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Economia

Confindustria con Cdp per sostenere l’internazionalizzazione 

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Cdp e Confindustria ampliano “la cooperazione e la sinergia fra le due istituzioni a sostegno dell’internazionalizzazione delle aziende italiane”, e in particolare lavoreranno “insieme per promuovere Business Matching la piattaforma che fa incontrare imprese italiane ed estere. C’è già memorandum of understanding firmato a Milano. “Obiettivo dell’accordo – spiega una nota – è promuovere la piattaforma di matching di Cdp attraverso l’organizzazione congiunta di eventi digitali internazionali e incontri business to business”. “Facilitare la crescita e ampliare i margini di cooperazione commerciale ed economica tra le nostre imprese e nuovi partner esteri è il nostro compito principale nella realizzazione delle iniziative di promozione internazionale”, spiega la vicepresidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello. “In un contesto internazionale mutevole e che genera incertezze – evidenzia Giacomello -, perseguire tale obiettivo richiede il pieno sfruttamento di tutti gli strumenti utili che possono supportare la proiezione e la vocazione estera del nostro tessuto imprenditoriale: la piattaforma Business Matching di Cdp è sicuramente uno di questi”. “Dal lancio avvenuto nel novembre 2021 – commenta Pasquale Salzano, direttore Affari Europei e Internazionali di Cdp – la piattaforma Business Matching di Cdp ha sensibilmente superato gli obiettivi che erano stati prefissati raggiungendo oltre 3.000 imprese registrate e più di 15.000 proposte di abbinamento tra aziende italiane ed estere. La collaborazione con Confindustria, rafforzata dall’accordo firmato oggi, permetterà di far crescere ulteriormente la piattaforma grazie all’ampiamento delle partnership, all’aumento degli eventi internazionali organizzati e, di conseguenza, degli incontri b2b generati. Il tutto con una missione prioritaria: sostenere l’export e l’internazionalizzazione delle pmi italiane garantendo al tessuto economico nazionale nuove prospettive di sviluppo e competitività”. 

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Economia

I ricavi di Prada crescono ancora spinti da Miu Miu

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Prada continua a muoversi controcorrente nella moda e del lusso in uno scenario che Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo, definisce “sempre più turbolento e incerto”. Non tanto tuttavia da avere impedito alla casa di moda di comprare Versace, come ha annunciato una ventina di giorni fa. In attesa del closing nella seconda metà del 2025, e del lungo lavoro per rilanciare il brand della Medusa, nel primo trimestre il gruppo milanese ha visto crescere i ricavi a due cifre, +13% a 1.341 milioni. Anche le vendite retail sono salite del 13% a 1.216 milioni con il marchio Prada rimasto stabile mentre Miu Miu (+60%) ha confermato di essere il vero motore dell’azienda grazie alla sua estetica, definita irriverente e anticonvenzionale, che piace ai giovani.

L’area Asia Pacifico, quindi la Cina, ha registrato una crescita del 10%, nonostante una base di confronto impegnativa e condizioni di mercato sostanzialmente invariate. Il Giappone ha segnato +18%, seppur con un rallentamento che continuerà. Bene l’Europa (+14%), sostenuta dai consumi domestici e dal turismo, anche quello cinese. Le Americhe hanno registrato un +10% nonostante la crescente volatilità, supportate dalla domanda locale. I riflettori restano ora puntati sugli Stati Uniti dove il gruppo Prada ha investito molto, anche di recente, e dove “rimaniamo positivi” malgrado i cambi di direzione giornalieri della politica di Donald Trump sui dazi. La casa di moda – ha indicato l’ad Andrea Guerra – non ha ancora deciso se alzare i prezzi negli Usa: lo valuterà da giugno quando il quadro sarà più chiaro. In ogni caso, non solo negli States, “disciplina e precisione esecutiva saranno più importanti che mai nel contesto attuale e per confermare l’ambizione di generare una crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato”, ha detto il manager.

