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Cronache

Definitiva assoluzione dell’ex Procuratore aggiunto di Catanzaro

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E’ diventata definitiva la sentenza con cui la Corte d’appello di Salerno ha assolto l’ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto, di 58 anni, oggi sostituto procuratore generale a Reggio Calabria, dalle accuse di corruzione in atti giudiziari, omissione di atti d’ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. Sono scaduti, infatti, i termini entro i quali la Procura generale di Salerno avrebbe potuto proporre alla Corte di cassazione ricorso contro la sentenza. Definitiva, per gli stessi motivi, anche l’assoluzione dell’ex parlamentare del Pd Ferdinando Aiello, di 51 anni, coimputato con Luberto nello stesso processo. Luberto ed Aiello, che erano stati assolti anche in primo grado, sono stati difesi, rispettivamente, dagli avvocati Mario Papa e Vincenzo Belvedere.

Il procedimento a carico di Luberto ed Aiello conclusosi con l’assoluzione definitiva era stato avviato dalla Procura della Repubblica di Salerno, competente sui magistrati del Distretto di Corte d’appello di Catanzaro. Secondo l’accusa contestata dalla Procura di Salerno, Luberto avrebbe accettato denaro da Aiello, sotto forma di pagamenti di soggiorni alberghieri, consentendogli, in cambio, di eludere le indagini della Procura di Catanzaro, omettendo di iscriverlo nel registro degli indagati e informandolo riguardo a indagini che lo riguardavano coperte da segreto istruttorio.

Secondo i giudici di appello, “Luberto era all’oscuro di quei pagamenti” ed i versamenti eseguiti in favore delle strutture alberghiere “altro non erano se non parte dell’onorario che Aiello avrebbe dovuto versare alla moglie del magistrato (che é una dentista, ndr) per le cure odontoiatriche ricevute”. Per quanto riguarda il reato di rivelazione di segreto d’ufficio, la notizia coperta da segreto che Luberto avrebbe riferito, a detta dell’accusa, ad Aiello, “era già di dominio pubblico – secondo quanto è stato scritto nella sentenza d’appello – per essere stata pubblicata sulla stampa”.

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Caso Iovino, dubbi su motivi lite tra Fedez e personal trainer

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Non è certo che la lite scoppiata alla discoteca The Club tra Fedez e Cristiano Iovino abbia riguardato una ragazza che era in compagnia del rapper. Anzi, secondo fonti vicine al cantante, ex di Chiara Ferragni, ci sarebbero altre ragioni relative ai dissapori tra lui e il personal trainer romano, poi aggredito, quella notte tra il 21 e il 22 aprile scorso, da un gruppo di 8-9 persone, tra cui ultras rossoneri legati all’artista, fuori dal suo appartamento milanese qualche ora dopo. I motivi che avrebbero originato la lite a cui sarebbe seguita la presunta spedizione punitiva al momento, però, non vengono chiariti. Intanto, stando a quanto riportato oggi da alcuni quotidiani, subito dopo i fatti di quella notte, dopo aver sentito alcuni testimoni, tra cui due guardiani del palazzo di via Marco Ulpio Traiano, abitazione milanese di Iovino, e dopo aver visionato le immagini delle telecamere (sia quelle del locale che quelle fuori dalla casa di Iovino) i carabinieri hanno denunciato in Procura Fedez per rissa. Il fascicolo è coordinato dal pm Michela Bordieri. Fedez, con dichiarazioni di ieri, ha negato di essere stato presente davanti a casa di Iovino, dove è avvenuto il pestaggio (non denunciato dal 37enne), ma sia le testimonianze che le immagini delle telecamere confermerebbero la sua presenza.

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Giubileo: indulgenza anche astenendosi da media e social network

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L’Indulgenza plenaria giubilare potrà essere conseguita anche “astenendosi, in spirito di penitenza, almeno durante un giorno da futili distrazioni, reali ma anche virtuali, indotte ad esempio dai media e dai social network, e da consumi superflui”. È quanto stabiliscono le norme della Penitenzieria apostolica per il Giubileo Ordinario 2025. L’indulgenza giubilare è concessa anche praticando la tradizionale astinenza del venerdì, nonché “devolvendo una proporzionata somma in denaro ai poveri; sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita in ogni sua fase e della qualità stessa della vita, dell’infanzia abbandonata, della gioventù in difficoltà, degli anziani bisognosi o soli, dei migranti dai vari Paesi che abbandonano la loro terra alla ricerca di una vita migliore per se stessi e per le loro famiglie; dedicando una congrua parte del proprio tempo libero ad attività di volontariato, che rivestano interesse per la comunità o ad altre simili forme di personale impegno”.

La Penitenzieria esorta inoltre tutti i sacerdoti ad offrire ai fedeli “la più ampia possibilità” di accedere al Sacramento della Riconciliazione, “adottando e pubblicando fasce d’orario per le confessioni, in accordo con i parroci o i rettori delle chiese limitrofe, facendosi trovare in confessionale, programmando celebrazioni penitenziali a cadenza fissa e frequente, offrendo anche la più ampia disponibilità di sacerdoti che, per raggiunti limiti di età, siano privi di incarichi pastorali definiti”, con la possibilità di confessarsi anche durante le messe.

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Bastonate e coltellate al compagno, arrestata

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Un’italiana di 55 anni è stata arrestata in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Genova per tentato omicidio. Lo scorso 26 aprile, in serata, in zona Genova Voltri, al termine dell’ennesima lite scoppiata in casa per motivi economici, la donna ha colpito con un manico di scopa il suo compagno di 70 anni in varie parti del corpo, fino a farlo cadere a terra. Poi lo ha accoltellato all’addome .

Prima di scappare lo ha anche derubato di 100 euro. La vittima è riuscita a trascinarsi in strada e un passante ha chiamato ambulanza e carabinieri. L’uomo, dopo le prime cure, è stato trasportato in Pronto Soccorso, in codice rosso. Attualmente, dopo due interventi chirurgici, l’uomo non versa più in pericolo di vita ma la prognosi rimane riservata. L’autrice del reato, che era stata immediatamente fermata e denunciata dai carabinieri in attesa degli accertamenti investigativi, è stata trasferita nella casa circondariale di Genova Pontedecimo.

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