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Otto persone morte schiacciate contro il palco del festival del rapper Travis Scott

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Sono rimaste schiacciate contro il palcoscenico le otto persone morte ieri notte nella prima giornata dell’evento musicale Astroworld Festival di Houston, in Texas: e’ quanto emerge dalle prime indicazioni delle squadre di soccorso, riporta la Bbc. Centinaia di persone sono rimaste ferite nella calca. Le vittime sono rimaste intrappolate tra la folla che premeva verso il palcoscenico, ha detto il capo dei vigili del fuoco di Houston, Samuel Pena: “Il pubblico – ha spiegato – e’ stato compresso contro il palcoscenico ed e’ scoppiato il panico”. Undici persone sono state ricoverate in ospedale in arresto cardiaco e otto di loro sono morte. Circa 300 delle 5.000 persone presenti hanno riportato ferite lievi e sono state curate sul posto. “E’ stata una notte estremamente tragica”, ha commentato Lina Hidalgo, una giudice della Contea di Harris. “I nostri cuori sono spezzati”, ha proseguito. Secondo il quotidiano Houston Chronicle, il rapper Travis Scott – fondatore del festival – ha interrotto piu’ volte la sua performance quando ha visto alcuni suoi fan in difficolta’ ai piedi del palcoscenico ed ha chiesto ai membri della sicurezza di aiutarli. I veicoli dei servizi di emergenza si sono fatti strada tra la folla a sirene spiegate piu’ di una volta per prestare loro soccorso, sottolinea il giornale. Gli organizzatori hanno interrotto l’evento quando si sono resi conto della gravita’ della situazione.

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L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

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Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

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Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

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C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

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Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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