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Euro 24, Portogallo-Francia: Mbappé sfida suo idolo CR7

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E’ un ricordo che fa male, ma sono passati otto anni e domani è un’altra storia. E’ questo lo spirito con cui Didier Deschamps, che era il ct della Francia anche nel 2016 quando i Bleus persero in casa la finale degli Europei contro il Portogallo, affronta l’impegno di domani, questa volta ‘solo’ un quarto di finale, di nuovo contro Cristiano Ronaldo e compagni. “La finale dell’Europeo del 2016 è stata dolorosa – ricorda Deschamps – e quella sconfitta fu difficile da ‘digerire’. Ma adesso siamo ai quarti di finale e i migliori sono qui. Il Portogallo di oggi è una squadra forte ed equilibrata, che preferisce attaccare piuttosto che difendere, ma cercheremo di avere il massimo controllo possibile del match. Entrambe le squadre hanno giocatori che possono fare la differenza. C’è tantissima qualità in questo Portogallo, come ce n’è nella Francia. Ronaldo? È sempre stato una minaccia. Ha sempre la capacità di segnare, di essere decisivo. Resta un grandissimo avversario, era forte e lo è ancora”.

E proprio CR7 carica i suoi via social, postando una foto di un gruppo di tifosi che sventolano un bandierone del Portogallo e la frase “siamo stati, siamo e saremo sempre tutti noi. Credici, Portogallo!”. Anche Bernardo Silva suona la carica: “guardando i giocatori che ha la Francia – spiega – non sono attrezzati per stare in difesa con 11 elementi dietro la palla per 90 minuti, quindi per noi potrebbe esserci più spazio”. Frasi che hanno mandato alle stelle l’entusiasmo dei supporter della Selecçao che stanno affluendo in notevole numero ad Amburgo, dove però il sindaco ha vietato loro di fare cortei per recarsi tutti insieme, magari tirando qualche fumogeno, domani allo stadio. Di sicuro se domani la Francia vuole vincere dovrà segnare, cosa che finora in questo Europeo le è rimasta difficile, visto che ci è riuscita solo su rigore o autogol.

Così sotto il tiro della critica ci sono gli attaccanti, compreso Mbappé, che domani, in un autentico scontro generazionale tra fuoriclasse sfiderà di nuovo il suo idolo da bambino, ovvero Ronaldo. “Kylian ora si sente bene – dice Deschamps, che per sostituire lo squalificato Rabiot si affiderà a Camavinga -, e quanto ai giudizi su Thuram e Griezmann, l’importante è quello che dico io, ovvero che a proposito di Marcus e Antoine credo ci siano cose positive”. Mbappé, che ha lanciato un nuovo appello ai suoi connazionali affinché vadano a votare e impediscano il trionfo delle destre, è chiaramente stimolato dall’idea di tornare a confrontarsi con quel Cristiano Ronaldo del quale aveva i poster in camera e che per lui era un idolo e un modello. “Lui è unico, ce n’è uno solo – le parole di Mbappé -. Io voglio solo seguire la mia strada, e spero di scrivere una grande pagina della storia del Real Madrid. “Per me sarà un onore confrontarmi ancora con lui, tutti conoscono l’ammirazione che io provo per Ronaldo. Siamo in contatto, lui resterà una leggenda del calcio, ma spero di vincere domani. Bisogna apprezzare quello che è e quello che è stato, un giocatore unico”. Ma ora è tempo di prenderne il posto nel cuore di tutti gli amanti del calcio.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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