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Politica

Di Maio chiama a raccolta il MoVimento: siamo ad uno snodo cruciale, non cedete alle strumentalizzazioni e il 2019 sarà l’anno del cambiamento

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“In questo momento è fondamentale la trattativa che Conte e Tria stanno portando avanti con l’Unione Europea che ci consentirà anche di evitare la procedura di infrazione. Insomma, sono le ore più importanti che stiamo vivendo dal 4 marzo a questa parte. È il momento quindi di essere compatti, di non cedere alle strumentalizzazioni e alle provocazioni di chi vorrebbe veder naufragare tutto quello per cui abbiamo lottato e che siamo a un passo dall’ottenere”. È questo l’incipit di una messaggio che Luigi Di Maio pubblica sul blog delle Stelle. “Sono ormai passati più di 9 mesi dal 4 marzo. Quel giorno ci siamo resi conto che il MoVimento 5 Stelle sarebbe andato al governo e che avremmo quindi avuto la responsabilità di realizzare quello che ci eravamo impegnati a fare. Da quel giorno – prosegue Di Maio sul blog – abbiamo lavorato sodo per arrivare al risultato. Abbiamo sottoscritto un contratto Di governo che contiene la nostra idea Di Paese e oggi siamo a un passo dalla meta. Questi giorni, infatti, sono importantissimi perche’ manca pochissimo all’approvazione Di una legge Di bilancio che contiene misure che tutti dicevano sarebbero state impossibili da realizzare”. “La manovra contiene le coperture per scongiurare l’aumento dell’Iva, che avrebbe causato aumenti dei prezzi di praticamente tutto, l’aumento delle pensioni minime e di invalidità, il superamento della Fornero con quota 100, il Reddito di Cittadinanza, meno tasse per le partite IVA. Insomma dentro c’è tutto quello che ci serve per attuare quel cambiamento di rotta che ci hanno chiesto gli italiani con il voto di marzo. Questa manovra rappresenterà l’inizio della svolta rispetto al passato. Un passato in cui i precedenti Governi hanno preferito strizzare l’occhio ai soliti noti, chiedendo invece sacrifici ai cittadini”. “Noi non lo abbiamo fatto e, per la prima volta, siamo davanti ad una manovra che non fa pagare il popolo: per questo la criticano. Dopo la sua approvazione la differenza con le misure messe in campo in passato sara’ evidente a tutti. E’ un momento particolare anche in Europa. In Francia c’è il popolo che protesta in piazza per chiedere alle elite al governo di attuare misure come quelle che stiamo facendo noi.  In Italia c’è il popolo al governo e le élite che protestano dai loro salotti perché vogliono mantenere i loro privilegi. Noi siamo dalla parte giusta e manca davvero pochissimo per dimostrare a tutti che cambiare davvero si può! È il momento quindi di essere compatti, di non cedere alle strumentalizzazioni e alle provocazioni di chi vorrebbe veder naufragare tutto quello per cui abbiamo lottato e che siamo a un passo dall’ottenere. Io mi fido del fatto che chi è al governo voglia realizzare quello che abbiamo scritto nel contratto. Siamo vincolati a un patto ben preciso, nel nome dell’interesse più alto che ci sia: quello del popolo italiano. In questi mesi abbiamo già fatto tanto insieme e tanto insieme possiamo fare da qui al 2023” scrive Di Maio. Che conclude il suo messaggio con la promessa che “il 2019 sarà l’anno del cambiamento, ma affinchè sia così è necessario portare a casa la legge di bilancio e la trattativa con la UE che si chiuderanno entrambe nei prossimi giorni”.

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Politica

La Rai annulla il confronto televisivo tra Meloni e Schlein per le Europee

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La Rai ha annullato il previsto confronto televisivo tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, in programma per il 23 maggio. Questa decisione arriva dopo la comunicazione dell’Agcom che ha sottolineato come un confronto del genere potesse avvenire solamente con il consenso di tutti i gruppi parlamentari rappresentati, condizione non soddisfatta dato che solo quattro degli otto gruppi hanno dato il loro assenso.

