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Esselunga: eredi Caprotti ancora divisi, niente cedola

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 Mentre le pratiche per il ‘divorzio’ in Esselunga sono in corso, i rapporti tra gli eredi di Bernardo Caprotti, fondatore della terza catena di supermercati italiani, restano difficili. Lo conferma l’assemblea di Supermarkets Italiani, la holding che detiene il 100% di Esselunga, controllata al 70% dalla seconda moglie di Caprotti, Giuliana Albera, e dalla figlia Marina e partecipata con il 15% a testa dai figli di primo letto Violetta e Giuseppe. Il verbale dell’assise dello scorso 27 giugno riporta una lunga sfilza di domande poste da Violetta e Giuseppe volte a scrutinare l’andamento gestionale, gli investimenti e le partecipate, i rapporti con parti correlate, la gestione finanziaria di Esselunga, principale asset di Supermarkets italiani e oggetto di un arbitrato che entro la fine di quest’anno stabilira’ il valore a cui Violetta e Giuseppe potranno vendere le loro quote a Giuliana e Marina. Ma nel documento e’ riportata anche la richiesta, fatta da Violetta e appoggiata da Giuseppe, di pagare ai soci un dividendo di 100 milioni (o, in subordine, di 28 milioni, pari alla disponibilita’ liquide di Supermarkets) da parte di una societa’ che – ha sottolineato l’avvocato Giampiero Succi dello studio Erede per conto di Violetta – “ha accumulato negli anni ‘utili portati a nuovo’ per un ammontare veramente significativo e straordinario, di oltre 3 miliardi di euro” e puo’ sfoggiare “grandezze e risultati altrettanto positivi” a livello consolidato, con un mol 2018 di quasi 700 milioni, in crescita di oltre il 9% sul 2017, una cassa superiore a 900 milioni e un utile di 275 milioni “in gran parte proveniente da Esselunga, ma da questa non distribuito al suo unico socio”.

La “significativa ritenzione di valore” di Supermarkets – che dispone di un patrimonio netto di 3,57 miliardi a fronte di debiti finanziari per 300 milioni – “non appare giustificata, ed anzi da un lato integra una gestione non efficiente dei risultati economici e finanziari”, anche alla luce dei “bassi rendimenti” spuntati con i depositi bancari, “e dall’altro non e’ vantaggiosa da un punto di vista finanziario” per i soci. Il presidente Piergaetano Marchetti ha motivato la proposta di portare a nuovo gli utili sia di Supermarkets che di Esselunga con la “necessita’ (…) di sostenere investimenti essenziali per il consolidamento e lo sviluppo in un contesto concorrenziale particolarmente aggressivo, in rapida evoluzione”, come dimostra l’acquisizione da parte di Conad di Auchan Italia. Inoltre il pagamento della cedola “potrebbe essere considerata in maniera sfavorevole” dalle agenzie di rating, che hanno messo sotto osservazione l’ ‘investment grade’ di Esselunga per il rischio che il passaggio delle quote possa aumentare la leva del gruppo. La scelta e’ stata condivisa dai soci di maggioranza, che hanno approvato il bilancio, ma non ha convinto Violetta e Giuseppe, che si sono astenuti, riproponendo una divisione che si era gia’ vista lo scorso anno.

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È morta la turista colpita alla testa da una statua a Napoli, si indaga per omicidio colposo

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E’ deceduta a causa delle gravi ferite riportate la turista padovana di 30 anni colpita domenica pomeriggio alla testa da una statua caduta da un balcone nel centro di Napoli. E’ quanto si apprende da fonti sanitarie. La donna era stata ricoverata all’Ospedale del Mare dopo aver ricevuto le prime cure all’ospedale Vecchio Pellegrini. La turista si trovava in via Sant’Anna di Palazzo, ai Quartieri Spagnoli, per un ultimo giro prima del ritorno a casa previsto nella serata di domenica con un volo in partenza dall’aeroporto di Capodichino. Sull’episodio indaga la Polizia.
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Napoli, ha individuato l’abitazione dalla quale è precipitata la statuetta che ha provocato la morte della turista padovana di 30 anni colpita domenica pomeriggio alla testa dall’oggetto mentre passeggiava con il fidanzato nel centro di Napoli. Il fascicolo nel quale stanno confluendo le attività di accertamento degli inquirenti il reato ipotizzato passa dalle lesioni colpose all’omicidio colposo.

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‘Benvenuto neonato’, dal Comune di Giffoni Sei Casali bonus di mille euro per ogni bambino

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Mille euro per ogni neonato. E’ l’iniziativa decisa dal Comune di Giffoni Sei Casali, in provincia di Salerno, che presenterà l’iniziativa giovedì 19 settembre, alle ore 18, presso l’aula consiliare. In programma la cerimonia di consegna del bonus “Benvenuto, neonato”, una misura che prevede l’erogazione di un contributo economico una tantum ai bambini nati dall’1 gennaio al 31 dicembre 2023, così come stabilito nella delibera di Consiglio comunale numero 48 del 19/12/2023. Incentivare la natalità e contribuire alle spese per ogni figlio nato o minore adottato: questo l’obiettivo dell’iniziativa fortemente voluta dal sindaco, Francesco Munno.Si tratta di una forma di saluto e augurio che il Comune di Giffoni Sei Casali rivolge ai nuovi nati. Ogni bambino riceverà 1000 euro.

“Il tema della natalità, – affermano il primo cittadino, Francesco Munno e l’assessore alle Politiche Sociali, Angelina Di Muro – è diventato cruciale, per cui è necessario e doveroso che ogni amministrazione intraprenda iniziative e intervenga con misure efficaci per una nuova primavera demografica. Questa Amministrazione si è dimostrata sensibile alla problematica e ha inteso favorire la genitorialità con l’adozione di misure che possano sostenere tutte le famiglie, anche quelle adottive. Certamente non sarà un bonus una tantum a risolvere il problema, non abbiamo tale pretesa, ma è importante che i nostri concittadini che affrontano la genitorialità sentano la vicinanza e il sostegno dell’Amministrazione in un momento così bello ma allo stesso tempo così impegnativo della loro vita”. L’incentivo alla natalità è stato confermato anche per le nascite del 2024.

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Misteri calabresi, Matacena e la madre saranno riesumati: la Procura ha disposto l’autopsia

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La Procura di Reggio Calabria ha disposto la riesumazione della salma di Amedeo Matacena, l’ex parlamentare di Forza Italia morto il 16 settembre 2022 mentre era latitante a Dubai dove si era trasferito da tempo per sfuggire alla condanna per concorso esterno in associazione mafiosa rimediata nel processo “Olimpia”. Lo scrive la Gazzetta del Sud. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Sara Parezzan, riguarda anche la morte di Raffaella De Carolis, la madre di Matacena, deceduta anche lei a Dubai il 18 giugno 2022, tre mesi prima del figlio.

Matacena ufficialmente è morto per infarto del miocardio ma evidentemente la Procura di Reggio Calabria non è convinta e ha aperto un’indagine per accertare la causa del decesso e capire se lo stesso possa essere collegato con quello della madre. Proprio per questo, nei giorni scorsi l’ex procuratore Giovanni Bombardieri, l’aggiunto Stefano Musolino e il pm Parezzan hanno disposto l’autopsia che sarà eseguita dal medico legale Aniello Maiese e dalla tossicologa Chiara David. Mentre la salma di Raffaella De Carolis si trova a Reggio Calabria, l’ex parlamentare Matacena è seppellito al cimitero di Formia. (

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