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Congresso Pd Campania: salta l’intesa su Piero De Luca, parte la sfida interna

Salta l’ipotesi di un congresso unitario in Campania: il nome di Piero De Luca spacca il Pd. Raccolta firme per un candidato alternativo. Schlein in bilico, De Luca attacca anche il Ministero della Salute.

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Il congresso regionale del Pd in Campania si prepara a diventare l’ennesimo terreno di scontro interno. La bozza firmata dal commissario Antonio Misiani, che prevede la presentazione delle candidature entro l’8 o 9 agosto e il voto entro metà settembre, ha acceso la miccia. L’obiettivo era un congresso lampo per ratificare l’intesa romana tra Elly Schlein, Vincenzo De Luca e Giuseppe Conte. Ma l’ipotesi di un nome unitario — quello di Piero De Luca, figlio del governatore — ha fatto deflagrare il partito.

L’accordo saltato e la fronda interna

L’intesa siglata nella capitale prevedeva un candidato espressione deluchiana alla guida del Pd campano e, in cambio, un riequilibrio con un nome dell’area Schlein al vertice della federazione di Napoli. Il nome su cui sembrava convergere l’unità era proprio quello del deputato Piero De Luca, con l’avallo dello stesso Nazareno. Ma a Napoli e nelle altre province l’operazione è stata vissuta come una forzatura.

I primi a insorgere sono stati Mario Casillo e Lello Topo, esponenti storici del Pd partenopeo: «Il segretario di Napoli non si tocca», hanno avvertito. La notizia della possibile discesa in campo di De Luca jr ha poi provocato una sollevazione più ampia, coinvolgendo l’area Schlein, i manfrediani, i casertani vicini a Pina Picierno e Stefano Graziano, e persino il sannita Del Basso De Caro.

Raccolta firme contro Piero De Luca

Di fronte all’accelerazione del congresso e al nome proposto, è partita la raccolta firme tra gli iscritti per candidare un’alternativa a Piero De Luca. Il progetto dell’unitarietà si è quindi infranto contro i veti interni e le resistenze territoriali, rendendo inevitabile lo scontro congressuale. Un’ipotesi che mina la strategia del Nazareno e mette in difficoltà anche la stessa Elly Schlein, che puntava a chiudere la partita in tempi brevi per garantire l’alleanza con il M5s alle regionali del 2025.

De Luca: freddo sulle Regionali, attacca il Ministero della Salute

Nel frattempo, il governatore Vincenzo De Luca continua a tenere le distanze dal dibattito elettorale. A Castel Volturno, interpellato sulle candidature del centrosinistra, ha tagliato corto:

«Non devo decidere io, decideranno le forze politiche. Io posso dire quello che penso, poi tutti si devono assumere le responsabilità».
Ma De Luca non si è fermato lì. Ha lanciato un attacco durissimo a Maria Rosaria Campitiello, dirigente del Ministero della Salute, definendola «assunta per ragioni di clientelismo politico e totalmente inadeguata». Campitiello è anche la compagna del viceministro di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli.
«Il Ministero è diventato una bottega di famiglia», ha tuonato De Luca a proposito della gestione sanitaria nazionale, citando il rischio epidemico legato al virus West Nile.

Il clima, insomma, si fa incandescente. E se le premesse del congresso erano quelle di un’intesa politica per dare stabilità al Pd campano, il risultato rischia di essere l’ennesima battaglia a colpi di veleni.

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Economia

Mediobanca tenta l’affondo su Banca Generali: salta il lock-up e spuntano nuovi dubbi legali

Un collage grafico con i loghi di Mediobanca, Banca Generali e Generali, con una freccia che punta a un puzzle incompleto, simbolo di un’operazione contestata e in divenire.

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Mediobanca gioca d’anticipo per provare a salvare la sua storica partecipazione nel Leone di Trieste. Dopo aver posticipato l’assemblea degli azionisti dal 16 giugno al 25 settembre per timore di una bocciatura, il gruppo guidato da Alberto Nagel (nella foto) torna all’attacco tentando una forzatura sull’offerta pubblica di scambio (Ops) su Banca Generali. La mossa? Un’accelerazione dei tempi e una modifica sostanziale della proposta iniziale: la cancellazione del vincolo di lock-up di 12 mesi sulle azioni Generali che verrebbero cedute in cambio della quota di controllo su Banca Generali.

