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Domenica italiana al Mugello, vince Bagnaia, Ducati domina

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Se ieri, dopo la vittoria nella gara sprint, Pecco Bagnaia aveva pronunciato la frase: ”Fin qui tutto perfetto”, oggi ha trovato qualche difficoltà a raccontare l’incredibile intero weekend che lui e la sua Ducati hanno avuto nel gran premio d’Italia di Motogp all’autodromo del Mugello. Le statistiche parlano di ‘grande slam’, che significa aver conquistato nello stesso fine settimana pole position, giro veloce e aver corso tutta la gara in testa. Sempre le statistiche ci dicono che lo aveva già ottenuto nel 2021 a Portimao (Portogallo) e nel 2022 a Jerez (Spagna).

Ma questi dati non tengono conto che da questa stagione va in scena la sprint race del sabato, vinta per l’appunto sempre dal campione del mondo in carica e che la pole di sabato ha sancito anche il nuovo giro record della pista del Mugello. Insomma, è proprio difficile definire questo weekend per lui e per la Ducati che ha posizionato quattro moto nei primi quattro posti della classifica finale: nell’ordine Jorge Martin, Joan Zarco (entrambi Ducati Pramac) e Luca Marini (Ducati VR46). ”Sono davvero felicissimo – ha commentato a fine gara Bagnaia – Non mi aspettavo una gara come questa perché ero sicuro che la gomma posteriore media sarebbe stata più costante e invece negli ultimi giri era totalmente distrutta. In ogni caso sono molto contento del lavoro enorme che è stato fatto e adesso pensiamo alla settimana prossima al Sachsenring (Germania), ma prima godiamoci questo momento perché è uno dei migliori della mia vita”.

E per festeggiare insieme al pubblico, durante il giro d’onore, si è prestato a un simpatico siparietto, organizzato dal suo fan club alla curva Scarperia dove, ad aspettarlo c’era un tavolino apparecchiato e un hot dog che ha mangiato davanti ai suoi tifosi. E dopo la cerimonia del podio, ha dato il via alle danze facendo partire il dj set che ha fatto ballare tutto il pubblico accorso per festeggiare la sua vittoria: ”Questo Mugello è stato bello, tanto bello – ha proseguito nel racconto Bagnaia, parafrasando la scritta che aveva voluto per celebrare questo gp speciale per lui e per tutto il team – Di questi giorni mi porterò sempre dentro il coro del pubblico partito della tribuna centrale che ha intonato spontaneamente l’inno di Mameli durante il podio della sprint race e poi oggi il mio fan club è stato fantastico, sinceramente avevo anche fame e quando ho visto l’hot dog me lo sono mangiato molto volentieri.

E infine il rettilineo pieno di gente (è stata nuovamente permessa l’invasione di pista dopo la fine della gara) sotto il podio. E’ stato tutto bellissimo”. Intanto l’autodromo festeggia un risultato più che soddisfacente in termini di presenza di pubblico: 135.670 spettatori nell’intero weekend. Il venerdì delle prove libere è stato seguito da 18.403 appassionati, circa il doppio (39.346) per la giornata di sabato, mentre per assistere alle gare della domenica sono accorsi in 77.921. Lo scorso anno avevano assistito al gp del Mugello solo.74.078 persone.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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