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Economia

Fmi ottimista vede via di uscita, ecco le nuove stime di crescita

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Una via di uscita dalla crisi sanitaria ed economica “e’ sempre piu’ visibile” ma “il futuro presenta sfide difficili”, con la pandemia “non ancora sconfitta” e la ripresa che procede a diverse velocita’ fra i paesi. A scattare la fotografia dello stato dell’economia mondiale e’ il Fondo Monetario Internazionale che, nel World Economic Outlook, rivide al rialzo le stime di crescita per il mondo e non solo. Una revisione legata in gran parte alle economie avanzate, che accelerano sotto la spinta degli Stati Uniti, “l’unica grande economia che superera’ i livelli di previsti per il 2022 in assenza della pandemia. Le altre economia avanzate, inclusa l’area euro, ripartiranno quest’anno ma a una velocita’ piu’ lenta”, afferma Gita Gopinath, il capo economista del Fondo, sottolineando che i governi devono continuare a sostenere le loro economia anche a fronte di un spazio di bilancio piu’ limitato e a debiti pubblici piu’ elevati. “Questo richiede misure piu’ mirate. Al momento l’enfasi dovrebbe essere dall’uscire dalla crisi sanitaria dando la priorita’ alle spese per la salute – osserva Gopinath -. La politica monetaria dovrebbe restare accomodante gestendo allo stesso tempo in modo proattivo i rischi alla stabilita’ finanziaria”. Nel rivedere al rialzo le stime l’istituto di Washington spiega come grazie al forte e deciso intervento dei governi il peggio e’ stato evitato anche se la contrazione dell’economia mondiale per il 2020 e’ stata senza precedenti. In assenza degli stimoli la contrazione poteva essere tre volte maggiore e grazie a lor “le cicatrici che la recessione da Covid lascera’ saranno minori rispetto alla crisi finanziaria del 2008”. Nonostante il quadro piu’ roseo delle attese restano comunque molte incertezze legate all’andamento del Covid, aggiunge il Fondo. Ecco di seguito una tabella con le nuove stime del Fmi. Fra parentesi vengono riportate le variazioni in punti percentuali rispetto alle previsioni di gennaio.

PAESE          2020       2021       2022

MONDO -3,3% +6,0% (+0,5) +4,4% (+0,2)

ECONOMIE AVANZATE -4,7% +5,1% (+0,8) +3,6% (+0,5)

– STATI UNITI -3,5% +6,4% (+1,3) +3,5% (+1,0)

– EUROLANDIA -6,6% +4,4% (+0,2) +3,8% (+0,2)

– GERMANIA -4,9% +3,6% (+0,1) +3,4% (+0,3)

– FRANCIA -8,2% +5,8% (+0,3) +4,2% (+0,1)

– ITALIA -8,9% +4,2% (+1,2) +3,6% ( – )

– SPAGNA -11,0% +6,4% (+0,5) +4,7% ( – )

– GIAPPONE -4,8% +3,3% (+0,2) +2,5% (+0,1)

– GB -9,9% +5,3% (+0,8) +5,1% (+0,1)

– CANADA -5,4% +5,0% (+1,4) +4,7% (+0,6)

-ECONOMIE EMERGENTI -2,2% +6,7% (+0,4) +5,0% ( – )

– RUSSIA -3,1% +3,8% (+0,8) +3,8% (-0,1)

– CINA +2,3% +8,4% (+0,3) +5,6% ( – )

– INDIA -8,0% +12,5% (+1,0) +6,9% (+0,1)

– BRASILE -4,1% +3,7% (+0,1) +2,6% ( – )

– SUD AFRICA -7,0% +3,1% (+0,3) +2,0% (+0,6)

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Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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