Questa sera a Scampia, a partire dalle ore 21 in via Gobetti, sarà celebrata una fiaccolata in memoria del crollo avvenuto nella Vela Celeste la notte del 22 luglio dello scorso anno. L’evento, organizzato dal comitato Vele Scampia, si snoderà lungo il percorso che conduce alla Vela Celeste. «Sembra ieri», scrivono dal comitato, ricordando Roberto, Patrizia e Margherita, le tre vittime che persero la vita in quell’occasione, mentre altri undici, tra cui sette bambini, rimasero feriti.
Il comitato sottolinea come, da subito, si sia attivata una solidarietà diffusa, definita “il sole della solidarietà”: brandine, generi alimentari, giocattoli e farmaci furono raccolti spontaneamente dalle istituzioni locali e da numerosi cittadini. Un gesto che ha colmato lacune istituzionali e sostenuto le famiglie colpite. L’iniziativa mira a mantenere viva l’attenzione sulle comunità colpite, sostenendo chi è ancora in attesa di rientrare nella propria abitazione temporanea, evitando polemiche e lasciando che “la giustizia faccia il suo corso” come afferma il comunicato.
Ciro Corona: la voce di Resistenza anticamorra e dell’Officina “Gelsomina Verde”
Sulla questione è intervenuto con un lugno post su Fb anche Ciro Corona, figura centrale nell’Associazione Resistenza anticamorra e nell’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”. Nel ricordare il crollo, Corona ha denunciato aspetti finora poco visibili alla narrazione ufficiale:
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Emergenza abitativa e tensioni sociali: subito dopo il crollo, centinaia di famiglie rimasero senza casa e numerosi bambini trascorsero la notte tra ambulanze e caos. Corona intervenne personalmente nel presidio istituzionale e con l’Officina ha permesso l’accoglienza, in collaborazione con i Servizi Sociali, di 52 persone, tra cui molti bambini, contribuito a “toglierli dalla strada”.
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Strumentalizzazioni politiche e divisioni: evidenzia distorsioni in cui gruppi locali avrebbero usato la tragedia come strumento di potere. Racconta come alcuni residenti, supportati da “delinquenti in scooter”, imposero di lasciare le case solo “tutti o nessuno”, mentre un consigliere comunale inviava persone a occupare l’Università per controllare i presidi istituzionali. Molte derrate alimentari destinate al centro universitario finivano poi vendute sul mercato, generando tensioni e divisioni tra le famiglie, anche quelle con parenti in ospedale.
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Sciacallaggio e profitti sulla sofferenza: Corona ha denunciato influencer locali assoldati per screditare le attività solidali e l’assenza dei comitati di lotta durante le inaugurazioni degli spazi dedicati alla memoria delle vittime. Ha sottolineato come “sulla tragedia c’è chi costruisce carriere politiche e fa affari”, mentre associazioni come Resistenza e Restart Scampia lavorano concretamente per trovare soluzioni abitative.
Grazie alla solidarietà privata e al supporto di reti sociali, Corona e la sua associazione sono riusciti a collocare le famiglie in nuove abitazioni provvisorie, tracciando una linea di impegno dal basso per il futuro di Scampia.
Un impegno che guarda avanti
La fiaccolata di stasera rappresenta non solo un momento di commemorazione, ma anche un impegno concreto a restare fedeli ai progetti avviati per la rinascita delle Vele, come il programma Restart Scampia. L’obiettivo condiviso rimane quello di garantire giustizia, assistenza e memoria viva per le vittime, proteggendo chi è rimasto indietro e ostacolando lo sciacallaggio politico e criminale.