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È ancora Juve nel derby, il Toro battuto 2-0

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Il derby di Torino resta ancora bianconero, la Juventus vince anche questa stracittadina. Sul 2-0 finale firmato Gatti e Milik, però, pesano come un macigno le uscite a vuoto di Milinkovic-Savic, il portiere del Toro. La squadra di Juric esce ancora con le ossa rotta dallo Stadium, nell’era Cairo le sconfitte diventano 23 su 29 confronti con i cugini. E Allegri, intanto, si ritrova a sole due lunghezze dall’Inter. Allegri e Juric sono in emergenza, il primo è senza attaccanti mentre il secondo non ha difensori. Le soluzioni per il derby sono quasi inedite: il tecnico bianconero sceglie Miretti per sostenere l’unica punta Kean, quello granata piazza il mediano Tameze nel terzetto insieme a Schuurs e Rodriguez.

I padroni di casa giocano con sei centrocampisti, oltre a Miretti ci sono anche Rabiot, Locatelli e McKennie, quest’ultimo spostato in mezzo per lasciare la corsia a Weah con Kostic sulla sinistra. In difesa, invece, non ci sono sorprese e giocano Gatti, l’ex granata Bremer e Danilo. Anche Juric non stravolge nulla nel resto del suo Toro, anche perché di alternative ne ha poche: Seck e Vlasic sono i trequartisti dietro a Zapata, Ricci e Ilic fanno coppia a centrocampo con Bellanova e Lazaro sulle fasce. A bordocampo, per stare vicini ai rispettivi compagni durante il riscaldamento, ci sono anche due grandi assenti della stracittadina, Vlahovic e Buongiorno. Kean segna già dopo cinque minuti ma il suo gol è annullato per fuorigioco, il Toro risponde intorno al quarto d’ora con un destro di Lazaro che finisce alto. A livello tecnico, però, è un derby di basso livello, tanto che sia Szczesny sia Milinkovic-Savic non vengono mai chiamati a interventi veri e propri: il polacco chiude in corner una traiettoria di Bellanova, il serbo esce bene su un’azione di calcio d’angolo. Così i primi 45 minuti si chiudono senza emozioni.

Allegri comincia la ripresa senza uno spento Miretti e lancia Milik, come nel primo tempo i bianconeri cominciano con un gol: Ilic regala un calcio d’angolo dando il via all’azione con cui Kean conquista il tiro dalla bandierina, Milinkovic-Savic sbaglia totalmente la valutazione dell’uscita e Gatti segna in mischia. Tra l’infortunio alla testa di Bremer e il lungo controllo al Var passano quattro minuti buoni, alla fine il difensore può esultare sotto la curva Sud con i suoi tifosi. Poco dopo la Juve ha l’occasione del raddoppio, Milik schiaccia il colpo di testa e permette al portiere avversario di alzare in angolo. Ed è nuovamente dalla bandierina che i bianconeri colpiscono: Milinkovic-Savic esce ancora malissimo e si fa anticipare dall’attaccante subentrato, che in gioco aereo firma il 2-0. Juric fa solo un cambio, inserendo Sanabria per Seck intorno al 70′, ma la sua squadra non riesce più a reagire. E il primo tentativo in porta dei granata arriva a tre minuti dalla fine, con Zapata che gira verso Szczesny un cross dalla corsia sinistra. Il derby si chiude con un’altra sconfitta per il Toro, che nelle ultime quattro giornate di campionato ha segnato appena un gol. Festeggia, invece, la Juve che arriva alla pausa rosicchiando punti all’Inter e portandosi a sole due lunghezze.

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Mbappé: Se sarò all’Olimpiade? Non dipende solo da me

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“Se parteciperò all’Olimpiade di Parigi? utti conoscono la situazione, non è una decisione che dipende da me. Qualunque cosa accada, sarò felice. Le Olimpiadi vanno oltre la mia presenza o meno. Spero che dimostreremo che la Francia è un paese di sport e che sappiamo accogliere il mondo. Non sarò mai lontano da qui”. Così Kylian Mbappé, premiato come ‘giocatore dell’anno’ in Ligue 1 tramite referendum fra i suoi colleghi di ogni squadra, ha risposto a chi gli ha chiesto se ci sarà ai Giochi di casa, come auspicato perfino dl Presidente francese Emmanuel Macron.

Inevitabile, visto che già annunciato che lascerà il Psg, anche la domanda su quale sarà la sua prossima squadra. “0Nella vita bisogna prendersi il tempo per tutto – la risposta di Mbappé -, l’unica cosa da sapere è che lascio il Psg. Il resto forse non è il momento per scoprirlo”. “È difficile, molto più di quanto possa sembrare – ha aggiunto riferendosi al suo addio al Psg -. È un capitolo della mia vita che si chiude, ma la Ligue 1 ha ancora un posto importante nella mia vita. Ho cercato di essere il degno rappresentante di questo campionato. Parto a testa alta, ma non avrei mai potuto farcela senza il Monaco e ovviamente il Psg dove tutti hanno avuto fiducia in me”.

