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Cronache

Concerto Radio Italia con pioggia, piena piazza Duomo

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Non è stata la pioggia incessante a fermare migliaia e migliaia di persone che si sono radunate in piazza Duomo a Milano per assistere, come da tradizione, al concerto di Radio Italia Live. È uno spettacolare count down, scandito dalla folla, a dare il via allo show con dieci tra i big della musica italiana. È la scoppiettante irriverenza del duo Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu ad aprire la festa: “Ci aspetta una serata pazzesca, nonostante la pioggia”. Non può mancare il saluto all’Emilia Romagna, in solidarietà con le zone colpite dalle alluvioni di questi giorni. Aprono gli Articolo 31 con l’ultimo successo ‘Un bel viaggio’, fresco di Sanremo, che dopo tanti anni li ha visti tornare ad esibirsi insieme, “Siamo gli stessi idioti di sempre e ci divertiamo – spiegano – ma alla nostra età si impara a mettere da parte l’ego”; poi largo ai classici: bastano i primi iconici versi di ‘L’Italiano medio’ per far esplodere il pubblico, mentre di ‘Tranqi funky’ si canta ogni parola. Colapesce Dimartino aprono con ‘Splash’, il brano che negli ultimi mesi ha fatto il giro del mondo, per poi offrire alla piazza ‘Luna Araba’ e l’immancabile ‘Musica Leggerissima’. È la volta di Eros Ramazzotti, che regala ai fan la tripletta ‘Gli Ultimi Romantici’, ‘Stella Gemella’ e ‘Più Bella Cosa’, e sulle note finali dedica “un abbraccio” all’Emilia Romagna. La scoppiettante Elodie irrompe sul palco e, reduce dal suo primo sold out al Forum di Assago, invade la piazza con il ritmo di ‘Ok. Respira’, ‘Tribale’ e ‘Due’, avvolta da una danza di luci stroboscopiche.

È trascinante l’entusiasmo dei Pinguini Tattici Nucleari con la loro nuova ‘Coca Zero’. Dal frontman Riccardo Zanotti arriva l’invito a cantare tutti insieme quella che, spiega, “può essere letta come una canzone d’amore ma è molto di più”: ‘Ricordi’; arriva “la” canzone della scorsa estate, inno alla gioventù: ‘Giovani Wannabe’ con il pubblico in visibilio quando il cantante sceglie di immergersi tra la folla sotto il palco e non si congeda prima di dedicare ai fan, a cappella, il ritornello di ‘Pastello Bianco’. Con grande acclamazione della folla, irrompe Madame, che si esibisce con ‘Il bene nel male’, ‘Quanto forte ti pensavo’ e ‘Marea’. Mani in tasca, occhiali scuri e lungo cappotto, sfila verso il pubblico Achille Lauro prima di lanciarsi nel mash-up ‘Rolls Royce/Me ne frego/Bam Bam Twist/ Domenica’; alla piazza l’artista canta una spensieratissima ‘Fragole’ in duetto con Rose Villain, e una romanticissima ’16 marzo’. Inaspettatamente appare sulla statua di Vittorio Emanuele II Tananai che attacca con ‘Sesso occasionale’ camminando in mezzo alla folla per raggiungere il palco, tra l’euforia incontenibile delle ammiratrici. È dolcezza pura l’esecuzione di ‘Abissale’, mentre l’attesissima ‘Tango’ è dedicata agli abitanti dell’Emilia Romagna; il finale, cambiato in corsa, diventa un auspicio che ha il sapore di una promessa: “Arriverà un lunedì”. È pronto a “fare il panico” Lazza che con ‘Panico’, appunto, apre la sua performance e snocciola, di seguito, ‘Senza rumore’ e ‘Cenere’, lasciata per l’intera prima strofa alla voce del pubblico. Chiude le quasi tre ore di musica live l’artista da oltre vent’anni di carriera, Tiziano Ferro. Vestito di un sorriso smagliante, fa il suo ingresso sulle note di ‘Destinazione mare’. “Troviamo il modo di aiutare gli amici della Romagna” fa appello al pubblico. Spazio alla nostalgia con una memorabile ‘Sere Nere’, mentre lo spettacolo si chiude con una lode alla musica: ‘Lo stadio’.

