Collegati con noi

Cronache

Con dl Caivano impennata di detenuti minori, già 500

Pubblicato

del

“Passi indietro”, per effetto del cosiddetto decreto Caivano, nel delicato e drammatico settore della giustizia minorile che registra già dall’inizio dell’anno circa 500 ragazzi detenuti, un numero record negli ultimi quindici anni, e il decreto – nato dopo gli stupri choc nel napoletano – sta avendo “effetti distruttivi” sui “percorsi di recupero” dei giovani che delinquono. Lo sottolinea il settimo Rapporto che Antigone ogni anno dedica alla situazione dei giovanissimi che finiscono nel circuito della detenzione e delle comunità di accoglienza. Tra i dati evidenziati dall’associazione – che si occupa a tutto campo dei diritti del popolo dei reclusi – ci sono quelli sulla disparità nell’accesso ai ‘trattamenti’ meno severi. Ad esempio, alla fine del 2023, tre ragazzi stranieri su quattro presenti negli Istituti penitenziari minorili (Ipm) erano in regime di custodia cautelare, mentre su oltre 6.500 provvedimenti di messa alla prova solo il 20% del totale ha riguardato ragazzi non italiani. Per non parlare del fatto che dei 496 minori detenuti – 13 sono ragazze – in più della metà dei casi si tratta di ragazzi stranieri.

“Sono i ragazzi più difficili da trattare”, spiega il Rapporto, “spesso sono minori stranieri non accompagnati con disturbi comportamentali, problemi di dipendenze da sostanze, psicofarmaci e/alcool, solitudine, violenze subite durante i percorsi migratori”. “Vengono trasferiti di continuo da Ipm a Ipm, rendendo impossibile una loro adeguata presa in carico, e al compimento del diciottesimo anno d’età alcuni direttori – evidenzia il Rapporto – se ne liberano definitivamente, mandandoli nel sistema degli adulti, quello che nei primi 45 giorni del 2024 ha già cumulato 20 suicidi”. È nelle regioni del Nord Ovest che si registra il maggior numero di denunce nei confronti dei minori, forse, ipotizza il Rapporto, perchè qui pesa di più la condizione di chi vive ai margini del welfare. In generale, il grosso dei reati messi a segno dai minorenni riguarda i danni contro il patrimonio, i furti sono il ‘crimine’ più commesso, e sono aumentate del 37,4% le violazioni alla legge contro gli stupefacenti, quasi il 23% dei reati avviene contro le persone.

La presenza negli Ipm è costituita soprattutto da ragazzi e ragazze minorenni e “la fascia anagrafica più rappresentata è quella dei 16 e 17 anni, ed in totale i minorenni sono in larga maggioranza, quasi il 60% dei presenti. Due anni fa la situazione era esattamente invertita. L’aumentata possibilità introdotta dal Decreto Caivano di trasferire i ragazzi maggiorenni dagli Ipm alle carceri per adulti sta facendo vedere i propri effetti, con danni enormi sul futuro dei ragazzi”, segnala il rapporto. “L’aumento delle pene e la possibilità di disporre la custodia cautelare in particolare per i fatti di lieve entità legati alle sostanze stupefacenti” continuerà “a determinare un grande afflusso di giovani in carcere anche in fase cautelare”. “Invece di intervenire sui servizi per la tossicodipendenza e sull’educazione nelle scuole – rileva Antigone – si va a inasprire una figura di reato che porterà a maggiori arresti di minori che consumano sostanze psicotrope anche leggere e sono spesso coinvolti solo occasionalmente con lo spaccio”. Per Ivan Scalfarotto, il senatore di Italia viva – Il Centro – Renew Europe, “la politica criminale del governo, fatta di continui aumenti dei reati e delle pene, è solo inutile e deleteria, a maggior ragione se attuata nei confronti di minori”.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

Pubblicato

del

Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

Continua a leggere

Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

Pubblicato

del

False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

Continua a leggere

Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

Pubblicato

del

E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto