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De Laurentiis, aperitivo a casa Mertens: si cerca di riportare serenità nel Napoli

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Che Aurelio De Laurentiis sia un uomo capace di mille sorprese si sapeva già, ed anche stavolta, nel bel mezzo della crisi del suo Napoli, il presidente degli azzurri non ha smesso di stupire. Non per la ‘punizione’ che in realtà si è tradotta in alcune cene per sviscerare i problemi e capire che cosa stesse accadendo, ma perché l’aperitivo lo ha fatto a casa Mertens. Un omaggio al campione, al suo amore per Napoli e il Napoli, un saluto a Kat e al piccolo Ciro, napoletano di nascita e, sicuramente, di cuore.
De Laurentiis, accompagnato dal nipote John, un ragazzino intelligente e super tifoso del Napoli, si è recato a Palazzo Donn’Anna, dove con il mare negli occhi si è intrattenuto parlare con il belga per una buona oretta.

Che cosa si siano detti si può solo immaginare ma a questo punto potrebbe essere meno difficile la riconferma di Mertens per un anno più l’opzione per un altro. Forse, ipotizziamo, De Laurentiis gli avrà chiesto (o gli avrà spiegato?) perché avesse giocato così poco negli ultimi tempi. Eppure Dries-Ciro ha la media minuti-gol migliore della squadra…
Parlare con Mertens può aver dato al presidente del Napoli anche la chiave per capire l’impazzimento, lo sbracamento, chiamatelo come volete, dei dieci minuti finali di Empoli-Napoli.
Poi tutti a cena insieme inumi ristorante di Pozzuoli con l’intento di riunirsi e cercare di andare avanti in un finale di stagione dove il rischio di perdere l’ingresso in Champions, pur minimo, c’è.


De Laurentiis ha assistito anche agli allenamenti e lo farà per qualche altro giorno, ha discusso con Spalletti soluzioni e assetti. Ma anche qui c’è qualche buco nero: il tecnico che sembra non abbia ben digerito alcune frasi del presidente sui cambi fatti con la Roma. Si sussurra anche di una discussione in treno fra il tecnico e il vicepresidente Edoardo De Laurentiis… Di sicuro c’è solo che Spalletti non parla del suo futuro, nonostante abbia il contratto firmato anche per il prossimo anno, e che i soliti ben informati dicono che ci siano stati colloqui esplorativi della società con Italiano e De Zerbi. Fatto che sicuramente il toscano non avrà gradito.


Di sicuro Spalletti qualche cosa da spiegare, infortuni a parte ce l’ha: l’ostinazione a non far giocare Mertens, i cambi…Perchè far uscire proprio lo stesso Mertens e Insigne a Empoli e Lozano quando c’era Osimhen che non riusciva ad incidere. Lo stesso ruolo di Zielinski non si capisce: fortissimo in Nazionale il polacco si perde nel Napoli di Spalletti. Non sta ancora bene oppure non gioca nella sua posizione preferita? Vedremo che succederà nella prossima partita, contro il Sassuolo.

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Esteri

Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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Esteri

Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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