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Europa League, Lazio niente miracolo: il Siviglia ne fa 2

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La Lazio non puo’ fare miracoli, e adesso e’ fuori dall’Europa League. Il Siviglia si conferma infatti squadra particolarmente adatta a questa competizione ed elimina la formazione di Simone Inzaghi battendola per 2-0 dopo essersi gia’ imposto all’andata (0-1 all’Olimpico).

Il ‘matador’ della Lazio, che recrimina per un rigore non concesso dopo un presunto fallo in area di Mercado su Lulic sullo 0-0, e’ stato come a Roma Ben Yedder, che ha segnato anche nello stadio di casa per la gioia del pubblico andaluso che, quando sono entrati, ha sonoramente fischiato l’ex del Betis Durmisi mentre ha applaudito Correa, per due anni uno dei beniamini del ‘Sanchez Pizjuan’ nonostante il rendimento a corrente alternata. La Lazio esce fra i rimpianti, in primis per un sorteggio sfortunato che le ha opposto un avversario durissimo, che l’Europa League l’ha vinta per 5 volte, poi per le troppe assenze e infine per le occasioni sprecate. Ma Inzaghi farebbe bene ad arrabbiarsi con i suoi difensori che, in occasione del primo gol subi’to, schierati cinque contro due sono stati capaci di farsi infilare, con Patric a tenere in gioco Ben Yedder, lesto a riprendere in tap-in dopo che la conclusione di Sarabia era stata respinta da Strakosha. In precedenza la Lazio aveva sempre fatto fatica a ripartire, poi al 39′ Immobile, altro ex del Siviglia, si faceva trovare in buona posizione ma sprecava calciando alle stelle. Poco dopo l’inizio della ripresa Inzaghi, sotto complessivamente per 2-0 e consapevole di dover fare un’impresa, avvicendava il difensore Patric, che visibilmente non gradiva il cambio, con Correa ma a gestire il possesso erano i padroni di casa, rimasti in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione dell’ex palermitano Vazquez. Dodici minuti dopo, al 27′ st, parita’ numerica ristabilita perche’ si faceva cacciare anche Marusic (uno dei peggiori in campo) per una gomitata a Mesa quasi davanti all’arbitro Taylor, che estraeva il rosso. Al 34′ st il raddoppio del Siviglia, con una bella azione e assist vincente di Jesus Navas per Sarabia, che di destro batteva Strakosha. A quel punto il match, fra gli ‘Ole” del pubblico, non aveva piu’ storia, e la Lazio ora dovra’ fare la conta degli indisponibili in vista della semifinale di Coppa Italia contro il Milan, di martedi’ 26, e poi del derby della capitale.

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Calcio: Di Lorenzo, lo scudetto? tutto è nelle nostre mani

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“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.

Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.

Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.

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Castel di Sangro si prepara al ritiro estivo del Napoli

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Castel di Sangro tifa per il Napoli campione d’Italia e si prepara per il ritiro estivo che si terrà tra fine luglio e inizio agosto. Le date devono ancora essere stabilite, ma nel capoluogo sangrino è partita la macchina organizzativa per accogliere i partenopei per il quinto anni di fila. Tra le possibili novità l’allestimento del Palasport che, spera il sindaco Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, “possa ospitare il trofeo perché l’Abruzzo finora ha portato bene al Napoli. Da quando gli azzurri si allenano nei nostri impianti hanno vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Ora speriamo che arrivi il secondo scudetto”.

L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro (L’Aquila) per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa. “Lo stadio Teofilo Patini ha una portata massima di 7.500 persone – ricorda Caruso – si procederà con l’allestimento straordinario del Palasport che servirà eventualmente a esporre la Coppa e a ospitare momenti celebrativi e conferenze. L’effetto Conte sicuramente si è visto”. Parte quindi il tifo per il Napoliperché l’eventuale conquista dello scudetto riporti i grandi numeri nel centro d’Abruzzo.

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Champions: Inter perde Lautaro, risentimento muscolare

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L’Inter perde Lautaro Martinez per infortunio. Il capitano nerazzurro si è fermato dopo 43′ nel primo tempo della semifinale di Champions League contro il Barcellona in corso allo stadio Olimpico di Montjuic: dopo uno scatto, l’argentino si è tenuto la coscia sinistra ed è uscito dal campo quasi in campo per farsi medicare, stringendo i denti per gli ultimi minuti del primo tempo e venendo poi sostituito da Mehdi Taremi a inizio ripresa. Per Lautaro si tratta di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra che dovrà essere valutato nei prossimi giorni.

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