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Cronache

Follia a Santa Maria Capua Vetere, ragazzo di 26 anni centrato da una pallottola alla testa

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Nelle prime ore di oggi, i dati provenienti dalle centrali operative dell’Arma dei Carabinieri nella provincia di Caserta e dagli ospedali non segnalano feriti causati da esplosioni di fuochi d’artificio. Tuttavia, a Santa Maria Capua Vetere, nel rione IACP, un tragico episodio ha gettato un’ombra su questa giornata di festa.

Un giovane di 26 anni è stato colpito alla tempia da un colpo d’arma da fuoco, causando ferite gravi. I soccorsi sono stati immediatamente allertati, e la vittima è stata trasportata in condizioni gravissime all’ospedale di Caserta per ricevere le cure necessarie.

L’incidente ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato, che sta procedendo con le indagini per determinare le circostanze precise di questo drammatico episodio. La comunità di Santa Maria Capua Vetere è scossa da quanto accaduto, e l’attenzione di tutti è focalizzata sul giovane coinvolto e sulla dinamica dell’evento.

In un momento in cui le celebrazioni di Capodanno dovrebbero essere caratterizzate da gioia e festa, l’incidente ha sottolineato i rischi associati a pratiche pericolose durante i festeggiamenti. Le autorità invitano alla massima prudenza nell’uso di fuochi d’artificio e armi da fuoco, ricordando che la sicurezza deve essere sempre al primo posto.

Il coinvolgimento della Polizia di Stato indica l’importanza di un’indagine approfondita per garantire che ogni dettaglio venga esaminato attentamente. Si esorta chiunque abbia informazioni cruciali a collaborare con le forze dell’ordine per gettare luce sulla dinamica dell’incidente e fornire risposte alla comunità e alla famiglia della vittima.

In un periodo in cui la solidarietà e la responsabilità sono essenziali, il pensiero di tutti si rivolge al giovane ferito, auspicando un pronto recupero e riflettendo sulla necessità di celebrare le festività in modo sicuro e consapevole.

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Cronache

Ossessione: la persecuzione silenziosa che ha terrorizzato una donna a Vico Equense

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Un’ossessione. È questa la parola che meglio riassume la vicenda che si è consumata nel cuore della costiera sorrentina. Un assedio invisibile, ma logorante, che ha cancellato la libertà di una donna e che si è concluso con l’arresto di un uomo di 44 anni per atti persecutori.

Una presenza costante e inquietante

La protagonista, una donna che si era da poco trasferita in un appartamento nel centro cittadino di Vico Equense, conduceva una vita normale. Accanto a lei viveva un uomo di 44 anni, con cui condivideva soltanto saluti fugaci sul pianerottolo. Almeno in apparenza. Perché in realtà, l’uomo era ossessionato da lei, tanto da conservare in casa sue fotografie, alcune incorniciate e poggiate sul comodino, accanto al letto.

Finti incontri casuali e tentativi di approccio

Con il tempo, gli incontri diventano frequenti, quasi pianificati. L’uomo suona spesso alla sua porta, offrendo frutta o bottiglie di spumante. Poi iniziano i messaggi sui social, sempre più audaci. Ogni giorno, la donna trova sullo zerbino un dono: una rosa, una mimosa sul parabrezza, lettere d’amore. L’uomo dichiara apertamente il suo amore, ma riceve un rifiuto fermo e inequivocabile.

La paura cresce, la persecuzione si fa più pressante

Il rifiuto non lo ferma. Al contrario, diventa più insistente, invadente, ossessivo. Grida frasi d’amore attraverso le pareti, si apposta davanti alla porta per ore, la segue in strada e in auto. La donna lo osserva dallo spioncino, terrorizzata. La situazione degenera quando arrivano le prime minacce: è la miccia che spinge la vittima a rivolgersi ai Carabinieri.

L’intervento dei Carabinieri e l’arresto

I militari della stazione di Vico Equense raccolgono la denuncia della donna e si attivano immediatamente. Si appostano nei pressi dell’abitazione. Quando lei esce, l’uomo la segue, la pedina, la importuna. A quel punto scattano le manette. L’uomo viene arrestato in flagranza per atti persecutori.

