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Spettacoli

È caso Travolta, la Rai ‘nessun accordo commerciale’

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Non solo i meme, gli sbeffeggiamenti sui social, le critiche all’imbarazzante ‘qua qua dance’ fuori dall’Ariston con Amadeus e Fiorello. L’esibizione di John Travolta a Sanremo diventa un caso: a sollevare dubbi, la possibile pubblicità occulta al marchio delle scarpe di cui l’attore di Pulp Fiction è testimonial e che indossava ieri sera. Un paio di sneakers bianche, con il logo scuro in evidenza: dettaglio inquadrato dalle telecamere, tanto più perché la star hollywoodiana ha ballato anche sul palco con il direttore artistico, accennando i passi dei suoi film più celebri. Quanto basta per far scoppiare la polemica, a pochi giorni dalla pronuncia del Tar che ha confermato la multa da 175mila euro inflitta dall’Agcom alla Rai per la promozione occulta a Instagram al festival 2023. “Con Travolta non c’era nessun accordo di carattere commerciale”, sottolinea il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea.

L’attore, precisa, “non ha preso un cachet ma solo un rimborso spese. Anche basso. Altro non c’è”. “Solo un accordo editoriale. Non c’è stata nessuna volontà di fare inquadrature particolari sui piedi”, aggiunge la vicedirettrice Federica Lentini, che ammette però “l’errore di non oscurare le scarpe”: “c’è un assistente accanto al palco e forse per un motivo di soggezione non ha ritenuto di coprire con lo scotch” il marchio. “Non so neanche la marca delle scarpe, come potete immaginare che io faccia promozione a un paio di scarpe di Travolta? Il Fantasanremo è questo”, sbotta Amadeus. “Tutto questo dramma su Travolta… non sta succedendo niente, sta andando tutto bene, dove possiamo andare a trovare una stronzata che fa venire voglia di polemizzare? È stata una gag divertente, poi lui non l’avrà gradita, ci avrà ripensato… Se uno dicesse: ha preso 400mila euro per fare quella cagata lì, lo capirei, ma è venuto a rimborso spese”, ribadisce spazientito. E spiega che l’attore era stato “avvisato di tutto: non c’è stato nessun tranello, non è stato costretto a fare nulla, di tutto quello che è accaduto era a conoscenza e lo ha condiviso”. E che la performance sarebbe stata un ballo, “era previsto nel contratto”.

Da parte sua anche la U-Power, l’azienda produttrice delle scarpe e che dall’estate scorsa ha inserito Travolta nella pattuglia dei testimonial, con Gerard Butler, Diletta Leotta e Charles Leclerc, precisa che la partecipazione dell’attore al festival “è frutto di un accordo tra la Rai e l’attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa”. Anche i contenuti della performance “sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica”. C’è chi parla di un cachet da 200mila euro per Travolta, chi – come il Corriere della Sera – di un milione che sarebbe stato sborsato dall’azienda per portare l’attore a Sanremo, pur di assicurarsi visibilità. L’unica cosa certa è che davanti alla tv, durante la performance, c’erano in media 11,8 milioni di spettatori pari al 60% di share.

C’è anche chi, come Selvaggia Lucarelli, mette in fila sui social altre perplessità: in prima fila, dietro il direttore d’orchestra, c’era Franco Uzzeni, proprietario di U-Power; dal sito Raiplay sono stati rimossi i video con Travolta; l’attore aveva un paio di scarpe con il logo diverso dal solito, nero su bianco e quindi più visibile. Tra l’altro – segnala ancora Lucarelli – l’apparizione di Travolta era stata pubblicizzata da U-Power e oggi i rivenditori stanno usando immagini e video per lanciare le scarpe. E uno dei pay-off del marchio è Don’t worry be happy!, espressione usata da Amadeus per lanciare il ballo del qua qua. Solo un caso, replica il direttore artistico: “Don’t worry, be happy l’ho presa dalla canzone. Non ne avevo la più pallida idea. Mica mi scrivono i copioni parola per parola”. Accanto a lui Teresa Mannino prova a stemperare la tensione con una battuta: “Sono le uniche parole di inglese che conosce”. Quanto ai video, “Travolta ha firmato un contratto con una serie di diritti solo per la diretta”, precisa Lentini. Chiede chiarezza il Codacons, che presenta un esposto ad Agcom e Antitrust “affinché aprano una formale indagine” sulla vicenda.

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Spettacoli

I The Kolors irrompono a sorpresa in due matrimoni a Napoli: nuova musica in arrivo?

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Proprio come nel celebre videoclip di “Sugar” dei Maroon 5, anche The Kolors hanno deciso di trasformare l’atmosfera di due matrimoni napoletani in un evento memorabile. Ieri, Stash e la sua band hanno fatto irruzione — con sorpresa generale e senza preavviso — in un paio di sale per ricevimenti nel cuore di Napoli, regalando ai presenti un momento unico.

Un’esibizione inedita durante i festeggiamenti

Durante i festeggiamenti nuziali, la band ha suonato un brano inedito, mai eseguito prima. Gli sposi, increduli, si sono lasciati travolgere dall’entusiasmo, seguiti da amici e familiari che hanno ballato e cantato insieme al gruppo. Il tutto è stato documentato in un video, dove si intravede chiaramente una troupe al lavoro, probabilmente impegnata nella realizzazione di un nuovo videoclip.

Sorpresa autentica o mossa promozionale?

Non è chiaro se l’irruzione sia stata del tutto spontanea o parte di un progetto promozionale ben orchestrato, ma una cosa è certa: l’operazione ha funzionato. L’effetto sorpresa, la musica dal vivo e l’energia contagiosa dei The Kolors hanno fatto il giro del web, accendendo l’attesa dei fan per quella che potrebbe essere una nuova uscita discografica imminente.

