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Cronache

Collettivi contro Fdi, tensione alla Sapienza e qualche manganellata

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Nelle stesse ore in cui la premier Giorgia Meloni pronunziava il suo discorso programmatico alla Camera, facendo anche un riferimento a possibili manifestazioni contro il governo (“mi torneranno alla memorai le manifestazioni a cui ho partecipato”) alla Sapienza sono andati in scena scontri tra polizia e studenti. Una cinquantina di appartenenti ai collettivi studenteschi ha infatti inscenato una protesta davanti alla Facoltà di Scienze Politiche in occasione di un convegno in programma dove erano attesi anche esponenti di Fratelli d’Italia, tra i quali Fabio Roscani e l’ex portavoce di FI e del Popolo della Libertà, Daniele Capezzone. “Fuori i fascisti dalla Sapienza”, lo striscione esposto dai manifestati che volevano entrare al convegno ma sono stati contenuti dalle forze dell’ordine. I collettivi parlano di “studenti manganellati, cariche e feriti”. Uno studente viene fermato, bloccato in terra come si vede nei tanti video fatti dagli studenti, e ora sarà denunciato, provvedimento che potrebbe riguardare anche altri giovani: “brandiva un’asta contro i poliziotti”, è l’accusa. Anche alcuni agenti restano feriti nei momenti di tensione: gli studenti premono contro il cordone delle forze dell’ordine e parte l’azione di ‘contenimento’ dei poliziotti. E’ il caos. Immagini condannate dall’opposizione, in testa il leader di M5S Giuseppe Conte, e che spingono alcuni parlamentari del centrosinistra ad annunciare interrogazioni parlamentari.

“I rappresentanti dei collettivi studenteschi oggi hanno dimostrato di avere un concetto molto singolare della parola democrazia tentando di impedire lo svolgimento di un evento di approfondimento culturale del tutto legittimo solo perché era stato organizzato da Azione Universitaria”, commenta il deputato Fabio Roscani (Fdi) invitato al convegno con Daniele Capezzone (Fi), obiettivo delle proteste. “Quella di oggi non era una legittima manifestazione di dissenso ma il tentativo di impedire fisicamente lo svolgimento di un evento. Un fatto che dovrebbe preoccupare chi ha a cuore la libertà”, dice Capezzone. A condannare “ogni violenza” e a “difesa della libertà” si schiera la Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni che sottolinea come l’ateneo garantisce “ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”. Il convegno di Azione Universitaria, preciserà La Sapienza, “era stato regolarmente autorizzato” e “vista la particolare veemenza delle proteste di un gruppo di persone intenzionate ad entrare in aula per interrompere il convegno, il dirigente del servizio predisposto dalla Questura di Roma ha deciso di intervenire per garantire la sicurezza collettiva”. Della difesa della “libertà di parola” parla anche la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, “una libertà che non è a senso unico”. Il ministro alle Infrastrutture Salvini bolla come “un gruppo violenti” gli studenti dei collettivi. Dall’opposizione le parole più dure arrivano da Giuseppe Conte: “immagini che fanno venire i brividi, vedere manganelli e cariche contro gli studenti che dalle immagini appaiono indifesi mi preoccupa da cittadino e da professore universitario”. Intanto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto per spiegare il senso del ‘merito’, inserito nella denominazione del dicastero dell’Istruzione e fonte di polemiche: “è anzitutto un valore costituzionale”, ha osservato. Per il neoministro, “la scuola deve tornare ad essere un vero ascensore sociale e non deve lasciare indietro nessuno”. Ma nè lui nè le parole pronunciate dalla premier nel discorso programmatico di stamane hanno convinto la Flc Cgil, gli studenti, nè i sindacati di base. Questi ultimi hanno annunciato uno sciopero per il 2 dicembre mentre i ragazzi scenderanno in piazza già il 18 novembre.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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