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Cronache

Fiumi di cocaina dal Brasile per i Casamonica, 5 arresti e bloccata importazione di tonnellate di cocaina

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C’e’ Salvatore Casamonica tra i 5 arrestati della maxi operazione antidroga della Guardia di Finanza di Roma e del Servizio Centrale Investigazione Criminalita’ Organizzata. Dalle indagini, che si sono avvalse anche del contributo di due collaboratori di giustizia, e’ emerso che era il referente del clan per il traffico della droga. Per gli inquirenti sarebbe stato lui lo “snodo centrale” dell’importazione in Italia di 7 tonnellate di cocaina, pari all’intera produzione annua di un cartello colombiano. La droga sarebbe dovuta partire dal Brasile e arrivare a Roma utilizzando un aereo privato con carichi da una tonnellata. La prima importazione, a fronte di un ‘investimento’ di circa 4,5 milioni di euro da parte dell’organizzazione, non si concretizzo’ a causa dell’arresto di Salvatore Casamonicanell’ambito dell’operazione Gramigna di luglio scorso.

Sull’importazione del primo carico di cocaina dal Brasile l’organizzazione avrebbe investito 4,5 milioni di euro in contanti. E’ quanto emerge dall’indagine della Guardia di finanza di Roma con 5 arrestati tra cui Salvatore Casamonica. “Un dato significativo sulla potenzialita’ criminale e la pericolosita’ di questo gruppo” ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Roma Michele Prestipino nel corso di una conferenza stampa. Per gli inquirenti, Salvatore Casamonica ha svolto un ruolo di primissimo piano e stretto accordi con narcos sudamericani per l’importazione in Italia di 7 tonnellate di cocaina, pari all’intera produzione annua di un cartello colombiano.

Sono stati impiegati anche agenti sotto copertura nelle indagini che hanno portato alla maxi operazione antidroga della Guardia di finanza di Roma con l’arresto di 5 persone tra cui Salvatore Casamonica. Gli agenti undercover, non solo italiani, sono riusciti a entrare in contatto con lui conquistando la sua fiducia e ottenendo compiti per perfezionare la pianificazione delle importazioni di droga, come il reclutamento del volo privato e del pilota per far arrivare la droga a Ciampino. A collaborare con gli investigatori italiani la DEA statunitense e la polizia di Ginevra che hanno messo a disposizione agenti sotto copertura e anche un aereo.

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Cronache

A processo per stalking, sfregia la ex e uccide il padre

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Ha atteso che uscisse dalla palazzina motivato ad aggredirla a tutti i costi. Per questo un ex avvocato, Marco Manfratti, di 40 anni, si è appostato intorno alle 13 di ieri in via Ciro Menotti a Varese armato di coltello. Ha aspettato che la ex, Lavinia, di 37 anni, uscisse dallo studio del padre, Fabio Limido, geologo di 71 anni, per la pausa pranzo. E lì l’ha aggredita sfregiandola con il coltello. Colpendola ripetutamente al viso e al collo, sino a quando, mentre la 37enne cadeva ferita sotto i suoi colpi, in suo soccorso non è intervenuto l’anziano padre. Manfratti non ha avuto alcuna remora accoltellando ripetutamente al torace il geologo, poi deceduto, sotto gli occhi della moglie e madre.

Dopo aver gridato chiedendo disperatamente aiuto, la donna ha avuto un malore mentre in via Menotti, a due passi dalla Questura, arrivavano le volanti della Polizia di Stato, gli investigatori della Squadra mobile e i mezzi del 118. Manfratti è stato arrestato in flagranza di reato, anche lui leggermente rimasto ferito nell’aggressione, coperto di sangue e stralunato. Le condizioni di Fabio Limido sono immediatamente apparse gravissime. L’anziano era in fin di vita ed è morto poco dopo il ricovero al Pronto soccorso dell’Ospedale di Circolo di Varese. La figlia è ricoverata in prognosi riservata: le lesioni causate dalle coltellate sono importanti, la 37enne dovrà essere sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Manfratti è stato portato in Questura, è accusato di omicidio e tentato omicidio. Non è escluso, vista la ricostruzione dell’accaduto, che all’uomo venga contestata l’aggravante della premeditazione.

La tragedia di via Menotti non è stata un fulmine a ciel sereno. Certo nessuno poteva immaginare un fatto di sangue simile, ma le avvisaglie che il 40enne fosse violento e motivato a impedire che la ex vivesse libera la propria vita dopo averlo lasciato c’erano tutte. Anche perché ci sarebbe una causa di separazione difficilissima dietro l’odio che l’ex avvocato covava nei confronti di tutta la famiglia Limido. Oggetto del contendere, o meglio della furia omicida dell’uomo, il figlio di tre anni avuto dal matrimonio con Lavinia. C’erano inoltre le denunce presentate a più riprese sia dalla donna che dalla madre di lei. Denunce per stalking che si erano già tradotte in un processo davanti al giudice del Tribunale di Varese Luciano Lucarelli a carico di Manfratti. Un processo ancora in corso.

La tenacia del 40enne nel distruggere la vita della ex e della sua famiglia aveva già portato all’emissione di un provvedimento di divieto di avvicinamento a carico dell’ex avvocato. Ex avvocato Manfratti lo era diventato per scelta cancellandosi dall’Ordine degli avvocati di Busto Arsizio (Varese) dopo le denunce della ex probabilmente per evitare un procedimento disciplinare. Quello di Varese non è stato purtroppo l’unico caso di violenza contro le donne registrato oggi. Una donna di 50 anni è stata accoltellata sotto casa a Sassoferrato (Ancona), in via Bramante dal marito da cui si stava separando. Erano in auto, quando l’uomo ha estratto un coltello e l’ha colpita più volte e in più parti del corpo. La donna è grave, ma non in pericolo di vita, mentre l’ex marito è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio dopo una breve fuga. E’ di omicidio, invece, l’accusa nei confronti di un 69enne che a Pavia ha ucciso il coinquilino di 36 anni trascinandone poi il cadavere per strada.

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Israele: 2 soldati uccisi da un attacco con droni di Hezbollah al nord

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L’esercito israeliano ha annunciato la morte di due soldati riservisti uccisi ieri a Metulla, nel nord del Paese, da un drone esplosivo degli Hezbollah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta di Dan Kamkagi (31 anni) e Nahman Natan Hertz (31) della 551/esima Brigata. Il bilancio dei soldati caduti da ottobre scorso sul fronte nord è ora salito a 13. A questi vanno aggiunti anche nove civili uccisi negli attacchi Hezbollah.

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Pozzuoli, la terra trema ancora nei Campi Flegrei: 3.2. e sciame sismico nella notte

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Trema ancora la terra nei campi Flegrei, una scossa di magnitudo 3.2 la più forte della notte: è stata registrata alle quattro circa ma è stata seguita da una seconda scossa di magnitudo 2.9 mentre prima e dopo ci sono state altre scosse di magnitudo più bassa. Uno sciame sismico, come lo definiscono gli esperti. È il segnali di una terra viva, di terra vulcanica. Epicentro delle scosse, come senore, tra Pozzuoli e la zona dei campi flegrei, profondità poco più di 1 km. Ed è questa superficialità che rende le scosse più facilmente avvertite dalla popolazione. Il terremoto è stato anche questa volta avvertito dalla popolazione: molte persone sono scese in strada ma altre stanno imparando a convivere con questo fenomeno. Non si registrano danni ma l’attenzione è alta. L’area dei Campi Flegrei è tra le più monitorate e studiate al mondo.

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