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Coppa Italia: 2-0 a Cremona, la Fiorentina ipoteca la finale

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La Fiorentina ipoteca la finale di Coppa Italia. La formazione di Italiano infatti ha dato l’ennesima prova di forza allo Zini contro la Cremonese. Un successo per 2-0 firmato Cabral-Nico Gonzalez che di fatto renderà molto più agevole il ritorno al Franchi. I toscani hanno dimostrato di attraversare davvero un ottimo periodo giocando una gara ad alta intensità e soprattutto sfruttando al meglio le incursioni dalla fasce per mettere in difficoltà la Cremonese.

La squadra di Ballardini, ormai a un passo dalla serie B in campionato, nonostante il pubblico delle grandi occasioni non è riuscita a mettere troppo in difficoltà i viola giocando una gara di rimessa. Una gara che era diventata per i grigiorossi la più importante della stagione e anche l’unico obiettivo rimasto dopo aver eliminato prima il Napoli e poi la Roma nelle rispettive tane. Ora per il secondo atto si dovrà attendere il 27 quando il sogno viola di tornare in finale sarà supportato da un intero stadio, mentre per la Cremonese rimarranno le residue speranze di rimonta.

La partita è subito frizzante con una mischia in area della Cremonese e dall’altra parte un diagonale di Tsadjout fuori di pochi centimetri e una punizione di Valeri a lato. Al 13′ è la volta di Cabral che sfiora il palo con un destro secco da fuori area. È il preludio del gol che arriva al 19′ con un perfetto cross di Biraghi che pesca in area proprio Cabral che di testa svetta più alto di tutti e realizza il vantaggio. Fiorentina che va vicina al raddoppio con Nico Gonzalez poco dopo ma Sarr si salva sulla linea respingendo. Nella ripresa mister Ballardini prova a cambiare atteggiamento con l’ingresso di Buonaiuto e Dessers, ma è la Fiorentina a sfiorare subito la rete con un tiro a giro di Ikonè.

La risposta grigiorossa arriva con con Dessers che impegna Terracciano. Poco dopo è clamorosa la chance fallita da Buonaiuto che a pochi passi dall’area piccola cicca clamorosamente la palla. La Fiorentina però reagisce e al 24′ con Cabral sfiora due volte il gol, sul secondo tentativo Aiwu salva sulla linea ma l’intervento del Var indica il tocco di mano. Rosso per il difensore e rigore che Nico Golzalez trasforma per il 2-0. È la virtuale fine della gara, fino al fischio finale.

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Manna: Conte e i giocatori del Napoli hanno fatto un lavoro incredibile

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”Se pensiamo da dove siamo partiti e guardiamo la nostra classifica a quattro giornate dalla fine del campionato dico che il lavoro della squadra e dell’allenatore è stato incredibile: se arriveremo in fondo sarà tutto merito loro”. A parlare è il direttore sportivo del Napoli capolista Giovanni Manna, premiato oggi a Coverciano come il migliore nel suo ruolo durante la manifestazione ‘Inside the Sport 2025’ promossa da Ussi e Mcl.

”Ringrazio chi mi ha scelto e voluto, per adesso siamo felici di quello che abbiamo fatto – ha aggiunto Manna – L’impegno della famiglia De Laurentiis è stato costante, il prossimo anno giocheremo la Champions e stiamo già programmando, il Napoli ha sempre investito nei calciatori anche se adesso siamo tutti concentrati sul presente”.

Sull’exploit di Mcominay che sta dimostrando di essere decisivo per la squadra e fra i migliori colpi di mercato il dirigente partenopeo ha dichiarato: ”Uno come lui non andava scoperto, sapevamo che era un calciatore importante, serviva solo metterlo al centro di un progetto preciso. Prima che guardi io un giocatore c’è un lavoro dello staff. La Premier è migliore campionato del mondo, con i calciatori migliori. Il livello è alto, c’è tutto, intensità, tecnica, tattica”.

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Inter serra le file: col Barça dura ma vogliamo vincere

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L’Inter prova a serrare le file. Nel periodo più duro della stagione, con una crisi accentuata dalla sconfitta con la Roma (la terza di fila in tutte le competizioni come non accadeva dal 2016/17), la squadra nerazzurra deve provare a rimanere compatta, perché all’orizzonte c’è uno scoglio particolarmente rilevante come il Barcellona di Hansi Flick. Mercoledì infatti Lautaro Martinez e compagni si giocheranno la semifinale di andata di Champions League in casa dei blaugrana, arrivando però alla sfida probabilmente nella peggior condizione possibile, sia atleticamente che a livello mentale. Il ko di domenica contro i giallorossi a San Siro ha infatti mostrato tutte le difficoltà della squadra di Simone Inzaghi in questo momento, problemi che erano già emersi nel derby di Coppa Italia perso per 3-0 col Milan.

La speranza in casa nerazzurra era che alla sconfitta contro i rossoneri potesse seguire una immediata reazione, ma così non è stato. Anzi, la prestazione contro la Roma ha mostrato che il momento è quantomai delicato. Una situazione complicata anche dall’ultimo infortunio, ovverosia quello di Benjamin Pavard, e dalle condizioni non ideali di uno dei top player, cioè Marcus Thuram. Il difensore francese, uscito dopo un quarto d’ora nella sfida con la Roma, è alle prese con una distorsione alla caviglia sinistra e non partirà iniseme alla squadra per Barcellona. Diversa invece la situazione per quanto riguarda l’attaccante: dopo l’affaticamento muscolare che lo ha costretto a saltare le ultime gare, C’è ottimismo, anche considerando che oggi si è allenato a parte, ma con un buon ritmo.

Ora tutto dipenderà dai riscontri delle prossime ore e di domani: se le sensazioni saranno positive, sarà disponibile per giocare. Per rialzarsi, ora, servirà anche l’esperienza dei trascinatori e dei leader della squadra. Come Henrikh Mkhitaryan, che, intervistato dalla Uefa, ha messo il Barcellona nel mirino: “Per noi ogni partita è molto importante. Non importa se sia di Champions League, di campionato o di Coppa Italia, perché alla fine sono tutte importanti. È una stagione difficile: vogliamo vincere qualcosa perché abbiamo una grandissima squadra”. le sue parole. “Non sarà facile, perché loro hanno grandi talenti ma anche giocatori molto esperti. Sarà molto interessante, perché le semifinali e le finali sono sempre belle da giocare e da guardare. Speriamo di poter giocare al meglio sia l’andata che il ritorno e di arrivare in finale”, ha aggiunto Mkhitaryan.

“Inzaghi? Il mio rapporto con lui è molto buono. So quando fare sul serio e quando scherzare, conosco il confine. È un allenatore molto intelligente, molto amichevole e lo dimostra dentro e fuori dal campo – ha proseguito -. Sono contento di averlo conosciuto in questa fase della mia carriera, perché arrivare all’Inter a 33 anni non è stato facile: a questa età le prestazioni calano, ma gli sono grato perché posso ancora giocare e dimostrare le mie qualità a me stesso e a tutto il mondo”, ha concluso il centrocampista armeno.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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