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Spettacoli

Elena Sofia Ricci: “Ai David con Mika per fare festa, ma con la verità addosso”

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Il 7 maggio su Rai 1 Elena Sofia Ricci (le foto sono di Imagoeconomica) condurrà, accanto a Mika, la cerimonia dei David di Donatello. E lo farà con il desiderio di “fare festa”, rompendo con l’eccesso di serietà e formalità che spesso accompagna questi eventi. Ma anche con il peso di una lunga carriera, l’ironia di chi ha imparato a stare in equilibrio tra teatro, cinema e tv, e la consapevolezza di chi ha attraversato dolori, rinascite e, oggi, vuole essere semplicemente se stessa.

Un premio che ritorna: “I David sono più difficili di Sanremo”

“Penso sia più difficile condurre i David che Sanremo – confessa –. Avremo 26 premiati, tutti mine vaganti. Non sai cosa diranno, c’è tensione. Ma forse mi hanno scelto proprio perché sono trasversale: posso essere seria con leggerezza, spontanea ma rispettosa. Sarò una brava padrona di casa”.

ELENA SOFIA RICCI  

Ricorda con emozione il David vinto per Loro, dove interpretava Veronica Lario: “Avevo 55 anni, e non più il fisico da trentenne. Sorrentino mi chiese un nudo integrale, mi assicurò discrezione, ma sul set c’erano cento persone. Un macchinista mi disse: ‘Daje Elena, sei sempre bella come il sole’. Ho accettato quella scena per amore del cinema, perché parlava del dolore di una donna, e anche del mio”.

Una carriera tra danza, recitazione e fede ritrovata

Elena Sofia Ricci racconta anche il suo esordio: “Ho studiato danza fino a 18 anni, ma non avevo il fisico da ballerina. Poi sono arrivati i film, il teatro, e l’incontro con Pupi Avati, che mi disse: ‘Devi parlare come nella vita, non recitare’. È stato come aprire una finestra su un altro mondo”.

Popolarissima grazie alla tv, non rinnega nulla: “La tv mi ha dato tutto, anche la fede. Dopo aver interpretato suor Angela in Che Dio ci aiuti, ho incontrato una vera suora, e da lì è nato un percorso spirituale. Io, cresciuta in una famiglia di atei, sognavo una fede che non avevo”.

Perdono, errori e ferite familiari

Alla domanda su Nancy Brilli, che anni fa l’avrebbe tradita con il marito dell’epoca, risponde con equilibrio: “Eravamo giovani, ha chiesto scusa. Perdonare è più facile che dimenticare”.

E sul rapporto col padre biologico: “L’ho ritrovato dopo i trent’anni. Ho un bel legame con i suoi tre figli, miei fratelli. Ma da ragazza ero il braccio armato di mia madre, piena di risentimento. È stata la psicoanalisi a salvarmi. Il regista Pino Passalacqua, che mi ha cresciuta, è l’uomo che più mi è mancato”.

Ai David, dice, si rivede negli occhi di Fabrizio Gifuni, che interpreta Luigi Comencini nel film della figlia Francesca: “Ho rivisto me, mia madre, la mia famiglia. Questo premio parla anche delle ferite, dei dolori, dei ritorni”.

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Spettacoli

Rio de Janeiro si prepara per il mega-show di Lady Gaga

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Il centro di Rio de Janeiro vicino all’iconica spiaggia di Copacabana freme fin dalle prime ore di oggi in vista dello show gratuito di Lady Gaga, uno spettacolo che promette – secondo gli organizzatori – di convocare oltre un milione e mezzo di persone. Numeri impressionanti, quelli dell’evento, in linea con l’altissimo profilo della cantante ed attrice statunitense di origini italiane, vera e propria star globale dell’industria musicale e cinematografica e icona della comunità Lgbt. L’impatto economico per la città carioca, è stimato dalle autorità locali in almeno 100 milioni di dollari grazie all’arrivo anche di centinaia di migliaia di turisti dal resto del Brasile e dai paesi limitrofi. Saranno invece 1600 gli agenti spiegati per la sicurezza degli spettatori, che potranno ascoltare il concerto grazie anche a 16 torri di altoparlanti collocate lungo gli oltre 4 chilometri della suggestiva Avenida Atlantica.

L’attesa per il megaconcerto è iniziata fin dalle prime ore del mattino di fronte all’hotel Copacabana Palace dove è alloggiata l’artista e dove Matheus Telhada, un celebre fan brasiliano della pop star si è riunito con altre decine di fans della comunità Lgbt nella speranza di ottenere un saluto speciale, come dice il cartello scritto a mano che esibisce. Sfoggia per l’occasione anche un outfit speciale. “E’ il vestito di carne di Lady Gaga in versione povera”, dice Matheus, illustrando i dettagli che includono una collana di teste di gallina e le zampe incastonate in una calza a rete. Sul celebre marciapiede della monumentale spiaggia carioca è già arrivato anche Daniel, 40 anni, insieme alla sorella e alle due nipoti, la più piccola di 12 anni. Grazie alla musica di Lady Gaga ha sconfitto una profonda depressione.

“Apprezzo la sua parte artistica, ma i suoi messaggi vanno anche in profondità”, dice Daniel, vestito con un corsetto rosso e un cappello a falde larghe dello stesso colore. E con lo spirito del più celebre e festoso dei carnevali del mondo anche il concerto di oggi promette di trasformarsi in una catarsi collettiva.

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