.

Seconda regola: PROTEGGETE LA VOSTRA PRIVACY. Utilizzate password sicure e non condividete mai online informazioni sensibili come l’indirizzo di casa o il numero di telefono con degli estranei. Limitate la condivisione di vostre fotografie o di video sui social o nelle chat, soprattutto con degli sconosciuti. Sappiate che oggi ci sono intelligenze artificiali che possono manipolare le foto o i video o addirittura spogliare immagini di corpi che sono vestiti. Ricordate: una volta che qualcosa viene condivisa online può essere difficile eliminarla completamente. Oppure qualcuno potrebbe essersene già appropriato per farvi del male.

Terza regola: SIATE RISPETTOSI. Trattate gli altri online come li trattereste nelle vita reale, e con lo stesso rispetto che voi desiderate per voi stessi. Evitate di partecipare a comportamenti offensivi o di bullismo. Non diffondete mai foto o video per fare del male a qualcun altro. La gentilezza e il rispetto sono fondamentali per costruire una comunità online positiva.

Quarta regola: RICONOSCETE IL BULLISMO E DENUNCIATELO. Se voi o qualcun altro conoscete persone che sono vittime di bullismo online non esitate a chiedere aiuto: parlate con un adulto, utilizzate gli strumenti di segnalazione disponibili sulla piattaforma, ad esempio con una segnalazione al Garante privacy, alla polizia postale, alle forze dell’ordine.

Quinta regola: IMPARATE A DISCERNERE LE INFORMAZIONI. Con l’enorme flusso delle informazioni online oggi è indispensabile sviluppare un forte senso critico e imparare a distinguere le notizie vere da quelle false. Ricordate che ci sono intelligenze artificiali che possono alterare foto o video e rappresentare persone in situazioni mai avvenute. Cercate sempre delle fonti affidabili, verificate le informazioni prima di condividerle o di crederci”.

“Sono consapevole delle sfide che avete davanti – ha concluso Cerrina Feroni, ancora rivolgendosi ai giovani – e voglio incoraggiarvi ad avere fiducia, perché insieme si può fare la differenza” per un web migliore, più positivo e più rispettoso.

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Cronache

Muore a 38 anni dopo intervento estetico in una clinica privata di Caserta

Sabrina Nardella, 38 anni di Gaeta, è morta durante un intervento estetico alla clinica Iatropolis di Caserta. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

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Sarà l’autopsia a stabilire con precisione che cosa ha provocato la morte di Sabrina Nardella (nella foto), 38 anni, madre di due figli piccoli, deceduta giovedì scorso nella clinica privata Iatropolis di Caserta durante un intervento di chirurgia estetica. La donna, residente a Gaeta, si era recata in Campania per sottoporsi a quello che le era stato prospettato come un intervento di routine, in anestesia locale e in day hospital.

Il malore improvviso e le indagini in corso

Durante l’operazione, però, Sabrina ha avuto un improvviso malore che l’ha portata a perdere conoscenza. I medici hanno tentato la rianimazione, ma ogni tentativo è stato vano. I vertici della clinica hanno subito avvertito i carabinieri, che su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno sequestrato la cartella clinica e identificato l’équipe medica. I componenti saranno presto iscritti nel registro degli indagati in vista dell’autopsia, che servirà a chiarire cause e responsabilità.

Una comunità sconvolta dal dolore

La città di Gaeta è sotto shock. Il sindaco Cristian Leccese ha ricordato Sabrina con parole di grande commozione: «Era una persona dolce, un’ottima madre, conosciuta e stimata da tutti. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità».

I precedenti inquietanti della clinica

La clinica Iatropolis non è nuova a casi simili. Un anno fa, la pianista Annabella Benincasa è morta dopo 14 anni di stato vegetativo, conseguenza di uno shock anafilattico subito nel 2010 proprio in questa struttura. In quell’occasione, i medici furono condannati per lesioni gravissime. Altri episodi di reazioni avverse all’anestesia si sono verificati negli anni, alimentando polemiche sulla sicurezza degli interventi praticati nella clinica.

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Cadavere nel lago, è un 51enne morto forse per un malore

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E’ un 51enne di Calvizzano (Napoli) l’uomo trovato senza vita nel lago di Lucrino a Pozzuoli. La salma è stata sequestrata per esami autoptici. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella di un malore.

