E’ sempre piu’ la sostenibilita’ l’orizzonte a cui guarda Venezia. Una citta’ sull’acqua che cerca la via d’uscita al problema grandi navi, e intanto programma il modo per diventare piu’ green: dalla plastica, messa al bando entro il 2021 dai locali pubblici, al fumo di sigaretta, che il sindaco Luigi Brugnaro vorrebbe vietare all’aperto. Venezia come Tokyo, o Singapore, dove gli amanti del tabacco dispongono in strada solo di apposite ‘smoking area’. Per ora e’ soltanto un’idea, lanciata dal sindaco-imprenditore in occasione del Forum internazionale dei sindaci, a Palazzo Ducale. Ma a Ca’ Farsetti ci sarebbe gia’ un gruppo di lavoro che sta studiando il progetto. Brugnaro, colpito proprio da un recente viaggio nella capitale nipponica, vorrebbe iniziare con aree simbolo, come San Marco e Rialto, dove vi sono folle di turisti e tanti bambini. “Stiamo lavorando sul rispetto di Venezia, una citta’ unica – spiega Brugnaro – ma non solo per la sua bellezza, anche per il rispetto che si deve alle persone: questo si coniuga con la parola sicurezza, con la pulizia e il decoro di una citta’. E in questo c’entra anche il fumo per strada. Io stesso fumo il sigaro; mi adattero'”. Il sindaco pensa alla creazione di apposite aree dove sara’ consentito fumare, ma anche alla distribuzione ai turisti si posacenere da passeggio, forniti come fossero gadget. “C’e’ gia’ un’associazione di aziende del tabacco – rivela – che mi ha contattato offrendosi come sponsor”. “Dobbiamo adattarci al nuovo che arriva – continua il primo cittadino -, la green economy, il rispetto per l’ambiente, la pulizia, non sono cose che partono dagli altri, ma dal modo in cui noi stessi ci comportiamo”. Venezia, insomma, vuole insomma presentarsi sul piano internazionale come citta’ guida in Italia sul fronte green. Ne e’ conferma la delibera adottata nei mesi scorsi che ha fissato la messa al bando di piatti, bicchieri e posate di plastica nei locali pubblici a partire dalla primavera 2021. Decoro, contrasto alla maleducazione dei turisti che a volte scambiano la citta’ dei Dogi per una spiaggia. Ma anche sicurezza, l’altro fronte su cui Brugnaro sta concentrando l’azione della sua amministrazione: con l’assunzione di 200 nuovi vigili, e con l’applicazione severa di multe e Daspo urbani. Come quelli in cui sempre piu’ spesso incorre chi gira a torso nudo in calli e campielli, e non hanno risparmiato nemmeno due giovani turiste norvegesi, sanzionate dai vigili con 450 euro ciascuna per aver fatto un bagno notturno nel Rio di Cannaregio. L’altro investimento e’ stato fatto dal Comune sulle unita’ cinofile: due cani super-addestrati che accompagnano ogni giorno le pattuglie della polizia municipale, e negli ultimi 3 anni e mezzo hanno consentito il sequestro di 50 kg di droga, tra marijuana, eroina e cocaina. Altri due cani stanno terminando l’addestramento e a settembre porteranno a quattro il numero delle unita’ cinofile a Venezia. La stessa citta’ lagunare potra’ trarre vantaggio da un’altra norma, questa volta a carattere regionale, che affronta un tema delicato come il gioco d’azzardo e le ludopatie. Proprio oggi il Consiglio regionale Veneto ha approvato progetto della Giunta per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico. La Regione mettera’ in campo azioni di prevenzione, contrasto e riduzione del gioco d’azzardo e nelle problematiche azzardo-correlate, con interventi a carattere sanitario e sociale, ma anche nell’ambito della sicurezza.