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Cronache

Ischia ritrova la sua giustizia: il Tribunale torna operativo con le udienze del giovedì

Il Tribunale di Ischia riapre le udienze del giovedì grazie al decreto del presidente vicario Scoppa. Una vittoria per avvocati, cittadini e istituzioni locali dopo mesi di proteste.

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Una notizia attesa con speranza dai più ottimisti e insperata da altri, ma che segna un passaggio decisivo nella lunga battaglia per la tutela del presidio giudiziario dell’isola verde. Il presidente vicario del Tribunale di Napoli, Gianpiero Scoppa, ha disposto il ripristino delle udienze a Ischia, restituendo piena funzionalità alla sezione distaccata locale.

Una decisione che accoglie le istanze dell’Associazione Forense dell’isola di Ischia e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, protagonisti di una mobilitazione decisa culminata nello sciopero del 5 aprile scorso e nel ricorso al TAR presentato con il sostegno dei sei Comuni isolani.

Il decreto del giudice Scoppa: ritorno alla normalità

Il provvedimento firmato da Scoppa prevede l’assegnazione provvisoria del giudice onorario Ciro Ravenna al settore civile della Sezione distaccata di Ischia, in qualità di Giudice dell’Esecuzione, con il compito di gestire le udienze precedentemente seguite dalla giudice Criscuolo.

Nel decreto si evidenzia che Ravenna, rientrato in servizio nel 2025 dopo un incarico all’Ufficio del Giudice di Pace, aveva espressamente chiesto di essere destinato a una sezione civile in virtù della propria formazione professionale. La sua collocazione a Ischia rappresenta dunque una soluzione funzionale per sopperire alle gravi carenze d’organico che affliggono il Tribunale isolano.

Il decreto ha effetto immediato, garantendo il ripristino delle udienze del giovedì e segnando una svolta dopo mesi di polemiche, disservizi e disagi per professionisti, cittadini, testimoni e imputati costretti agli spostamenti sulla terraferma.

La soddisfazione dell’Assoforense e dell’avvocatura

«Quello ottenuto è un risultato importante», ha commentato Alberto Morelli, presidente dell’Assoforense Ischia. «Scoppa aveva già dimostrato attenzione e sensibilità alla nostra situazione. Ora arriva un passo concreto che ridà dignità alla nostra professione e servizio alla cittadinanza».

Anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli esprime soddisfazione per l’esito di un lavoro di sinergia tra istituzioni e avvocati, premiato da un risultato tangibile dopo mesi di diplomazia e pressione istituzionale.

La battaglia continua: si attende la stabilizzazione definitiva

Sebbene l’assegnazione di Ravenna rappresenti una boccata d’ossigeno, resta ancora aperta la questione della stabilizzazione definitiva del Tribunale di Ischia, promessa più volte dal Governo centrale ma mai concretamente attuata.

Il clima ora è più disteso, ma solo un atto definitivo potrà chiudere quella che gli avvocati dell’isola definiscono «una lunga parentesi di giustizia precaria».

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Conclave 2025, i cardinali decidono: si comincia il 7 maggio

Il Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco inizierà il 7 maggio. I cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina: le regole, i tempi e il ruolo di Parolin.

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I cardinali hanno deciso: il Conclave che eleggerà il 266esimo successore di Pietro inizierà il 7 maggio, mercoledì prossimo, nel pomeriggio. L’annuncio è arrivato dopo l’assemblea dei porporati che ha scelto di prendersi qualche giorno in più per motivi principalmente logistici.