Pressing su Generali: basta un silenzio per proseguire

Nel comunicato sui conti semestrali, Mediobanca ha confermato l’invio a Generali di una proposta di “linee guida” che punta a ottenere un silenzioso via libera da parte del consiglio d’amministrazione previsto per il 6 agosto. Non serve un’approvazione formale, né un memorandum d’intesa: basta che non arrivi un ‘no’ esplicito, per interpretare il tutto come disponibilità a continuare i negoziati.

Se il Leone di Trieste non si opporrà, Mediobanca intende anticipare l’iter: con il via libera della Bce atteso entro il 18 agosto, una nuova assemblea degli azionisti potrebbe essere convocata già il 21 agosto. Ma le condizioni cambiate rischiano di vanificare tutta la procedura.

La modifica del lock-up sotto la lente della Consob

Secondo gli esperti di diritto societario e mercati finanziari, come Michele Calcaterra della Bocconi, l’eliminazione del lock-up — vincolo che impediva per un anno la vendita delle azioni Generali ricevute — configura una modifica sostanziale dell’Ops. Questo significa che Mediobanca dovrebbe ripresentare l’offerta alla Consob per una nuova autorizzazione, perché viene alterato uno dei meccanismi chiave dell’equilibrio economico dell’operazione.

“Le regole informano i mercati. Non si può trattare Piazza Affari come una buca delle lettere”, ha detto Calcaterra. “Ogni variazione rilevante deve essere sottoposta a nuova valutazione e autorizzazione”.

Anche il golden power può essere rimesso in discussione

Non solo Consob. Anche il governo potrebbe dover rivedere l’autorizzazione già concessa a Mediobanca in tema di golden power. Se infatti l’operazione finale differisce da quella presentata per l’autorizzazione, l’Esecutivo potrebbe riconsiderare la propria posizione, soprattutto se la cessione dovesse toccare asset sensibili.

Il punto, spiega Calcaterra, è che l’autorizzazione è arrivata sulla base di un “quadro fattuale” precedente, e ogni modifica sostanziale può comportare nuove valutazioni su eventuali rischi per l’interesse nazionale.

Una battaglia per il controllo su Generali

La guerra per il controllo di Generali è più politica che finanziaria. Ricordiamo che l’Ops di Mediobanca su Banca Generali è stata lanciata il 28 aprile, appena due giorni dopo la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Generali, dove la lista di Piazzetta Cuccia ha ottenuto la maggioranza.

Ma l’intera operazione resta opaca e contestata. Il gruppo VM2006 di Francesco Gaetano Caltagirone, storico antagonista di Mediobanca, ha criticato duramente la proposta per la sua incompletezza e vaghezza economica. Le stesse critiche che portarono Nagel a rimandare l’assemblea di giugno per evitare una sconfitta già scritta.

Il sospetto: guadagnare tempo per bloccare Mps

Secondo più osservatori, il rinvio dell’assemblea sarebbe servito a guadagnare tempo per trovare una strategia che impedisca al nuovo azionista forte, il Monte dei Paschi di Siena, di rafforzare la sua posizione in Mediobanca. La partita per il futuro di Generali, quindi, si gioca sul filo di regole che sembrano piegate più alla convenienza che alla trasparenza. E il mercato osserva con crescente attenzione e inquietudine.

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Cirielli querela De Luca per le accuse alla moglie: “Attacco diffamatorio e meschino”

Il viceministro Cirielli querela il governatore De Luca dopo le accuse alla moglie Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute: “Diffamazione, si difenda in tribunale”.

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La tensione politica tra governo e Regione Campania si trasforma in battaglia giudiziaria. Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ha annunciato via social la presentazione di una querela contro il presidente Vincenzo De Luca, dopo le dure critiche rivolte alla moglie dell’esponente di governo, Maria Rosaria Campitiello (foto Imagoeconomica), attuale Capo Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute.

Secondo De Luca, Campitiello sarebbe “inadeguata e impreparata per un ruolo così importante”, e sarebbe stata “assunta per ragioni di clientelismo politico, per via di parentele”. Accuse respinte con forza dal viceministro, che ha definito le parole del governatore “un’offesa gratuita e un’accusa infamante”.