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Cronache

Verso Conclave tra suffragio e diplomazia, domani la data

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Secondo il testo liturgico che definisce le regole e le modalità di cosa avviene dopo la morte di un Papa – l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis -, il Conclave inizia tra il 15/o e il 20/o giorno dal decesso, quindi tra il 5 e il 10 maggio prossimi. Oppure tra il 6 e l’11 maggio se si conta dal giorno successivo alla morte. Anche questo ‘busillis’ sarà risolto domattina, quando la quinta congregazione generale dei cardinali stabilirà la data definitiva. Il calendario della settimana prevede congregazioni la mattina alle 9.00 e, nel pomeriggio alle 17.00, le messe dei ‘novendiali’ nella Basilica vaticana: il ciclo dei nove giorni di suffragio, iniziato ieri con la messa esequiale presieduta in Piazza San Pietro dal cardinale decano Giovanni Battista Re, si esaurirà domenica 4 maggio.

Dopo di che il possibile ingresso in Sistina e l'”extra omnes” che apre il Conclave. I 135 ‘elettori’ (134 considerando il forfait per motivi di salute del cardinale di Valencia Antonio Canizares Llovera) stanno convergendo a Roma. Molti si conosceranno direttamente nelle congregazioni, dove, in tema di strategie che porteranno all’elezione del nuovo Papa, conterà molto anche il peso di non-elettori, cioè i cardinali ‘over-80’, che mantengono la loro capacità di influenza e di orientare consensi. Una sorta di ‘grandi elettori’, insomma, anche se poi nel chiuso della Sistina ognuno risponde a sé stesso e, secondo quello che è il metro cattolico, allo Spirito Santo. Tra questi ‘grandi vecchi’ c’è sicuramente il 91/enne decano Re, mentre non si sa tra gli italiani quanto potranno esercitare un ruolo di indirizzo ex presidenti Cei come Camillo Ruini e Angelo Bagnasco.

Fra gli stranieri con capacità di spostare voti, e non presenti in Conclave, ci sono il cardinale di Boston Sean Patrick O’Malley, il più attivo promotore della lotta agli abusi sessuali, quello di Vienna Christoph Schoenborn, fine teologo ex allievo di Joseph Ratzinger e fiduciario di papa Bergoglio in ruoli-guida di vari Sinodi come quelli sulla famiglia, o l’ex prefetto dei vescovi, il canadese Marc Ouellet, influente anche in America Latina, da ex presidente della Pontificia Commissione competente. Intanto oggi, la scena tra i ‘papabili’ è stata tutta per Pietro Parolin, già segretario di Stato, che ha presieduto in Piazza San Pietro la seconda messa dei ‘novendiali’, davanti ai 200 mila partecipanti al Giubileo degli adolescenti.

Da stretto collaboratore di papa Bergoglio, la sobrietà, il piglio sicuro ma anche affabile e umano con cui ha portato avanti la celebrazione ha ricordato quelli dell’allora prefetto per la Dottrina della fede e decano del Collegio cardinalizio Joseph Ratzinger nell’officiare venti anni fa i funerali di Giovanni Paolo II, uscendone come l’unico vero candidato alla successione. Nella messa di oggi, in cui ha assimilato la tristezza, il turbamento e lo smarrimento per la morte di Francesco a quelli degli “apostoli addolorati per la morte di Gesù”, Parolin è come se avesse esposto sinteticamente una sorta di suo ‘programma’, sulla scia del grande pontificato appena concluso. Ha spiegato che l'”eredità” del Pontefice “dobbiamo accoglierla e farla diventare vita vissuta, aprendoci alla misericordia di Dio e diventando anche noi misericordiosi gli uni verso gli altri”.

“Solo la misericordia guarisce e crea un mondo nuovo, spegnendo i fuochi della diffidenza, dell’odio e della violenza: questo è il grande insegnamento di Papa Francesco”, ha sottolineato, a proposito di un Pontefice che alla misericordia dedicò anche un Anno Santo straordinario. Papa Francesco “ci ha ricordato che non può esserci pace senza il riconoscimento dell’altro, senza l’attenzione a chi è più debole e, soprattutto, non può esserci mai la pace se non impariamo a perdonarci reciprocamente, usando tra di noi la stessa misericordia che Dio ha verso la nostra vita”. Una misericordia che è guida anche nell’azione diplomatica della Santa Sede, come si è visto ancora ieri nell’incontro in Basilica tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, in una foto che ha fatto il giro del mondo ed è rimasta l’emblema della giornata: non pochi l’hanno definita “l’ultimo miracolo di papa Francesco”.

Zelensky ieri ha anche incontrato proprio Parolin, capo della diplomazia d’Otretevere, ringraziando poi su X “per il sostegno al diritto dell’Ucraina all’autodifesa e al principio secondo cui le condizioni di pace non possono essere imposte al Paese vittima”. E oggi, per l’incontro in Basilica, l’ambasciatore ucraino Andrii Yurash ha riconosciuto con l’ANSA “il grande sostegno della Santa Sede”.

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