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Centrodestra, ultime ore per le liste in Campania: otto in tutto, Cirielli punta su equilibrio e territorio

Ultime ore per la presentazione delle liste in Campania: il centrodestra definisce la coalizione di otto liste. Forza Italia annuncia Rita Alfano, Sangiuliano capolista di Fratelli d’Italia.

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Ore decisive per la definizione delle liste del centrodestra in Campania. Tra oggi e domani le candidature saranno presentate nei tribunali delle cinque province, chiudendo la fase più delicata della composizione delle coalizioni. L’obiettivo è chiaro: arrivare a otto liste complessive per sostenere la candidatura del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.

Già pronte le quattro liste dei partiti principali — Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati — mentre la lista del presidente è ormai definita nei dettagli. Salta invece l’ipotesi di una seconda lista personale, “Orgoglio Campania”, inizialmente prevista come supporto alla principale. Alcuni nomi previsti in quella formazione saranno redistribuiti tra le liste già esistenti.

Le altre formazioni: Udc, Dc e movimenti civici

Accanto ai partiti nazionali, il centrodestra punterà anche su tre liste civiche: la Democrazia Cristiana di Gianfranco Rotondi, l’Udc e una formazione nata dall’alleanza tra il movimento Pensionati e Noi Consumatori dell’avvocato Angelo Pisani, noto per essere stato il legale di Diego Armando Maradona.
Pisani, tuttavia, sarà candidato direttamente nella lista del presidente.

Tra i nomi valutati nelle ultime ore anche quello di Eugenia Carfora, preside dell’istituto Morano di Caivano e figura ispiratrice della serie Rai La preside, ma l’ipotesi sembra aver subito una frenata. Più probabile invece la candidatura dell’ex segretaria Cisl Lina Lucci, mentre nelle liste del presidente troveranno posto anche gli esponenti di Sud chiama Nord.

Forza Italia apre il campo al centro

La novità più significativa arriva da Forza Italia, che schiera Rita Alfano, figlia dello storico democristiano Ciro Alfano. «È la dimostrazione che il centro siamo noi», ha dichiarato il coordinatore regionale Fulvio Martusciello, annunciando che Forza Italia sarà la prima a depositare le liste.
Tra i candidati figurano Gianfranco Librandi, il consigliere comunale Salvatore Guangi, l’ex sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia e gli uscenti Franco Cascone e Giovanni Zannini. Ad Avellino la lista sarà guidata dall’ex fascia tricolore Laura Nargi.

Fratelli d’Italia con Sangiuliano capolista

Fratelli d’Italia conferma il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano come capolista. Tra i nomi in lista figurano Ira Fele, imprenditrice e moglie del deputato Michele Schiano di Visconti, Francesca Marino, docente e moglie del rettore della Federico II Matteo Lorito, e Marco Nonno, ex coordinatore cittadino.

Lega e Noi Moderati, candidati e proposte

La Lega punta su un mix di volti noti e figure civiche: Daniela Di Maggio, madre di Giogiò, l’ex deputata Michela Rostan e gli uscenti Severino Nappi, Antonella Piccerillo, Massimo Grimaldi e Felice Di Maiolo.
Noi Moderati, invece, schiera a Napoli l’avvocato Riccardo Guarino, che ha lanciato la proposta di istituire dieci sportelli di ascolto per famiglie indebitate.

Con la chiusura delle liste, il mosaico del centrodestra campano prende così forma: un equilibrio tra partiti, movimenti civici e rappresentanze territoriali, costruito per affrontare la sfida elettorale uniti sotto il segno di Cirielli.

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Errore clamoroso sui documenti: Sangiuliano “nato nel 1862”, ma il Tribunale corregge

Clamoroso errore nei documenti elettorali: Gennaro Sangiuliano registrato come nato nel 1862. L’ex ministro rischiava l’esclusione, ma il Tribunale ha corretto i dati.

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«Gennaro Sangiuliano detto Genny, nato a Napoli il 6 giugno 1862».
Così, con un errore degno di un romanzo storico, è stata presentata la candidatura dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano come capolista di Fratelli d’Italia in Campania.

Un refuso clamoroso, che avrebbe fatto risalire la nascita del politico a 163 anni fa, appena un anno dopo l’unità d’Italia, trasformandolo — almeno sulla carta — nel candidato più longevo della storia repubblicana.


Rischio esclusione evitato in extremis

L’errore, comparso nella documentazione depositata per la presentazione della lista, avrebbe potuto escludere Sangiuliano dalle elezioni per incongruenza anagrafica.
L’ex direttore del Tg2 non era a conoscenza dell’errore, scoperto soltanto al momento del controllo formale dei documenti da parte dell’ufficio elettorale.

Il Tribunale competente è intervenuto rapidamente, disponendo la correzione dei dati anagrafici e ripristinando la data reale di nascita dell’ex ministro, 6 giugno 1962, evitando così qualsiasi conseguenza sulla candidatura.


Ironie e commenti sul web

La notizia, circolata rapidamente sui social, ha scatenato una serie di commenti ironici, con molti utenti che hanno scherzato sul “ministro immortale” e sul “decano della politica italiana”.

L’episodio si è comunque chiuso con una risata generale, ma ha ricordato quanto anche un semplice errore burocraticopossa creare imbarazzo e potenziali grattacapi in piena campagna elettorale.

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Europa-Israele, il Pd si smarca: Lucia Annunziata rinuncia alla missione della delegazione Ue a Gerusalemme

Lucia Annunziata, eurodeputata Pd, rinuncia alla missione del Parlamento europeo in Israele dopo il voto della Knesset sulla sovranità in Cisgiordania: “Non è pronta per la pace”.