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Economia

Agenzia delle Entrate, la precompilata è online: invio dal 15 maggio

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Le dichiarazioni precompilate 2025 sono online. Sul sito delle Entrate sono ora disponibili in modalità consultazione i modelli già predisposti con i dati in possesso dell’Agenzia o inviati da enti esterni, come datori di lavoro, farmacie e banche. Le informazioni trasmesse per la stagione dichiarativa in corso sono circa un miliardo e trecento milioni. A partire dal 15 maggio, ricorda l’Agenzia delle Entrate, sarà possibile “restituire” la dichiarazione al Fisco, con o senza modifiche.

Per visualizzare e scaricare la dichiarazione (730 o Redditi, a seconda dei requisiti) basta accedere alla propria area riservata con Spid, Cie o Cns. È sempre possibile delegare un familiare o un’altra persona di fiducia a operare online nel proprio interesse: per farlo, spiegano le Entrate, basta utilizzare la funzionalità disponibile nella propria area riservata. In alternativa, si può inviare una pec o ancora presentare la richiesta a un qualunque ufficio dell’Agenzia. Tutte le informazioni utili sono raccolte all’interno del sito dedicato “Info e assistenza” e nella nuova guida della collana “L’Agenzia informa”. A partire dal 15 maggio sarà possibile “restituire” la dichiarazione al Fisco, con o senza modifiche. Chi presenta il 730 potrà optare anche quest’anno per la versione semplificata – che non richiede la conoscenza di quadri, righi e codici -, scelta nel 2024 da oltre metà della platea. Le scadenze per l’invio sono fissate al 30 settembre per il 730 e al 31 ottobre 2025 per il modello Redditi. Le regole erano state definite in un provvedimento firmato lo scorso 23 aprile dal direttore dell’Agenzia, Vincenzo Carbone.

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Economia

80 anni di Confcommercio,’protagonisti del divenire Italia’

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Confcommercio compie 80 anni, “un traguardo significativo che testimonia il ruolo e l’impegno della Confederazione nel sostenere lo sviluppo economico e sociale del Paese”, sottolinea l’associazione. Diverse le iniziative per questo importante compleanno, in primis la mostra che viene inaugurata alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “Ricordare il futuro”. L’esposizione vuole rappresentare e ripercorrere, con un racconto visivo e narrativo, la storia e l’identità associativa della Confederazione attraverso le conquiste e le trasformazioni che ne hanno segnato il cammino insieme a quello delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti, della cultura e delle professioni. Un archivio storico di Confcommercio con un patrimonio di documenti, immagini, oggetti e testimonianze che ripercorre l’evoluzione della Confederazione e del tessuto economico e imprenditoriale del Paese.

Sempre all’Auditorium Parco della Musica, un concerto di Fiorella Mannoia. Con l’avvio dell’evento inaugurale parte anche la campagna social di Confcommercio “Persone, imprese, comunità. 80 anni di idee, progetti e impegno” che raccoglie storie di eccellenza e di ordinaria grandezza dei settori rappresentati su tutto il territorio nazionale. #confcommerciocè, #socioconfcommercio.

“Il 29 aprile 1945 cominciava così – dalla libertà d’intraprendere e dalla volontà di ripartire – quella “storia di popolo” chiamata Confcommercio”, dice il presidente, Carlo Sangalli. Anni da “protagonisti del divenire d’Italia”, fino ad arrivare oggi “a questo ottantesimo compleanno con la responsabilità e l’orgoglio di rappresentare la parte maggioritaria delle imprese italiane, quel terziario di mercato, che sostiene gran parte dell’occupazione e alimenta innovazione e sviluppo”, “consapevoli di rappresentare un modello di vita e di lavoro che dà forma alle nostre città e alle qualità del vivere comune”. Confcommercio, conclude il presidente si sente “parte responsabile del bene comune, costruttori di comunità, tassello indispensabile della storia del Paese. Della sua storia, e anche del suo futuro”.

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