Le prove del suo delirio

Durante la perquisizione nell’appartamento del 44enne, i carabinieri trovano decine di fotografie della donna, stampate e conservate. Alcune sono esposte in camera da letto. In una cornice d’argento, un ritratto in bianco e nero in cui la donna sorride al fotografo. Era lì, sul comodino, rivolto verso il letto. L’ultima immagine prima di chiudere gli occhi. Un’immagine di pura ossessione.

 

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Cronache

Un’aula del tribunale di Napoli ricorderà l’avvocato Peluso

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Un’ aula del tribunale di Napoli sarà intitolata alla memoria dell’avvocato Peluso: su proposta del Consiglio dell’Ordine avvocati di Napoli (Coa), la conferenza permanente della Corte d’appello ha deliberato l’intitolazione di un’aula del tribunale “A.Criscuolo” alla memoria dell’avvocato Angelo Peluso, già presidente di Camera penale e consigliere del Coa, in riconoscimento del suo ruolo di protagonista di significative battaglie in favore dell’Avvocatura per l’affermazione del diritto di difesa e per il pregevole contributo sempre offerto al dibattito sulla giustizia, anche nel ruolo di giornalista. Alla cerimonia di intitolazione dell’aula 113 prevista lunedì 5 maggio (ore 11,30) interverranno Carmine Foreste, presidente del Foro di Napoli, il procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, Maria Rosaria Covelli e Aldo Policastro, rispettivamente presidente e procuratore della Corte d’Appello, il vicepresidente dell’Unione camere penali Nicolas Balzano, il presidente della Camera penale di Napoli Marco Muscariello e il presidente del tribunale, Elisabetta Garzo: toccherà all’avvocato Claudio Botti tratteggiare la figura di Angelo Peluso.

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Cronache

Molo Beverello bloccato da nave da crociera, Ferrante: “Servono soluzioni strutturali per evitare nuovi disagi”

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L’episodio che ha causato disagi a centinaia di passeggeri diretti verso le isole minori del Golfo di Napoli, impossibilitati a imbarcarsi per ore dal Molo Beverello a causa della presenza di una nave da crociera in sosta, riaccende l’attenzione sulla gestione dei flussi marittimi nel porto partenopeo.

A sottolineare l’urgenza di interventi risolutivi è stato il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, che ha definito quanto accaduto “la conferma della necessità di adottare soluzioni strutturali”.

Ferrante ha assicurato di essere in costante contatto con l’Autorità Marittima e con l’Autorità di Sistema Portuale, ringraziando entrambe per il loro tempestivo intervento. “Hanno assicurato il massimo impegno – ha spiegato – per superare questa annosa criticità, garantendo una gestione efficiente dei flussi turistici e, soprattutto, il diritto alla mobilità dei cittadini”.

Turismo e mobilità: serve un nuovo equilibrio

Nel suo intervento, Ferrante ha sottolineato la necessità di un piano che consenta alla città di Napoli di valorizzare le opportunità offerte dal turismo da crociera, ma senza compromettere i servizi di trasporto pubblico: “Per una città come Napoli, i flussi turistici via mare, al pari di quelli terrestri, richiedono misure mirate e incisive”.

L’obiettivo, ha ribadito il sottosegretario, è quello di trovare “un punto di equilibrio per permettere di far fronte al turismo da crociera garantendo il regolare servizio pubblico di trasporto”.

Verso un piano operativo per il porto

“Il Governo è impegnato a rendere il porto di Napoli sempre più efficiente ed attrattivo”, ha aggiunto Ferrante, annunciando che continuerà il confronto con Capitaneria di Porto e Autorità di Sistema Portuale, per arrivare a definire “un piano di risposta operativa in grado di scongiurare futuri disagi”.

Un richiamo alla necessità di trasformare le criticità in opportunità, per migliorare in maniera stabile la vivibilità e la funzionalità del sistema portuale napoletano.

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