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Ergastolo a Christiane, la madre mostro che uccise i suoi cinque figli piccoli

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Christiane, la mamma che a settembre dell’anno scorso uccise 5 dei suoi 6 bambini, e’ stata condannata all’ergastolo. La sentenza e’ arrivata dopo la ricostruzione di quello che lo stesso giudice ha definito una “tragedia” che “ha dell’incredibile e che e’ davvero difficile da comprendere”. Anche perche’ non sono stati rilevati disturbi mentali tali da giustificare delle attenuanti. Era il 3 settembre dell’anno scorso quando la donna, 28 anni, ha ucciso i suoi bambini a Solingen, nel Land tedesco del Nordreno-Vestfalia, prima di tentare il suicidio lanciandosi sui binari davanti a un treno. A scatenare il gesto di Christiane K., una casalinga descritta come “perfezionista” nella gestione della casa e dei figli, sarebbe stata la foto postata su una chat dell’ex marito che baciava la nuova fidanzata. “Uno scatto che ha profondamente sconvolto la giovane”, che ha sentito il suo “progetto di vita per sempre fallito”, e’ stato sottolineato nell’aula del tribunale. Fino ad allora, Christiane – rimasta incinta la prima volta mentre era ancora a scuola – era sempre riuscita a riconquistarlo, “facendolo ingelosire, con modi manipolativi”, ha spiegato il giudice. Ma davanti a quell’immagine ha compreso di “aver perso il controllo sull’uomo” e spinta da “un misto di rabbia, disperazione, avvilimento e vendetta”, ha pianificato il drammatico gesto. Ha prima stordito i bambini con dei farmaci e poi li ha affogati nella vasca da bagno, preparata per il bagnetto con dei giochi, dopo la colazione. I corpi senza vita di Melina di appena un anno, Leonie (2), Sofie (3), Timo (6) e Luca (8), sono stati trovati nei loro lettini con i capelli umidi, come se dormissero, dagli agenti che hanno perlustrato l’abitazione qualche ora dopo. “Possiamo soltanto sperare che fossero davvero cosi’ storditi dai farmaci da non aver percepito nulla”, ha proseguito il giudice Koetter. Subito dopo aver ucciso i bambini, Christiane era andata alla stazione con il figlio maggiore che ha fatto salire su un treno per mandarlo dalla nonna. Proprio a lei, sua madre, aveva scritto un sms prima dell’incomprensibile gesto: “Non ce la faccio proprio piu'”. Appena partito il figlio grande si era poi lanciata sotto un convoglio, senza tuttavia riuscire a farla finita. Successivamente, Christiane K. ha provato a depistare gli inquirenti sull’accaduto sostenendo che in casa fosse entrato uno sconosciuto, avesse ucciso i piccoli, costringendola poi a scrivere il messaggio che la tradiva. Ma i magistrati non le hanno creduto: “Sciocchezze, tutto inventato”, la storia non regge, hanno sottolineato. Nel passato di Christiane K. ci sono traumi dai tempi della scuola, con episodi di panico e manie di persecuzione. Ma anche di violenze: la donna ha subito abusi e uno stupro da bambina e resta da chiarire se possa essere stata vittima di suo padre, condannato per pedo-pornografia. L’avvocato ha annunciato di voler impugnare la sentenza.

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Rubio: serve svolta nei colloqui su Ucraina al più presto

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump deciderà quanto tempo gli Stati Uniti dedicheranno alla risoluzione del conflitto ucraino, quindi una svolta nei negoziati “è necessaria molto presto”. Lo ha affermato a Fox News il segretario di Stato americano Marco Rubio. Le posizioni di Russia e Ucraina “si sono già avvicinate, ma sono ancora lontane l’una dall’altra – ha ricordato – ed è necessaria una svolta molto presto. Allo stesso tempo, ha proseguito Rubio, è necessario accettare il fatto che “l’Ucraina non sarà in grado di riportare la Russia alle posizioni che occupava nel 2014”. La portavoce del Dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, ha dichiarato durante un briefing che gli Stati Uniti restano impegnati a lavorare per risolvere il conflitto, “ma non voleremo in giro per il mondo per mediare negli incontri che si stanno attualmente svolgendo tra le due parti. Ora – ha sottolineato – è il momento per le parti di presentare e sviluppare idee concrete su come porre fine a questo conflitto. Dipenderà da loro”.

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Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

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Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

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Siria, Israele bombarda zona palazzo presidenziale Damasco

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L’esercito israeliano ha annunciato di aver bombardato la zona del palazzo presidenziale a Damasco, dopo aver minacciato il governo siriano di rappresaglie se non avesse protetto la minoranza drusa. “Gli aerei da guerra hanno colpito la zona intorno al palazzo”, ha scritto l’esercito israeliano su Telegram.

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