Cirielli: “Una nomina legittima e trasparente”

Querelerò De Luca“, ha scritto Cirielli su Facebook. “Non ho mai utilizzato, né intendo utilizzare, la vita privata del Presidente De Luca come terreno di scontro politico. Sarebbe fin troppo facile farlo. Ma non è il mio stile. Io non colpisco gli affetti degli altri per convenienza politica”.

Cirielli ha sottolineato che la nomina della dottoressa Campitiello è avvenuta seguendo le procedure di legge, su proposta del Ministro della Salute, approvata dal Consiglio dei Ministri e ratificata dalla Presidenza della Repubblica. “È il primo medico a ricoprire quell’incarico, storicamente affidato a dirigenti amministrativi. Contestare le sue competenze è pretestuoso e diffamatorio”, ha aggiunto.

“Chi calunnia risponderà davanti alla magistratura”

L’esponente di Fratelli d’Italia ha rimarcato come l’attacco personale alla moglie sia, a suo avviso, un modo per “coprire i fallimenti nella sanità campana“, e ha affidato ai suoi legali il mandato per procedere con azione giudiziaria. “Non risponderò con gli stessi strumenti meschini. Difendo le istituzioni, il merito e la verità. Chi calunnia dovrà risponderne in tribunale”, ha concluso Cirielli.

La querela rappresenta l’ennesimo capitolo di uno scontro politico sempre più personale, che potrebbe ora spostarsi dalle piazze e dai media alle aule di giustizia.

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Antonio Conte festeggia 56 anni nel ritiro del Napoli: il punto su squadra e mercato

Antonio Conte compie 56 anni nel ritiro del Napoli a Castel di Sangro. Test contro il Brest, tifosi in festa, mercato in movimento con Spinazzola e nuovi giovani in arrivo.

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Un altro compleanno con il Napoli. Il secondo consecutivo. Antonio Conte ha compiuto 56 anni nel ritiro di Castel di Sangro, dove la squadra sta preparando la stagione. Il primo a fargli gli auguri, puntualmente allo scoccare della mezzanotte, è stato il presidente Aurelio De Laurentiis. Poi è stato un susseguirsi di affetto: tifosi in festa, applausi durante le due sedute di allenamento e un omaggio speciale dal sindaco Angelo Caruso, che ha regalato al tecnico leccese una batteria di fuochi d’artificio.

Nonostante il clima festoso, Conte è rimasto concentrato sul lavoro. In giornata ha addirittura chiesto ai ragazzi del Summer Camp di fare silenzio per non distrarre i suoi uomini durante la seduta pomeridiana. L’allenatore azzurro vuole il massimo da ogni esercizio: si corre tanto, si soffre fisicamente, ma l’obiettivo è chiaro – costruire un grande Napoli.

Allenamenti intensi e primi test

Nello specifico, Politano è rientrato in gruppo, mentre ancora non si sono visti Buongiorno, Gilmour e McTominay. Tra i più applauditi in campo c’è stato Kevin De Bruyne, che ha deliziato i tifosi con un gol nella partitella pomeridiana.

Tutti gli occhi sono già puntati sulla prima amichevole internazionale, in programma domenica prossima alle 19 contro il Brest. Un banco di prova per testare i nuovi innesti e verificare lo stato di avanzamento del lavoro tattico.

Mercato attivo: giovani e big nel mirino

Sul fronte mercato, mentre è sfumata la pista Ndoye, passato al Nottingham, restano caldi i nomi di Juanlu Sanchez e Gutierrez, due giovani promesse che il ds Giovanni Manna punta a chiudere in pochi giorni. Potrebbero rappresentare un’alternativa giovane a Noa Lang, per il quale ci sarà tempo fino alla fine del mercato.

Nel frattempo sono circolati i nomi di Sterling, Grealish e Chiesa, ma nessuna trattativa è concretamente in fase avanzata. Leonardo Spinazzola è invece un nome più alla portata e potrebbe rappresentare l’opzione più immediata per rinforzare la fascia sinistra.

De Laurentiis e la promessa a Conte

La sensazione è che il presidente De Laurentiis stia mantenendo la promessa fatta a Conte: costruire un Napoli competitivo in ogni reparto. Sei nuovi rinforzi sono già a disposizione del tecnico, e altri potrebbero arrivare a breve. La società sembra determinata a restituire alla squadra l’ambizione necessaria per lottare ai vertici.

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