Nel caso del Psg, i documenti in possesso di Der Spiegel citano anche un contratto da 1,075 miliardi di euro promesso in cinque anni dal Qatar Tourism Board (QTA). Le accuse a Michel Platini non sono nuove. La novità è il coinvolgimento del presidente della Fifa Gianni Infantino. Sotto i riflettori i comportamenti e le decisioni che l’allora segretario generale dell’Uefa adottò per facilitare i due club a rientrare nei paletti del fair play finanziario.
Trattative personali, trattamenti di favore nelle sanzioni, rapporti di amicizia con un procuratore svizzero. L’attuale presidente della Fifa, secondo i 70 milioni di files analizzati per otto mesi, avrebbe “negoziato direttamente con il Manchester City” bypassando “l’organo d’inchiesta interna teoricamente indipendente”. Mediapart, che si sta occupando della questione in Francia, ha svelato anche il contenuto di una mail, con in copia l’ex presidente francese Sarkozy, in cui Infantino rivolgendosi ai dirigenti del City definisce “un bel regalo” la sanzione di 20 milioni di euro (anziché 60) imposta ai parigini.
Il Psg ha reagito subito. Il direttore generale Jean Claude Blanc dice che “non c’è mai stato alcun accordo segreto, abbiamo sempre seguito con trasparenza le decisioni dell’Uefa, adeguandoci anche alle sanzioni senza rinunciare ad espanderci. Quello con il QTA (Qatar Tourism Authority) è un contratto di “Nation Branding”, innovativo ma simile a quanto per esempio può fare la Francia investendo sui Giochi olimpici”.
Dal quartiere generale della Fifa, a Zurigo, le inchieste di Der Spiegel definiscono le anticipazioni “spazzatura”.Infantino è sereno e per nulla sorpreso dalle anticipazioni di questo nuovo capitolo di Football Leaks. Da tempo sa dell’esistenza dell’inchiesta. Circa tre settimane fa ha ricevuto 180 domande dalle varie testate del consorzio, e si è recato negli Stati Uniti per dare le sue risposte. Ha fornito questa versione dei fatti: ho sempre agito nel rispetto delle regole e, nel caso specifico, delle norme del financial fairplay; avevo il dovere, non il diritto, di condurre con i vertici di Psg e City anche trattative personali, pur nel rispetto del lavoro della Commissione, allo scopo di trovare un accordo. Inoltre, Infantino non ha negato il suo rapporto personale con il procuratore svizzero Rinaldo Arnold – beneficiario secondo le accuse di biglietti omaggio -, ma ha spiegato che gli fece da tramite col procuratore federale quando emerse lo scandalo dei Panama Papers. L’Espresso, che fa parte del Consorzio giornalistico, annuncia la storia di un presunto conto corrente alle Mauritius dove transitava lo stipendio di Roberto Mancini ai tempi del City, un presunto trattamento di favore dell’ Uefa per i conti dell’ Inter e un caso di doping che coinvolgerebbe un campione che ha vinto più di una Champions.