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La missione di eurodeputati del Parlamento europeo a Gerusalemme, che segnerà la ripresa dei rapporti diretti con la Knesset dopo quattro anni di interruzione, si farà. Ma senza la partecipazione della dem Lucia Annunziata, che ha deciso di ritirarsi dalla delegazione.

La rinuncia arriva dopo il voto della Knesset che, mercoledì scorso, ha approvato in prima lettura l’estensione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania, una mossa considerata da Annunziata “un segnale che il Parlamento israeliano non è pronto per la pace”.

È stata una decisione presa concordemente con il Pd a livello nazionale”, ha spiegato l’eurodeputata, che a Bruxelles si occupa di esteri e difesa per la delegazione democratica. “Il vertice del Nazareno e i colleghi del gruppo socialista sostengono pienamente la mia scelta”.


Rapporti Ue-Knesset, missione nel segno dei 40 anni di cooperazione

Il viaggio della delegazione europea – di cui restano top secret programma e date per motivi di sicurezza – avverrà in occasione del quarantesimo anniversario dell’avvio dei rapporti bilaterali tra Eurocamera e Parlamento israeliano.

Si tratta della prima missione dal 2021, dopo una lunga pausa dovuta prima a turbolenze politiche interne e poi al riaccendersi del conflitto israelo-palestinese.

Nonostante il ritiro di Annunziata, la missione non è stata annullata e dovrebbe includere eurodeputati di diversi schieramenti, tra cui anche un altro socialista. Secondo fonti parlamentari, erano previsti incontri con membri del governo israeliano e parlamentari della Knesset.


In parallelo una seconda missione: la delegazione Ue-Palestina

Mentre la missione verso Gerusalemme si prepara a partire, un’altra delegazione – quella Eurocamera-Palestina – sta tentando di organizzare una nuova visita in Cisgiordania.

L’obiettivo è ripetere la missione fallita nel febbraio 2025, quando a tre eurodeputati era stato negato l’ingresso in Israele. Anche in questo caso il programma resta riservato, ma secondo fonti interne vi parteciperà un’altra eurodeputata del Pd, determinata a portare avanti l’iniziativa a patto che le autorità israeliane non impongano nuove restrizioni.

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Mattarella: “Solo un’Europa unita può affrontare guerre, dazi e squilibri globali”

Sergio Mattarella richiama l’Europa all’unità di fronte a guerre, dazi e crisi globali: “Serve una massa critica per difendere il libero commercio”. Il presidente avverte: “Solo insieme possiamo affrontare questo tempo difficile”.

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Protezionismo, conflitti e squilibri geopolitici stanno mettendo in difficoltà le economie mondiali e anche quella italiana. È l’allarme lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dal Quirinale invita a non sottovalutare gli effetti dei dazi e delle chiusure protezionistiche. “Contrastare le iniziative che intendono forzare il libero commercio richiede massa critica, e questa è l’Unione Europea”, ha dichiarato durante la cerimonia di consegna delle onorificenze ai Cavalieri del Lavoro.

“SOLO L’EUROPA HA LE DIMENSIONI PER AFFRONTARE LE SFIDE”

Mattarella ha usato una metafora potente per descrivere la sfida europea: quella della “massa critica”, indispensabile per mantenere un ruolo da protagonista nel mondo. “Soltanto l’Europa, nel suo insieme, ha le dimensioni per affrontare da protagonista questo tempo difficile”, ha spiegato.
Il capo dello Stato ha ricordato come le guerre in corso, gli squilibri geopolitici e il protezionismo stiano causando danni anche alle economie europee, “inclusa quella italiana”.

“L’EUROPA È IL NOSTRO DESTINO”

“L’Europa è il nostro destino che abbiamo saggiamente scelto – ha sottolineato – lo sanno i giovani che si sentono cittadini europei oltre che del loro Paese”. Per Mattarella, l’integrazione europea resta l’unica strada per difendere pace, benessere e stabilità, elementi messi in discussione da un mondo “in fase di destrutturazione del multilateralismo”.

L’APPELLO ALL’IMPRESA E IL MONITO DEMOGRAFICO

Rivolgendosi al mondo imprenditoriale, Mattarella ha ricordato che “la responsabilità dell’impresa non si esaurisce nell’aumento dei profitti”. Ha poi rinnovato l’allarme sul calo delle nascite, definendo l’andamento demografico “un tema cruciale per il futuro dell’Italia”.
“Nel medio periodo – ha avvertito – rischiamo una perdita rilevante di lavoratori attivi e un impoverimento strutturale del welfare”.

IL RICHIAMO AL MULTILATERALISMO E AL RUOLO DELL’ONU

Guardando al contesto internazionale, il presidente ha invitato a non rinunciare alla difesa del sistema multilaterale che trova il suo perno nelle Nazioni Unite. “L’impegno italiano nelle Nazioni Unite è asse portante della politica estera del nostro Paese”, ha ricordato, citando l’articolo 11 della Costituzione.

Mattarella ha insistito sulla necessità di “credere e investire nelle Nazioni Unite”, definendole uno strumento essenziale per la solidarietà internazionale e il rispetto delle regole globali.

“L’ONU NON È UN ORPELLO, MA UN PILASTRO DELLA PACE”

Nel giorno dell’80º anniversario dell’Onu, Mattarella ha chiarito: “L’Onu non è un superfluo orpello diplomatico o un foro di dibattito fine a sé stesso. Da esso dipendono le sorti di una comunità di Stati pacifica e cooperativa”.

Il presidente ha poi invocato una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda “più rappresentativo, responsabile ed efficace”, in grado di affrontare un mondo in rapido cambiamento.
Un messaggio netto, rivolto all’Italia e all’Europa: solo unità, regole e cooperazione internazionale possono salvare il futuro del continente.

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