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Tar conferma multa a Tim e Dazn per intesa su diritti calcio

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Restano confermate le sanzioni inflitte a metà dello scorso anno dall’Antitrust a Tim e Dazn per alcune clausole del loro accordo sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. L’ha deciso il Tar del Lazio con una lunga e complessa sentenza con la quale ha giudicato i ricorsi proposti da Dazn Ltd, Dazn Media Services, Telecom Italia, Fastweb e Sky Italia.

In base ai ricavi che sarebbero derivati a Tim e Dazn dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione sportiva 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim con 760.776,82 e Dazn con 7.240.250,84 euro. Per l’Antitrust, l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con i concorrenti, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive nel mercato di settore. E Tim, quindi, avrebbe commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti. Sky e Fastweb intervenivano in giudizio con proprie impugnative formulando specifiche censure di segno opposto a quelle spiegate da Dazn e Tim.

Il Tar, respingendo in premessa la censura di tardivo avvio del procedimento istruttorio, ha in primo luogo ribadito come “l’intesa sia stata correttamente qualificata dall’Autorità come ‘restrittiva per oggetto’, atteso che lo scopo precipuo dell’accordo era pacificamente quello di escludere una serie di concorrenti sia dal mercato della pay tv sia da quello delle telecomunicazioni”, osservando in più come “l’Agcm abbia comunque fornito piena prova degli effetti (quanto meno potenziali) di natura anticoncorrenziale dell’intesa”.

Conseguentemente “appare evidente che la strategia commerciale” puntasse “al fine di aumentare la clientela Tim: difatti, rendendo difficoltosa la fruizione dei contenuti Dazn svincolata dai servizi Tim, l’utente sarebbe stato indotto a rivolgersi prioritariamente a tale operatore, soprattutto considerando che l’offerta prevedeva, con un’unica bolletta, una serie di servizi (c.d. triple play) a prezzi inferiori rispetto a quelli di regola praticati separatamente sul mercato”. In merito poi alla censura di mancata applicazione delle esenzioni previste dal Vber, il Regolamento europeo sugli ‘accordi verticali’, “va rilevato come correttamente l’Agcm qualificava l’intesa esaminata come orizzontale, operando sia Dazn sia Tim nel mercato della fornitura dei servizi audiovisivi”; e tale circostanza risulta dirimente per escluderne l’applicabilità.

Quanto ai ricorsi proposti da Sky e Fastweb – società entrambe partecipanti al procedimento istruttorio anche in qualità di ‘soggetti segnalanti l’illecito’ – il Tar, premettendo come palese il fatto che “le censure rivolte avverso la valutazione dell’accordo del 3 agosto 2022 risultino infondate, atteso che sembrano ignorare un dato di fatto incontestabile, ossia la legittima assegnazione dei diritti tv a Dazn”, ha ritenuto che “emerge con evidenza la contraddittorietà (quale figura sintomatica dell’eccesso di potere) del provvedimento impugnato, atteso l’insanabile e inspiegabile contrasto tra la comunicazione delle risultanze istruttorie e la decisione finale”. Ecco che allora i giudici hanno ritenuto che “alla luce della parziale fondatezza delle censure spiegate da Sky e Fastweb, vanno accolti i loro ricorsi, con obbligo dell’Autorità di riavviare il procedimento istruttorio”.

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Al Hilal vince il campionato in Arabia, CR7 senza titoli

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L’Al Hilal ha conquistato il quarto titolo della Saudi Pro League in cinque anni, negando ancora una volta alla superstar portoghese Cristiano Ronaldo dell’Al Nassr la possibilità di vincere il trofeo. L’Al Hilal, che ha ingaggiato Neymar la scorsa estate ma che da ottobre è privo del brasiliano infortunato, si è imposto per 4-1 sull’Al-Hazem. Ancora imbattuto in 31 partite di campionato, l’Al Hilal ha ora 12 punti di vantaggio sull’Al Nassr a tre turni dalla fine.

Per CR7 è la seconda stagione in Arabia Saudita senza vincere il campionato. Dopo il clamoroso trasferimento del portoghese nel regno, altri grandi nomi del calcio hanno firmato contratti importanti con diversi club del Paese, tra cui Neymar, Karim Benzema, Sadio Mané, N’Golo Kanté e Riyad Mahrez. I membri delle “Big Four” saudite – Al Hilal, Al Nassr, Al Ittihad, il club di Benzema, e Al Ahli, la squadra di Mahrez – appartengono tutti al Public Investment Fund (PIF), un fondo sovrano che sta lavorando per diversificare l’economia saudita. L’Al Hilal e l’Al Nassr si incontreranno nuovamente nella finale della Coppa del Re il 31 maggio.

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