Più tempo per sistemare gli elettori

La decisione di posticipare l’inizio del Conclave rispetto alla conclusione dei novendiali di suffragio per Papa Francesco, che termineranno domenica, è dovuta alla necessità di organizzare adeguatamente l’accoglienza dei 135 cardinali elettori – il numero più alto mai registrato – presso la Casa Santa Marta. Due porporati, infatti, hanno già annunciato la rinuncia per motivi di salute.

La guida del Conclave

A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, poiché il Decano Giovanni Battista Re e il Vice Decano Leonardo Sandri, avendo superato gli ottant’anni, non parteciperanno alle votazioni. Toccherà a Parolin, quindi, interrogare il nuovo eletto circa l’accettazione del pontificato e il nome che vorrà assumere.

Prima dell’inizio delle votazioni, la mattina del 7 maggio, il cardinale Re celebrerà la Missa pro eligendo Romano Pontifice nella Basilica di San Pietro. Nel pomeriggio, i cardinali si raccoglieranno nella Cappella Paolina per poi entrare in processione nella Cappella Sistina intonando il “Veni Creator Spiritus”, invocando l’assistenza dello Spirito Santo.

Le regole del Conclave

Come stabilito dalla Costituzione Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II, i cardinali hanno giurato di rispettare rigorosamente le norme che regolano l’elezione. Sono vietate influenze esterne, pressioni, favoritismi o avversioni personali. L’unico criterio dev’essere il bene della Chiesa e la gloria di Dio.

Il nuovo Papa dovrà essere eletto con una maggioranza qualificata di due terzi. Dopo il comando “Extra omnes” (“Fuori tutti”), inizieranno le votazioni: il primo scrutinio sarà effettuato il 7 maggio. Dal giorno successivo, se necessario, si procederà con quattro votazioni quotidiane, due al mattino e due al pomeriggio.

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Genova, sindacalista inventa un’aggressione fascista: indagato per simulazione di reato

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Un grave episodio di simulazione scuote il clima politico e sindacale a Genova. Fabiano Mura, segretario genovese della Fillea-Cgil (categoria degli edili), è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di simulazione di reato, dopo aver inventato una presunta aggressione subita alla vigilia del 25 aprile.

Mura aveva denunciato pubblicamente e in Procura di essere stato aggredito da due persone che gli avrebbero urlato insulti fascisti, fatto il saluto romano, sputato addosso e colpito con pugni e spintoni. Un racconto drammatico che aveva suscitato un’immediata ondata di solidarietà, culminata in una manifestazione antifascista a cui avevano preso parte esponenti politici e sindacali, tra cui Anpi Genova, la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis, l’ex ministro Andrea Orlando e l’ex leader Cgil Sergio Cofferati.

La verità emerge: nessuna aggressione

Le indagini della Digos hanno rapidamente sollevato dubbi sulla versione dei fatti fornita da Mura. I riscontri video delle telecamere di sorveglianza e le incongruenze sugli orari hanno smontato il suo racconto. Messo alle strette dagli investigatori, il sindacalista ha infine ammesso davanti al magistrato di essersi inventato tutto e ha ritirato la denuncia.

La Cgil, dopo aver appreso l’esito delle indagini, ha annunciato la sospensione di Mura, prendendo ufficialmente le distanze dal suo comportamento.

Le reazioni politiche

Il caso ha suscitato reazioni forti nel panorama politico. Matteo Salvini, leader della Lega, ha commentato: «Che tristezza. Per tre giorni è stato lanciato l’allarme sulla violenza fascista a Genova, e poi si è scoperto che gli unici fascisti immaginari stanno a sinistra».
Anche Fratelli d’Italia ha denunciato l’episodio, sottolineando che «le falsità fomentano l’odio».

Dal centrosinistra, Silvia Salis ha preso le distanze: «È un atto gravissimo. Noi siamo parte lesa e ci dissociamo completamente da questa azione irresponsabile».

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