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Economia

DR Automobiles nei primi 6 mesi 2023 raddoppia le vendite, fatturato +140 per cento

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DR Automobiles Groupe continua la sua crescita con numeri da record: nel primo semestre 2023 i volumi di vendita sono raddoppiati, il fatturato è cresciuto del 140%.

Il gruppo automobilistico chiude dunque i primi sei mesi dell’anno con circa 20.000 immatricolazioni complessive, di cui 16.667 in Italia con una quota del 1,98% ed il resto tra mercato spagnolo e veicoli commerciali.  DR Automobiles Groupe conferma il trend di crescita che gli ha consentito di chiudere lo scorso anno con 24.481 immatricolazioni complessive ed una quota di mercato dell’1,86%.

Nel semestre ben tre modelli si sono affermati nella top 10 per alimentazione GPL: 5° posto per DR 4.0, 6° posto per DR 5.0 e 8° posto per DR 6.0.

Rispetto al primo semestre del 2022 i volumi di vendita del gruppo in Italia hanno visto un incremento del 70%. Si è infatti passati dalle 9.796 auto del 2022 alle 16.667 auto del 2023.
La quota di mercato è salita dall’1,43% all’1,98%.

Ma guardando anche all’estero, con oltre 1.500 auto vendute in Spagna da gennaio a fine giugno e sommando anche i circa 1.000 pick-up EVO e DR, che figurano tra i veicoli commerciali, ecco che allora i volumi complessivi del gruppo sono praticamente raddoppiati. Il fatturato del primo semestre è invece più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, da 141 mln a 350 mln di euro, facendo registrare un + 140%.

Ma il gruppo sta vivendo un momento di importante crescita, oltre che commerciale, anche sul piano organizzativo ed industriale, sintetizzato dai seguenti highlights:

– 4 brand (EVO, DR, Sportequipe, ICKX);
– 17 car line con un’offerta che spazia dalla city car fino ai pick-up, dall’elettrico all’eco-diesel, passando per il Thermohybrid benzina/GPL;
– oltre 200 dealer in Italia;
– oltre 300 centri di assistenza in Italia;
– Head Quarter recentemente passato da 200.000 a 300.000 mq. complessivi
– n.1 stabilimento con 4 linee di assemblaggio (capacità produttiva fino a 6.000 auto mese);
– n.1 stabilimento con 2 linee di assemblaggio (capacità produttiva fino a 1.000 auto mese);
– n.1 nuovo magazzino ricambi centrale automatizzato di 5.000 mq. suddivisi su 4 piani.

Nel secondo semestre 2023 sono attese alcune importanti novità che vanno dal lancio di nuovi modelli per tutti e quattro gli attuali brand del gruppo ad una maggiore penetrazione sul mercato spagnolo. Una marcia in più per il gruppo automobilistico molisano che sta vedendo finalmente i frutti di anni di studio, ricerca, evoluzione.

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Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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