Il dibattito, che avrebbe avuto luogo nel contesto delle imminenti elezioni europee e che sarebbe stato moderato dal noto giornalista Bruno Vespa, è stato cancellato per mancanza della maggioranza richiesta dall’Agcom. La decisione di annullare l’evento è stata annunciata dalla Rai attraverso una nota ufficiale in cui si spiega che “nessun confronto è possibile in assenza della maggioranza richiesta”.

La Rai ha inoltre precisato che continuerà a garantire il rispetto della par condicio nei suoi notiziari e programmi di approfondimento, seguendo le linee guida dell’Autorità di regolamentazione. Con questa mossa, il servizio pubblico italiano si impegna a mantenere un equilibrio e una correttezza nella copertura delle campagne elettorali, riconosciute e sostenute dall’Agcom.

Questo annullamento segna un momento significativo nel dibattito politico italiano, influenzando non solo la visibilità dei candidati ma anche la dinamica dell’informazione politica in vista delle elezioni europee.

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Politica

Ultima stretta sul Superbonus e tutte le nuove norme finanziarie: l’esame approfondito

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Nell’arena politica italiana, la giornata di oggi segna un passaggio cruciale con la conclusione della prima fase di esame parlamentare del decreto legge sul Superbonus al Senato. Il dibattito è stato particolarmente acceso, evidenziando le fratture interne alla maggioranza, con Forza Italia che si è distinta in opposizione a specifiche misure proposte dal governo.

Il decreto, che introduce significative modifiche normative, è stato al centro di aspre discussioni, specialmente per quanto riguarda l’introduzione della misura dello spalma-crediti su 10 anni e la retroattività di tale provvedimento per le spese del Superbonus del 2024. Inoltre, Forza Italia ha combattuto, con successo parziale, la proroga della sugar tax, supportata dal resto della maggioranza e posticipata al 1° luglio 2025.

Durante i lavori della 6a Commissione, si sono verificati momenti di tensione significativa. In particolare, Forza Italia si è astenuta durante il voto su un emendamento cruciale, che è passato solo con il sostegno del presidente della commissione, Massimo Garavaglia (Lega), e di Italia Viva, che ha giocato un ruolo decisivo. La fiducia posta dal governo sul testo è stata approvata senza sorprese con 101 voti a favore, dimostrando una solida tenuta della maggioranza nonostante le divergenze interne.

Tra le novità più rilevanti approvate, si evidenzia il fondo di 35 milioni di euro istituito per il 2025, destinato al sostegno di interventi su edifici danneggiati da sismi, non coperti da precedenti decreti. Questo si aggiunge alle modifiche alla ripartizione dei crediti di imposta e alle diverse proroghe, come quella della Plastic tax al 1° luglio 2026 e varie nuove disposizioni per le banche e le assicurazioni riguardo la gestione dei crediti del Superbonus.

Importanti anche le risorse aggiuntive destinate a migliorare la gestione delle emergenze e del demanio, con significativi aumenti di fondi destinati a vari aspetti della gestione pubblica e infrastrutturale.

Il decreto ora passerà alla Camera per l’approvazione definitiva, prevista entro il 28 maggio, in una fase in cui il governo spera di consolidare ulteriormente le misure introdotte senza ulteriori ostacoli.

In sintesi, il cammino del decreto Superbonus si dimostra emblematico delle dinamiche politiche e delle priorità economiche attuali, rappresentando un tassello fondamentale nel più ampio quadro delle politiche di incentivazione e regolamentazione fiscale italiane.

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Politica

Accolto ricorso, Ilaria Salis va ai domiciliari a Budapest

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E’ stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali di Ilaria Salis che può quindi uscire dal carcere e andare ai domiciliari a Budapest. Il ricorso era stato presentato dai legali di Ilaria Salis contro la decisione del giudice Jozsef Sós che nell’ultima udienza del 28 marzo le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria. In appello, la richiesta è stata invece accolta e quindi la 39enne attivista milanese, candidata con Avs alle prossime Europee, potrà lasciare il carcere a Budapest dove si trova da oltre 15 mesi con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione prevista dal tribunale.

“Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare”: così Roberto Salis ha commentato la decisione del tribunale ungherese di concedere i domiciliari a sua figlia Ilaria che, dopo oltre 15 mesi, potrà lasciare il carcere dove è detenuta con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. “Non è ancora fuori dal pozzo – ha aggiunto ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”.

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